Fincantieri, sciopero contro pausa a fine turno Azienda: «Stupiti, c’era accordo con le Rsu»

Duro botta e risposta alla Fincantieri tra sindacati e proprietà. Secondo quanto riportato dalle Rsu, i vertici aziendali hanno proposto un turno di sette ore e mezza di lavoro senza pausa, al quale la Fiom hanno risposto con la proclamazione di uno sciopero di mezz’ora a fine turno, a cominciare già da oggi. I metalmeccanici della Cgil denunciano il fatto che, al posto di un turno di otto ore di lavoro con una pausa pranzo di mezz’ora, tra le 11,30 e le 12 , e una pausa caffè di 5 minuti, sia a regime questo diverso tipo di disciplina. «Spostare la pausa mensa a fine turno crediamo non sia affatto il rimedio per modificare i livelli di efficienza dell’officina – dice Francesco Foti, della segreteria Fiom Cgil Palermo – I problemi sono tanti, segnalati dalle Rsu, quasi tutti riconducibili a un’organizzazione deficitaria del ciclo produttivo». 

Da parte della Fiom era arrivata una diversa proposta alla Fincantieri, che prevedeva una pausa di 15 minuti, in orario da concordare, e una seconda pausa per il caffè, ma saarebbe arrivato il niet della società. «Chiediamo nuovamente un incontro con Fincantieri nazionale – dice il sindacalista – affinché si rendano conto con che questa nuova riorganizzazione non risolve i problemi di efficienza dell’officina ma peggiora soltanto le condizioni dei lavoratori, che si troveranno ad affrontare una faticosa giornata senza un momento per consumare un pasto e recuperare energia».

La vicenda non ha tardato a infiammarsi. A stretto giro, infatti, è arrivata la replica di Finacantieri alle denunce della Fiom: «Abbiamo appreso con stupore la decisione del sindacato – si legge in una nota – di indire mezz’ora di sciopero per ogni turno nell’area produttiva in cui si sta sperimentando l’orario con pausa a fine turno, in linea con quanto definito e sottoscritto da tutte le organizzazioni sindacali, compresa la Fiom, il 23 febbraio 2017. In quell’occasione l’azienda ha esaustivamente informato la Rsu di stabilimento della necessità di implementare, in via sperimentale, tale tipo di turnistica, al fine di recuperare produttività in un’area che ad oggi è caratterizzata dai peggiori indici di stabilimento. In linea con quanto già in essere negli altri stabilimenti, dove tale turnistica è applicata in ottemperanza dei vincoli di legge, è stato altresì comunicato che sarebbe comunque stato possibile effettuare una pausa pari a dieci minuti».

Una decisione, dunque,  che sarebbe stata sottoscritta da tutti i sindacati, come scrivono i vertici di Fincantieri, che rincarano la dose: «Tutti i rappresentanti della Rsu presenti, che si specifica rappresentavano tutte e tre le organizzazioni sindacali, hanno regolarmente sottoscritto il verbale appositamente redatto – scrivono dall’azienda – Nei giorni successivi alla firma del verbale non è stata veicolata all’azienda alcuna richiesta di riesame, ragion per cui lo sciopero di oggi oltre ad essere pretestuoso e strumentale rappresenta anche una palese inosservanza della procedura di raffreddamento ribadita nell’integrativo in vigore che prevede, al fine di prevenire, esaminare e risolvere motivi di conflitto collettivo, interlocuzioni tra organizzazioni sindacali e Azienda prima che venga eventualmente proclamato lo sciopero, proprio al fine di trovare eventuali soluzioni pacifiche».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]