Mattinata di spunte verdi all’Assemblea regionale Siciliana, dove la votazioni degli articoli della legge di stabilità regionale va avanti veloce, come promesso dalle varie anime dell’emiciclo, che vorrebbero accontentare il governo e chiudere i giochi entro domani, con l’assessore al Bilancio Marco Falcone che ha addirittura chiesto una ulteriore accelerazione dei lavori per avere il via libera alla manovra già entro oggi. Prevista dunque una maratona a oltranza, come quella che ieri sera ha portato sullo scadere all’approvazione dell’emendamento governativo all’articolo 2 sull’incremento dei compensi dei sindaci dei Comuni siciliani. Una norma passata con una larghissima maggioranza – parere sfavorevole solo da parte del Movimento 5 stelle, che chiedeva maggiori risorse sul capitolo -. I compensi percepiti dei primi cittadini saranno così adeguati a quelli dei colleghi del resto d’Italia, come richiesto peraltro da una legge nazionale. Un incremento che tuttavia sarà coperto solo per il 70 per cento dai fondi stanziati da palazzo d’Orleans.
Durante la mattina è si è parlato di tutto negli interventi dei deputati, dalle proposte sul randagismo, al problema delle scuole, che la deputata M5s Schillaci ha definito «da terzo mondo», chiedendo inoltre un punto sui fondi regionali ed extraregionali da potere investire sugli istituti. Il tutto sotto gli occhi di Renato Schifani, che ha seguito buona parte del dibattito. Lo stesso Schifani che ha disposto in maniera estemporanea lo stanziamento di cinque milioni di euro di fondi extraregionali per incrementare i sei milioni già stanziati per venire in soccorso ai Comuni colpiti da calamità climatiche e idrogeologiche nel corso del 2022, venendo incontro a un emendamento partito dai banchi del Partito democratico, a firma di Nello Dipasquale.
Discussione che è andata avanti senza scossoni, con picchi di dialogo impensabili solo pochi mesi fa, come quando Falcone, dopo una richiesta soppressiva a firma ancora di Dipasquale, ma condivisa anche da Fratelli d’Italia, di un comma che regolava i finanziamenti dati ai Comuni con beni Unesco dichiara: «Vorrei precisare che ai tre Comuni di Ragusa, Agrigento e Siracusa stiamo prevedendo malgrado l’emendamento testé approvato centomila euro in più. Dopodiché voglio dire che siccome riteniamo che la sovranità dell’Aula abbia un suo principio fondante, noi accogliamo quanto l’Aula oggi ci sta rappresentando, quindi diamo parere favorevole».
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