Ecco la storia di una casa editrice, la Villaggio Maori Edizioni, con lambizioso obiettivo di pubblicare e promuovere i lavori di giovani scrittori
Finalmente una casa per scrittori emergenti
Mi capitano tra le mani due Quaderni della Villaggio Maori Edizioni, libretti di una trentina di pagine al costo di un euro. Ogni libricino ha una copertina personalizzata, caratterizzata dai pregevoli disegni di Eva La Guidara, che sembrano racchiudere in un unico flash i racconti contenuti.
La Villaggio Maori è unesperienza editoriale, fondata dalloriginaria redazione della rivista Il Millantastorie, completamente autofinanziata dal nucleo redazionale formato da studenti della facoltà di Lettere e Filosofia. Fanno tutto loro! Mossi da un invidiabile entusiasmo stampano i libretti, li impaginano e li procurano alle librerie. Si tengono alcune copie per sé, per poterle vendere ad amici e parenti.
Abbiamo chiesto ad Aureliano Castiglione, uno dei fondatori della Villaggio Maori, nonché elemento del gruppo editoriale, di raccontarci le fasi dellesperienza che stanno vivendo e i progetti per il futuro.
Aureliano, che cosa è la Villaggio Maori Edizioni?
La Villaggio Maori è una casa editrice nata dallesperienza della rivista letteraria realizzata dagli studenti della facoltà di Lettere, Il Millantastorie. Alcuni problemi di linea editoriale con leditrice Boemi ci hanno costretto a trovare nuovi sbocchi. Siamo partiti dallidea di realizzare unantologia che raccogliesse gli scritti di vari autori, ma abbiamo preferito realizzare direttamente una casa editrice con lo scopo di lanciare autori emergenti. Cerchiamo di dare la possibilità a giovani scrittori, senza che paghino nulla, di vedere pubblicati, distribuiti e promossi, in ambito provinciale, i propri scritti.
Cosa pubblicate?
Pubblichiamo principalmente racconti ma, anche poesie e in futuro abbiamo intenzione di pubblicare romanzi. I lavori che ci inviano vengono selezionati, seguendo criteri qualitativi e secondo la possibilità di essere apprezzati dal nostro target di riferimento: lo studente universitario. Coperti i costi, i guadagni vanno direttamente agli autori. I guadagni vengono reinvestiti ed una percentuale sul prezzo di copertina serve per pagare l’autore.
Che risultati avete raggiunto fino ad ora?
Le prime tirature della nostra offerta editoriale sono quasi interamente esaurite e alcuni lavori sono già in ristampa.
Come fate a farvi conoscere?
In questi primi tempi il rapporto faccia a faccia è fondamentale. Il metodo del passaparola ci sta aiutando moltissimo. Ma abbiamo anche fatto volantinaggio e abbiamo partecipato ad eventi culturali.
Quali progetti intendete perseguire in futuro?
Stiamo cercando di espandere la nostra capacità distributiva, in un mercato che si presenta saturo. Ma vogliamo arricchire la nostra offerta editoriale e partecipare ad eventi culturali per acquistare una crescente visibilità.
Il catalogo della Villaggio Maori si arricchisce di quattro lavori: 17 di Salvatore La Porta, Lattendente di Joe Schittino, La bambola di Grazia Butano, Stanislao di Giuseppe Mendola.
La Villaggio Maori è unassociazione senza fini di lucro, il costo delle pubblicazioni, appena un euro, consente di coprire le spese e gratificare gli scrittori. Considerate le premesse, può diventare una casa per scrittori emergenti. La scommessa non è facile da vincere di fronte le evidenti difficoltà del mercato letterario. Ma il coraggio e la voglia di rischiare sembra non manchino e si sa: la fortuna aiuta gli audaci.