Con un peschereccio avrebbero condotto 221 migranti dalle coste egiziane al Canale di Sicilia. La polizia di Pozzallo ha arrestato i presunti organizzatori del viaggio. Tra loro anche tre sedicenni. La tratta avrebbe fruttato quasi mezzo milione di euro
Fermati otto presunti scafisti, tre sono minori Il viaggio dall’Egitto costato duemila dollari
Sono accusati di aver condotto un peschereccio con a bordo 221 migranti dalle coste egiziane al Canale di Sicilia in cambio del pagamento di duemila dollari. Un viaggio che avrebbe fruttato quasi mezzo milione di euro. La polizia di Pozzallo ha fermato otto presunti scafisti, tra i quali tre minorenni. Si tratta degli egiziani Sayed Shaaban Ibaya (38 anni), Galal Hamada (26 anni), Mhammad Khamis Abed (19 anni), Mohamed Mohamed Ali Hessen (36 anni) e del sudanese Gamal Mohamed (44 anni) e tre sedicenni.
I passeggeri del peschereccio provengono da Siria, Pakistan, Iraq, Eritrea, Sudan, Nigeria, Mali, Gambia ed Etiopia e si trovano al centro di prima accoglienza pozzallese. Dopo l’sos in mare, i migranti sono stati raggiunti e condotti ieri mattina nel porto del Ragusano. Contrariamente agli ultimi sbarchi, che vedono nelle coste della Libia il punto di partenza, le forze dell’ordine hanno accertato che l’imbarcazione è salpata da una piccola città egiziana e il viaggio in mare è durato più giorni. Quello indicato dagli altri passeggeri come a capo dei presunti scafisti avrebbe ammesso di fare parte dell’organizzazione, svelando la rotta seguita e anche i diversi ruoli dei membri dell’equipaggio.
Secondo la ricostruzione, i tre minori a bordo erano incaricati di distribuire cibo, chiedendo mance per ogni pasto, e avrebbero venduto sigarette agli altri passeggeri. Anche gli altri membri avrebbero confessato. Uno dei presunti scafisti era già stato in Italia e avrebbe commesso alcuni reati, tra i quali traffico di sostanze stupefacenti. Per questo motivo era stato espulso. Misura che adesso sarà disposta nuovamente per lui e gli altri sette.