Inizia l'avventura dei rossazzurri nei playoff di Serie C: si parte dallo Stadio Turina di Salò per l'andata dei quarti di finale. Giuseppe Mascara ribadisce a MeridioNews la fiducia negli importanti mezzi della squadra, ricordando però come sia fondamentale mantenere la guardia alta, contro un avversario esperto e in forma
Feralpisalò-Catania, inizia la scalata alla Serie B Peppe Mascara: «Noi favoriti, ma non sarà facile»
Il percorso del Catania verso il tanto agognato obiettivo della Serie B comincia stasera, alle 20.30: in riva al Lago di Garda, i rossazzurri proveranno subito a mettere le cose in chiaro, tentando fin da questa gara d’andata dei quarti di finale dei playoff di indirizzare a proprio favore il discorso qualificazione. Ma non sarà agevole: la Feralpisalò, allenata da un tecnico esperto in promozioni come Domenico Toscano, arriva a questo incontro sulle ali dell’entusiasmo dopo aver fatto fuori in serie Pordenone, Albinoleffe e Alessandria. Ne è consapevole Giuseppe Mascara, gloria rossazzurra che con reti e giocate da antologia ha illuminato uno dei periodi più belli della storia degli etnei.
«Non sarà una partita facile – puntualizza Mascara a MeridioNews – mai sottovalutare l’avversario: a parità di rosa, però, il Catania ha dei valori più importanti. Penso che in questi playoff gli avversari più complicati dei rossazzurri siano proprio loro stessi, a prescindere da chi si trovino di fronte. Serve rispetto per tutti, ma grande convinzione nei propri mezzi». La caratura di Biagianti e compagni, dunque, non si discute: «In una stagione gli alti e bassi ci stanno: gli etnei hanno fatto tanti punti – ribadisce Mascara – ma hanno trovato un Lecce ancora più forte e continuo nei momenti cruciali. Conto di essere allo stadio per la partita di ritorno (domenica 3 giugno, ore 20.30, ndr)».
Impossibile, poi, dimenticare la ricorrenza di dodici anni (e due giorni) fa, quando il Catania, con Mascara in campo, era riuscito a conquistare la Serie A dopo la partita contro l’Albinoleffe: «Il 28 maggio 2006 è stata la giornata che ha sancito il trionfo di un progetto partito l’anno prima e che – puntualizza l’ex numero 7 rossazzurro – ha portato a risultati senza precedenti. Quella promozione è stata la gioia più bella della mia carriera. Ricordo quella partita, dovevamo vincere perché avevamo il Torino alle costole: eravamo una famiglia, fatta di uomini prima ancora che di calciatori. È stato un anno intenso e sofferto, in cui nessuno ci ha regalato nulla: un risultato frutto di tanto sudore, arrivato grazie a una società solida e a una città che ci ha spinto fino in fondo».
La speranza è che, dopo tanti anni, possano rinverdirsi atmosfere e sensazioni che in questi ultimi campionati sono andate perdute. Per farlo occorre mettere, stasera, un primo importante mattoncino: Cristiano Lucarelli ha convocato 24 giocatori per la gara odierna (assente il solo Fornito) e medita una riconferma del 3-5-2. Tre rientri importanti rispetto all’ultima gara di campionato, uno per reparto: ci sarà Bogdan al centro della difesa (accanto ad Aya e Blondett), mentre riprenderà il proprio posto al centro del campo Francesco Lodi (Rizzo e Biagianti i compagni di reparto). Sulle ali, Barisic da una parte e Porcino (in ballottaggio con Marchese) dall’altra: in avanti dovrebbe invece toccare al duo Curiale–Russotto, finalmente di nuovo assieme dopo i rispettivi problemi fisici. La strada verso la finale di Pescara sta per cominciare: partire nel migliore dei modi potrebbe essere fondamentale.