Femen a Milano: “Putin si è macchiato del sangue ucraino, vergognoso stringergli la mano”

PROTESTA A PIAZZA DUOMO IN OCCASIONE DEL SUMMIT “EURASIATICO”

L’OPINIONE di Gabriele Bonafede

A parlare, e agire, è Inna Shevchenko, leader ucraina delle Femen, note in tutto il mondo per aver sensibilizzato l’opinione pubblica mondiale con eloquenti proteste che hanno messo letteralmente a nudo l’autoritarismo di Putin e i suoi metodi violenti e liberticidi nel governare la Russia.

Stamattina a Milano, in piazza Duomo, Inna e un’altra attivista di Femen si sono versate vino rosso sul corpo a seno nudo per simboleggiare il sangue di cui si è macchiato Putin invadendo l’Ucraina e scatenando una guerra atroce che ha già fatto più di 3200 vittime accertate e centinaia di migliaia di profughi.

Inna e Alexandra Shevchenko foto tratta da Wikipedia

Come accade ormai troppo spesso, la notizia su alcuni grandi media nazionali è stata riportata con ridicole inesattezze, dimostrando di non conoscere una figura pubblica come Inna Shevchenko, e considerando l’attivista “forse francese”, mentre è riconoscibilissima (nella foto tratta da Wikipedia).

Non stupisce poi che in Italia circolino incredibili frottole sulla questione ucraina, fomentate e date per vere dalla propaganda di Putin, come l’orribile bugia, del “colpo di Stato” in Ucraina, alla quale ancora oggi, nonostante l’evidenza, danno credito molti italiani disinformati.

In questi giorni, il governo di Kiev deve invece affrontare la pesante protesta delle estreme destre ucraine che, nonostante lo stato di guerra e l’aggressione russa, hanno raccolto un misero 1,8% alle ultime elezioni presidenziali (Maggio 2014) e che quindi, giustamente non rappresentate nel governo da alcun ministro, cercano di farsi sentire in pazza anziché con il voto.

La protesta a Piazza Duomo. Foto tratta da TG COM

Il video e l’intervista alla Shevchenko, in inglese e con traduzione in francese, sono visibili su alcuni grandi siti di media francesi, ad esempio su Le Monde, link:

http://www.lemonde.fr/europe/video/2014/10/16/milan-les-femen-manifestent-contre-la-venue-de-vladimir-poutine-le-mussolini-russe_4507385_3214.html

E su Agence France Presse:

http://www.afp.com/fr/node/2950038

Ovviamente, sui maggiori media italiani è difficile ritrovare le parole della Shevchenko tradotte dall’inglese o dal francese, ulteriore segno di un’ignoranza delle lingue fin troppo diffusa nel nostro Paese, facile preda di disinformazione a go-go.

Intanto Putin, in un’intervista rilasciata a un giornale serbo, ha ulteriormente minacciato d’invasione Lettonia, Lituania ed Estonia, celando, ma non troppo, la minaccia, con l’accusa di “fascismo” lanciata contro le democrazie baltiche e soprattutto la Lettonia. Paese che, forse Putin non lo sa, ha anche eletto un sindaco di lingua russa nella propria capitale, Riga e che è forse il primo Paese in Europa ad aver esteso il voto alle donne fin dagli anni ’20 del secolo scorso.

Gabriele Bonafede

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