La nuova corsia dedicata alle biciclette all'interno del polmone verde della città non soddisfa. Giacomo Scognamillo di Palermo Ciclabile: «Servono precauzioni, per esempio dei cordoli, altrimenti resta un lavoro fatto a metà». Delude anche il nuovo progetto in via Dante perché «giudicato non a norma in quanto troppo stretto»
Favorita, polemica sulla pista ciclabile «Troppe auto, ridurre limite di velocità»
Nemmeno il tempo di inaugurare la pista ciclabile del Parco della Favorita e già fioccano le prime polemiche. Diverse le perplessità sollevate dai comitati cittadini nei confronti del percorso dedicato alle biciclette all’interno del polmone verde della città, da poco riaperto dopo una lungo periodo di manutenzione straordinaria durato tre settimane. Secondo Giacomo Scognamillo, del Coordinamento Palermo ciclabile, «servono precauzioni, per esempio dei cordoli – spiega – altrimenti resta un lavoro fatto a metà. La Favorita è una zona molto trafficata dalle automobili, ci sono troppi pericoli per chi la percorre in bici. Occorre abbassare il limite di velocità nelle strade interne al parco».
Una storia, quella della corsia riservata ai ciclisti all’interno del Parco, che affonda le radici in un passato nemmeno troppo recente, che Scognamillo ricorda: «Già nel 2006 esisteva un progetto, decisamente migliore rispetto a quello realizzato. Prevedeva delle protezioni lungo la pista, ma non fu mai realizzato perché non era possibile abbattere alcune piante. Rispetto al progetto precedente, quello realizzato è meno sicuro. Servono le protezioni».
Oltre alla pista ciclabile del Parco della Favorita, l’amministrazione comunale ha pensato di realizzarne un’altra in via Dante. Si sta lavorando per creare una corsia monodirezionale, cioè con transito consentito dal lato mare verso il lato monte, che si snoderà da piazza Castelnuovo a piazza Principe di Camporeale, lungo il margine destro della carreggiata. La corsia preferenziale dei bus, sul lato opposto, rientra fra quelle dove è consentito il transito delle biciclette.
«Abbiamo già chiamato l’assessorato – dice ancora Scognamillo – perché la pista non è a norma, non raggiunge la larghezza di 1,50 metri. Purtroppo è una condizione comune a molti tratti di pista ciclabile in città, circa 15 km su 19 totali. In via Dante, in alcuni punti ci sono addirittura dei tombini, che non la rendono percorribile dalle bici. Auspichiamo – conclude – che si sposti il cordolo per ampliare la corsia dedicata ai ciclisti».