Favorita, da domani tre settimane di lavori Orlando: «Palermo non è solo il Massimo»

Tre settimane di manutenzione del Parco della Favorita, a partire da domani, con modifiche per la circolazione del traffico nella zona. È il piano che il Comune di Palermo ha predisposto per il polmone verde della città, presentato oggi a Palazzo delle Aquile alla presenza del sindaco Leoluca Orlando, del presidente della Reset Antonio Perniciaro, dell’assessore all’Ambiente Sergio Marino e del capoarea Verde Domenico Musacchia. Un’operazione che vedrà il coinvolgimento di 313 addetti, per lo più della Reset, ma anche operatori di Rap, agenti della polizia municipale e lavoratori del Coime.

Già da domani e fino a venerdì sarà chiuso al traffico, dalle 6.30 alle 15.30, viale Diana, mentre dal 7 all’11 marzo è prevista la chiusura di viale Ercole, con inversione di marcia in viale Diana. Nessuna chiusura prevista per la terza settimana, la cui conclusione è prevista per il 18 marzo. Si tratterrà di interventi manutentivi volti al raggiungimento di sei obiettivi: la ripulitura del parco, l’eliminazione della vegetazione in eccesso lungo le arterie principali, la messa in sicurezza degli alberi, la piantumazione di nuove siepi, il recupero delle staccionate e il miglioramento dell’illuminazione presente lungo gli assi viari.

«È un programma che abbiamo condiviso con i rangers – dice il sindaco di Palermo Leoluca Orlando – per la manutenzione del Parco della Favorita. I palermitani comprenderanno che a dare lustro a Palermo non esiste soltanto il teatro Massimo, ma c’è anche la Favorita». Per monitorare le attività di manutenzione, gli ingegneri di Italtel hanno realizzato una piattaforma informatica in forma di app che consentirà di mettere in contatto la centrale di monitoraggio Casa Natura con sei operatori alla volta.

«Siamo orgogliosi di partecipare a questo progetto –  aggiunge l’account manager di Italtel Pietro Giuliano – Abbiamo previsto una control room dalla quale si potrà entrare in contatto diretto con gli operatori allo scopo di ottimizzare la comunicazione con gli operatori». Per Francesco Palascino, direttore del parco-riserva della Favorita, il progetto presentato oggi è «un punto di partenza. Non bisogna dimenticare che dovremo lavorare anche sul Monte Pellegrino, una riserva unica. In quest’ottica, abbiamo previsto un incontro con maestranze. Occorre integrare la visione cittadina di Favorita e del Monte».

Per ottimizzare tempi e modalità di intervento, il parco è stato suddiviso in dieci aree: i viali principali di transito veicolare, i sentieri interni, i piazzali e gli slarghi, le conifere, le aree a leccio e la macchia mediterranea, i prati effimeri, le aree rimboschite in genere, le aree rimboschite con ornamenti, aree ed ex coltivi abbandonati, aree con staccionate dissuasori.

Manlio Melluso

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