Una sicilia senza mafia, senza favori, senza prepotenti. Una sicilia senza cuffarismo e senza lombardismo. Un progetto di rinascita per una regione ridotta con le gomme a terra dopo un decennio tutto da dimenticare. Un'isola che ha bisogno di una svolta a sinistra per 'disegnare' un futuro diverso.
Fava, la scommessa per cambiare la Sicilia
Una Sicilia senza mafia, senza favori, senza prepotenti. Una Sicilia senza cuffarismo e senza lombardismo. Un progetto di rinascita per una Regione ridotta con le gomme a terra dopo un decennio tutto da dimenticare. Un’Isola che ha bisogno di una svolta a Sinistra per ‘disegnare’ un futuro diverso.
Questi, per grandi linee, i temi affrontati oggi pomeriggio nel corso di una conferenza stampa convocata nella Sala Rossa di Palazzo Reale, a Palermo. Un appuntamento per presentare la candidatura di Claudio Fava alle elezioni per la presidenza della Regione siciliana.
Fava era accompagnato da tre suoi ami9ci ed alleati: Rita Borsellino, Nando Dalla Chiesa e Leoluca Orlando, tutti uniti, come hanno con forza ripetuto, nel determinare una svolta netta, contrassegnata da radicale discontinuità rispetto alle politiche siciliane del passato decennio che hanno visto realizzarsi il disastro economico, politico e culturale a cura del cuffarismo prima e del lombardismo poi.
La conferenza stampa ha avuto uno svolgimento breve, rapido, ma intenso. In particolare, nel mettere l’accento sul disfacimento morale e finanziario della Regione siciliana, sia per le politiche di corruttela di massa praticate dai Governi Cuffaro e Lombardo, entrambi di scuola dorotea, cioè quella concezione della politica secondo la quale e ben stare sempre al potere anche senza alcun progetto di società e di futuro. L’importante è esserci.
Ecco in questo senso le politiche di governo di Cuffaro e di Lombardo si sono assomigliate, quasi come due gocce d’acqua. E’ per queste ragioni che da parte dei protagonisti della conferenza stampa è stato detto in modo fermo e determinato che la loro scelta di stare con Fava è motivata dal fatto che, alla luce di questi precedenti, è per loro assolutamente innaturale qualsiasi alleanza con l’Udc, cultura politica dalla quale provengono sia Salvatore Cuffaro sia Raffele Lombardo.
A maggior ragione per le sollecitazioni nazionali che vorrebbero realizzare in Sicilia l’anticipazione della prospettiva politica generale che è impostata sull’accordo tra il Partito Democratico e l’Unione di Centro. Cioè quella combinazione politica che sta alla base dell’esperienza del rovinoso Governo presieduto da Mario Monti. Il governo dei banchieri e della massoneria finanziaria che domina in Europa.(a destra, Nando Dalla Chiesa, foto tratta da chiusinews.it)
Fava, sotto l’insegna di Libera Sicilia, ha messo l’accento sulla Sicilia che non chiede favori e che tuttavia manda ogni giorno avanti la baracca. La stragrande maggioranza dei siciliani estranei alle pratiche clientelari, che lavora e che con difficoltà crescenti continua a produrre quel poco di ricchezza che si riesce a ricavare dal lavoro. Per questa semplice ragione si è dichiarato fiducioso di poter vincere questa battaglia elettorale, perché la Sicilia è stanca della politica delle clientele e degli affarismi che non crea ricchezza, non produce occupazione stabile e produttiva e costringe tanti giovani talenti ad emigrare e mettere a profitto altrove le loro potenzialità e la loro voglia di lavoro.
Una particolare notazione merita l’intervento di Nando Dalla Chiesa. Secondo il sociologo, la convergenza che egli stesso, Rita Borsellino e Leoluca Orlando hanno trovato intorno alla candidatura di Claudio Fava, pur in presenza delle diverse appartenenze, è il frutto di una dorsale morale che attraversa tutta l’Italia e che ha visto segnare diversi successi in varie parti del Paese, a dimostrazione che la misura è colma…
Il Sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, ha spiegato le ragioni politiche e culturali della candidatura di Claudio Fava alla guida della Sicilia. “La nostra – ha detto – è una scelta prudente di rottura. La candidatura di Fava non è una candidatura di partiti. Se non si fosse candidato Fava che avremmo fatto? Ci saremmo dovuti piegare alla legge del vicino meno peggio. E il vicino meno peggio, come tutti voi sapete, è il Pd”.
Si può andare con il Pd siciliano?, si è chiesto e ha chiesto Orlando. Basta guardare in faccia Antonello Cracolici e Giuseppe Lumia per avere la risposta quasi matematica: “Meglio soli che male accompagnati…”.
Insomma: difficile, se non impossibile parlare con il Partito di Bersani in Sicilia. “Fino a oggi abbiamo fatto un appello al Pd per cercare di superare lo sbandamento lombardiano e di non allearsi con i partiti ma con i valori, ma è stato inutile”. Infatti Cracolici, Lumia e compagni hanno scelto i ‘valori’ dell’Udc…
Durante la conferenza stampa Orlando ha chiarito anche la posizione dell autonomista Carmelo Lo Monte che ha aderito ad Italia dei Valori: Lo Monte? – ha detto Orlando -. Mi auguro che ce ne siano migliaia come lui.
Rita Borsellino si è detta molto soddisfatta della candidatura di Claudio Fava. La politica – ha detto – sta vivendo una stagione molto difficile. Mettersi a disposizione di un grande progetto di rinascita della Sicilia come ha fatto Claudio Fava, mi ha portato ad esprimere chiaramente il mio sostegno per lui. Questa è lunica candidatura che potrà restituire dignità ai siciliani per un futuro possibile.