I due borghi dell'Ennese si preparano a un'estate all'insegna dell'offerta culturale, con opere di artisti di fama internazionale, festival e apertura al pubblico di siti finora mai visitati. L'obiettivo è quello di dimostrare che anche l'entroterra può attirare i viaggiatori
Fare turismo lontano dai radar dei tour operator Le scommesse di qualità di Troina e Centuripe
Le fotografie di Robert Capa, le opere di Cezanne, Kandinskj e Picasso. Senza avere bisogno del green pass, ma mettendosi in macchina per affrontare le seppur non agevoli strade dell’entroterra della Sicilia. L’arrivo della seconda estate a misura di Covid offre, grazie soprattutto ai vaccini e variante delta permettendo, la possibilità di pianificare meglio dell’anno scorso ferie e vacanze all’estero. I prossimi mesi si apprestano però a essere ricchi di spunti e suggestioni anche per chi deciderà di rimanere nell’isola. Lontane dalle mete più rinomate tra quelle offerte dai tour operator, Troina e Centuripe – entrambi piccoli centri della provincia di Enna – ospiteranno diverse iniziative culturali di livello.
Nella città normanna, dopo i ritardi dettati dal Covid che specialmente l’anno scorso ha messo in ginocchio la cittadina con il focolaio scoppiato tra i disabili curati all’Oasi, in queste settimane si sta lavorando agli ultimi preparativi per l‘inaugurazione del museo permanente dedicato a Robert Capa, il fotografo statunitense che seguì, nell’estate del 1943, seguì l’avanzata degli Alleati raccontando con scatti divenuti celebri la Seconda guerra mondiale in Sicilia. Proprio a Troina si svolse una delle battaglie più significative. Ed è proprio mentre si trovava nella cittadina ennese – «il piccolo, bel paese di montagna, era completamente in rovina», scrisse – che Capa ebbe la notizia di essere stato assunto a Life. Il museo, allestito all’interno di Palazzo Pretura, a pochi passi dal centro, ospiterà 62 stampe fotografiche, buona parte delle quali inedite. L’apertura dovrebbe avvenire ad agosto.
A una quarantina di chilometri a sud-est, quasi al confine con la provincia di Catania, c’è invece Centuripe. La cittadina, negli ultimi anni, è finita al centro di un’attenzione non desiderata per via del progetto di mega-discarica che la società Oikos aveva presentato in un’area non lontana da una serie di siti archeologici. Il caso, tuttavia, ha dato l’opportunità di fare conoscere anche fuori dai confini comunali la ricchezza del territorio da un punto di vista naturale e culturale, fattore su cui ha fatto leva anche Salvatore La Spina per riuscire a vincere le elezioni e diventare sindaco. Ed è proprio sulla cultura che il primo cittadino, superate le criticità della pandemia che hanno portato Centuripe in zona rossa, confida di rilanciare il paese. L’amministrazione ha varato il progetto Centuripe città imperiale, che punta a fare riscoprire la storia del borgo incrociandola con le esigenze del turismo moderno che, da queste parti, dovrebbe attecchire grazie anche all’idea di albergo diffuso.
Il programma estivo parte con l’esposizione a cielo aperto di Renato Leotta, artista di fama internazionale che realizzerà installazioni in vari punti del paese dedicate alle opere d’arte centuripine ospitate al British Musuem. Il progetto denominato Una boccata d’arte coinvolge venti comuni sparsi in tutta Italia ed è realizzato in collaborazione con Galleria Continua di Milano e Fondazione Elpis. Il 3 luglio, invece, sarà il giorno dell’inaugurazione del primo centro espositivo: l’Antiquarium, situato all’interno di un ex convento agostiniano, ospiterà la mostra Segni. Da Cézanne e Picasso, da Kandinskj a Mirò. Anche in questo caso le opere – 85 originali tra litografie, punte secche e serigrafie – creeranno un dialogo con il territorio perché rimanderanno alle incisioni rupestri di cui è ricca Centuripe. «Il lavoro di questi grandi artisti è stato anche inspirato dal primitivismo,cioè dalla tendenza di rifarsi alla pittografia primitiva ed africana».
L’occasione servirà anche all’apertura al pubblico del sito Riparo Cassataro, dove negli anni Sessanta sono state trovate incisioni risalenti al Neolitico. Le uniche al momento esistenti nella Sicilia orientale. A fine agosto, invece, Centuripe ospiterà una tre giorni dedicata al cinema archeologico. Il festival sarà arricchito da proiezioni e incontri, e arriverà negli stessi giorni in cui nel borgo dell’Ennese tornerà la Testa di Augusto. L’opera scultorea, che per anni è stata conservata al museo Paolo Orsi di Siracusa, rimarrà definitivamente a Centuripe.