Faraone lancia il Pensatoio, «ma non mi candido» Priorità: superare «economia di stampo sovietico»

Dodici tavoli tematici a cui hanno preso parte un centinaio di esperti, espressione del mondo culturale, universitario e imprenditoriale, con l’obiettivo di stilare un programma per la Sicilia. Un programma per quale candidato? «Non per me, il Pensatoio non è il lancio per la mia candidatura alla presidente della Regiolne». Parola di Davide Faraone che stamattina al campus universitario di Palermo ha aperto i lavori proprio di quello che ribattezzato il Pensatoio, prologo alla prossima Leopolda sicula.

Faraone – che da sottosegretario all’Istruzione è passato alla stessa carica ma al dicastero della Salute – prova quindi a ripercorrere le tracce del suo mentore Matteo Renzi. E attacca quello che considera il vento della restaurazione. «Sapevamo che l’eventuale sconfitta al referendum costituzionale avrebbe potuto significare la ripresa nel Paese di un processo di restaurazione – commenta – ed è quello che sta avvenendo, in Sicilia in particolare». 

Come esempi dei passi indietro, il sottosegretario cita la discussione in atto per tornare «all’elezione diretta delle province», quella per «dividere le camere di commercio e restaurare le vecchie autorità portuali», l’idea di «costruire un aeroporto in ogni provincia», in riferimento al progetto dell’imprenditore indiano Mahesh Panchavaktra, che ha presentato un progetto per realizzare l’infrastruttura in provincia di Messina. Un’idea di cui si parla da diversi anni e che negli ultimi mesi è stata sposata dal governatore Crocetta. 

«Ci si preoccupa degli interessi della classe politica, come quando si aprivano reparti negli ospedali solo per nominare i primari», affonda Faraone. Che, proprio in merito al presidente della Regione e al lancio del suo nuovo movimento, Riparte Sicilia, si limita a dire: «Noi stiamo facendo altro, non stiamo presentando liste elettorali né candidature. Non partecipo a guerre, auspico anzi che anche altri lavorino a iniziative per promuovere un idea nuova di Sicilia». No comment sulla decisione del Pd di appoggiare Leoluca Orlando alle elezioni comunali di Palermo, senza presentare il simbolo del partito. «Oggi ci preoccupiamo di altro», dice il sottosegretario.

Il braccio destro di Renzi preferisce parlare di economia. «Dobbiamo dire basta a un’economia di stampo sovietico e magari all’idea che questa Regione possa acquistare la Vini Corvo, oppure aziende come Mosaicon o St Microelettronics. Dobbiamo offrire un idea di Sicilia nuova, tenendo alta la guardia contro la mafia e la corruzione, dobbiamo costruire alternative alla statalizzazione dell’economia, creando le condizioni affinché i privati investano nell’Isola, trovando il supporto delle classi dirigenti. Questo cambiamento culturale non deve riguardare solo la sinistra ma una classe politica abituata all’idea statalista». 

L’accusa alle classi dirigenti è di aver operato «affinché la Sicilia rimanesse in condizioni minoritarie in modo da intercettare i fondi comunitari, come ai tempi della Cassa del Mezzogiorno, con il solo scopo di foraggiare le clientele. Bisogna lavorare invece – sostiene – per creare le condizioni di un vero sviluppo e di un aumento del Pil, affinché la Regione esca dall’Obiettivo 1, e operare attraverso le proprie risorse, a cominciare da quelle naturali».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]