Faraone: “Basta con i dirigenti del Pd che ci fanno sempre perdere”

“Stanco di quei dirigenti Pd che pensano di modellare il partito in funzione anti Berlusconi da un lato e in funzione anti Renzi dall’altro”.

Parla Davide Faraone, leader dei renziani siciliani. Il deputato nazionale del Partito democratico, eletto naturalmente nella nostra Isola, non risparmia critiche a quei dirigenti del suo Partito “che non riescono a parlare ai bisogni degli italiani, ma guardano solo ai nemici esterni e interni”.

Per essere precisi, guardano a come fregare gli avversari interni al Partito. In questo caso, neanche a dirlo, l’avversario da battere è proprio Matteo Renzi, il Sindaco di Firenze, che vorrebbe un congresso nazionale del Pd con elezioni primarie aperte. A differenza dell’attuale segretario nazionale, Guglielmo Epifani, che invece si è già pronunciato per le primarie nelle quali far votare solo gli iscritti. Un modo, neanche troppo velato, per mettere nel ‘sacco’ proprio Renzi.

“Sono sempre quelli che ci fanno perdere da vent’anni a questa parte”, dice Faraone a proposito dei dirigenti che brigano per mettere i bastoni tra le ruote a Renzi. Che fare di questi dirigenti? Faraone non ha dubbi: “Credo sia giunto il tempo di mandarli in pensione insieme a Berlusconi”.

Insomma, la fase precongressuale, nel Pd, si annuncia ‘calda’. Renzi vorrebbe le primarie aperte perché è convinto – e forse non ha torto – di poter sbaragliare, con la forza della democrazia, la vecchia guardia del Pd. La vecchia nomenclatura, però, si difende. Insomma, non ci tengono proprio a fare la parte dei capponi a Natale… Hanno capito che, se Renzi diventa segretario nazionale li manda tutto a casa. C’è anche il Governo Letta. Colpito dalla bufera scatenatasi dopo la condanna di Berlusconi. Che fare?

“Il Pd deve sostenere il Governo – spiega il deputato democratico siciliano – spingendolo a fare cose utili per il Paese e deve al contempo svolgere un congresso per ricostruire un legame con la sua gente. Deve fare quello che fanno i Partiti seri, evitando di cambiare continuamente programmi e regole in funzione di qualcuno. Non hanno mai funzionato nel lungo periodo i Partiti personali, ma non funzionano nemmeno i Partiti che agiscono sempre contro qualcuno”.

“Invece mi sembra che oggi alcuni dirigenti autorevoli del Pd – conclude Faraone – continuino a farsi condizionare costantemente da un lato da Berlusconi, rendendosi disponibili a mandare all’aria un Governo, e dall’altro da Renzi, pronti a snaturare o azzerare il congresso. Il Paese non ha bisogno né di Berlusconi, né tanto meno di questi dirigenti”.

Intanto, in Sicilia, si ingrossano le ‘truppe’ dei renziani. Sono tanti – e in tanti Comuni – i nuovi arrivi. Non soltanto dalle varie ‘anime’ del Pd. Il Sindaco di Firenze, che in tanti danno come un possibile vincitore del congresso del Partito democratico, sta diventando un a meta ambita.

Il Sindaco di Agrigento, Marco Zambuto, supervotato alle elezioni nella sua città, è già sotto le bandiere di Renzi. Anche in Assemblea regionale non mancano i parlamentari che meditano un eventuale passaggio tra i renziani.

‘Riflettono’, stando a indiscrezioni, un paio di ex democristiani. E se la sta starebbero pensando anche alcuni parlamentari che, di recente, sono passati nell’area magmatica del presidente della Regione, Rosario Crocetta.

L’approdo crocettiano si rivela sempre più ‘scomodo’. A parte le chiacchiere (e le ‘operazioni di Beppe Lumia), nel ‘carniere’ di questo Governo regionale c’è ben poco. Anzi, ci sono solo ‘rogne’.

Si va sempre più diffondendo l’ipotesi che Crocetta stia andando a ‘sbattere’. Da qui la ricerca di una probabile via di fuga.

Il ragionamento che farebbero alcuni parlamentari di Sala d’Ercole ‘momentaneamente’ crocettiani è, grosso modo, il seguente: “Con questo Governo, a parte Crocetta, Lumia e il loro ‘cerchio magico, tutti gli altri ‘lecchiamo la sarda’. Dobbiamo stare zitti e votare. Per avere in cambio che cosa? Mezza, se non tutta la società siciliana che ci detesta, visto che questo Governo fa solo danni, dalla formazione professionale all’agricoltura, dall’industria scomparsa al commercio, dall’edilizia al mondo della pesca. Adesso abbiamo contro anche tutti i No Muos solo perché Crocetta si deve ruffianare Obama. Tanto vale andarsene con Renzi dove torniamo liberi a fare politica. Da sponsor di Crocetta diventiamo suoi oppositori? E chissenefrega…”.

Sarà così?

 


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