Ridare ai medici veterinari siciliani, ed in particolar modo a quelli operanti nella provincia di catania, le ore e le retribuzioni tolte con un atto, sicuramente, illegale e illegittimo.
Falcone: “Veterinari del servizio pubblico penalizzati”
Ridare ai medici veterinari siciliani, ed in particolar modo a quelli operanti nella provincia di Catania, le ore e le retribuzioni tolte con un atto, sicuramente, illegale e illegittimo.
Lo chiede il vicepresidente della commissione legislativa dell’Ars, Servizi Sociali e Sanitari, Marco Falcone. Il deputato del Pdl ha presentato uninterrogazione parlamentare firmata anche dal suo collega, Vincenzo Vinciullo.
“Latto illegale e illegittimo – si legge in un comunicato – a danno dei medici veterinari al quale il parlamentare fa riferimento, è una delibera dellAsp di Catania (Azienda sanitaria provinciale) che prevede l aumento delle ore lavorative settimanali e laggravio sui veterinari specialisti ambulatoriali degli oneri (ENPAV e IRAP) che, invece, devono essere a carico delle Aziende sanitarie.
La Delibera dellASP (n. 1765/2010) spiega Falcone – è assolutamente illegittima dato che lart. 2 del D.A. n. 1779/2009 stabilisce che occorre garantire, ad ogni medico veterinario, divenuto ambulatoriale con incarico a tempo indeterminato, il mantenimento della retribuzione lorda mensile in godimento alla data del 31/12/2008 e, che tale retribuzione, doveva essere rapportata oggi al compenso orario stabilito dallart. 49 dellA.C.N. del 29/07/2009, ovviamente, non gravata né da ENPAV né da IRAP.