Falcone: “Piano formativo 2014/2015, insufficienti le risorse finanziarie. Pronta altra macelleria sociale”?

IERI ANCORA UN RINVIO DA PARTE DELL’ASSESSORE SCILABRA E DELLA DIRIGENTE ANNA ROSA CORSELLO. OGGI, FORSE, L’INCONTRO

Saltata la riunione prevista per il pomeriggio di ieri con le parti sociali per definire i contenuti del Piano formativo per il periodo 2014/2015. L’assessore regionale all’Istruzione e alla Formazione professionale, Nelli Scilabra, e la dottoressa Anna Rosa Corsello, dirigente generale al ramo, hanno rinviato l’incontro a questo pomeriggio, salvo altri improvvisi impegni istituzionali.

Ed è così che si trascina da fin troppo tempo il confronto tra Governo regionale, sindacati ed enti formativi per definire i termini dell’avvio dell’attività formativa. Non c’è fretta. Del resto, l’assessore Scilabra più volte ha rassicurato che entro l’8 giugno il Piano formativo sarebbe stato varato con la necessaria copertura finanziaria sufficiente a garantire i livelli occupazionali. Chiacchiere su chiacchiere a cui l’esecutivo del presidente della Regione, Rosario Crocetta, ci ha già abituato. Ritardi che non fanno più notizia.

La vicenda che invece lascia col fiato sospeso i lavoratori del settore è l’insufficienza delle risorse annunciate dal Governo per finanziare il piano formativo 2014/2015.

Sulla vicenda è intervenuto il capo gruppo all’Ars di Forza Italia, Marco Falcone, denunciando l’ennesima macelleria sociale che il Governo Crocetta si appresterebbe ad attuare con l’insufficiente finanziamento del piano formativo.

“Malgrado il Governo regionale e l’assessore alla Formazione professionale e Pubblica istruzione cerchino di rassicurare enti e lavoratori sulla sostenibilità e capacità del nuovo Piano formativo 2014/2015 di garantire lo stesso servizio formativo e i medesimi livelli occupazionali dello scorso anno – afferma Falcone – è chiaro che la nuova programmazione creerà un’ulteriore macelleria sociale rispetto alla già pesantissima situazione che oggi vive il sistema”.

“Pensare di mantenere gli standard qualitativi e occupazionali con appena novantasette milioni di euro e con altri quaranta milioni di voucher, di cui dodici da dare alle aziende, è una pura utopia – sostiene Falcone – dobbiamo invece preservare ciò che di buono offre la formazione professionale in Sicilia”.

Il capogruppo di Forza Italia all’Ars si sofferma, poi, su una vicenda che il nostro giornale ha già raccontato nei giorni scorsi, anticipando il ‘no’ del ministero del Lavoro sull’esodo anticipato di parte degli operatori della Formazione professionale.

“In considerazione che il ministero del Lavoro ha respinto l’ipotesi dell’assessorato alla Formazione di utilizzare quarantatre milioni di euro del Piano giovani per i prepensionamenti di quei lavoratori quasi in età pensionabile – continua Falcone – sarebbe bene che queste risorse venissero aggiunte a quelle già previste per il piano formativo 2014/2015”.


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