L’incontro di oggi è stato l’occasione per mettere a confronto le imprese siciliane sul tema dell’export e dell’internazionalizzazione, anche alla luce delle opportunità commerciali offerte dai Paesi emergenti come le regioni del Nordafrica e Paesi del Golfo: «Cresce il dato siciliano, ma si può fare molto di più»
Export, per Gentiloni grande leva e «Sicilia a testa alta» Lo Bello: «In Cina grande attenzione per nostri prodotti»
Il Mediterraneo non solo come luogo dei drammi dell’immigrazione, rispetto ai quali la Sicilia è «impegnata con coraggio in prima linea», ma anche come «straordinaria opportunità per la ripresa», a patto che le imprese «siano pronte a fare squadra». Questo l’invito del ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Paolo Gentiloni, lanciato in occasione della 42esima tappa della roadshow per l’internazionalizzazione delle imprese PMI verso i mercati esteri, che si è svolta stamane all’ Albergo dei Poveri, a Palermo. L’incontro di oggi, patrocinato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, promosso e sostenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico e organizzato da ICE-Agenzia, è stato l’occasione per mettere a confronto le imprese siciliane sul tema dell’export e dell’internazionalizzazione, anche alla luce delle opportunità commerciali offerte dai Paesi emergenti, come Cina, delle regioni del Nordafrica e Paesi del Golfo. Proprio rispetto al Bacino del Mediterraneo, il ministro Gentiloni ha espresso il desiderio che per le imprese siciliane, e non solo, diventi luogo di opportunità economiche e ulteriori scambi.
«Chi vi racconta che i flussi migratori nel Mediterraneo si possono fermare, dice cose che non stanno né in cielo né in terra – ha esordito il ministro Gentiloni -, la riduzione di questi processi avviene nel corso di decenni. Oggi possiamo impegnarci per rendere questo fenomeno sostenibile, e meno pericoloso per chi affronta i viaggi in mare. Ma è fondamentale che le nostre imprese guardino al Mediterraneo non solo come un luogo teatro di drammi, ma anche come a una straordinaria opportunità. Le regioni del Mediterraneo e del Nord Africa avranno quest’anno e l’anno prossimo un tasso di crescita non lontano dal 4 per cento e costituiscono già oggi l’8-9 per cento dell’export nazionale». Aggiungendo a queste regioni anche i Paesi del Golfo, il valore di scambi rappresenta circa 60 miliardi di euro con l’Italia quarto player internazionale dopo Stati Uniti, Cina e Germania, ma secondo il ministro questa grande potenzialità può essere sfruttata appieno dalle imprese siciliane sono puntando al gioco di squadra. «Non è un affare solo per ‘grandi’: la proiezione di internazionalizzazione riguarda sempre più tutto il tessuto della media e piccola impresa».
In base ai dati illustrati da Gentiloni, negli ultimi dieci anni l’export per la nostra economia è diventato sempre più un’opportunità, anche per compensare le difficoltà che abbiamo affrontato nell’ultimo periodo. «L’anno scorso il 25 per cento del Pil, 415 miliardi di euro, era costituito dal nostro export: tra i grandi Paesi occidentali siamo quelli per cui la quota si è ridotta meno di altri con risultati migliori». Quindi, a proposito della Sicilia, ha aggiunto che «si pone a testa alta il problema dell’innovazione: in primo luogo nel settore dell’agroindustria e dell’agroalimentare. Se guardiamo ai dati di questi anni è in corso una crescita dell’export delle imprese siciliane, ma si può fare molto di più. Penso al mercato dell’agroindustria, dove le imprese siciliane possono avere grande spazio e il turismo ha potenzialità straordinarie» ha aggiunto.
All’incontro di oggi ha preso parte anche l’assessore regionale alle Attività produttive, la vicepresidente della Regione siciliana Mariella Lo Bello, in rappresentanza del Governo Crocetta, illustrando gli esiti della visita di una delegazione regionale che ha accompagnato alcuni imprenditori siciliani in occasione della Fiera di cooperazione sul commercio e sulla tecnologia Cina-Ue. «Il lavoro fatto in questi anni ci ha permesso di avviare collaborazioni in Cina dove abbiamo riscontrato un enorme interesse per i nostri prodotti. La nostra regione esprime eccellenze e faremo di tutto perché le nostre produzioni possano trovare sbocchi nei mercati internazionali, e i fondi europei ci supporteranno. Siamo pronti a fare squadra anche con il Governo nazionale per far si che le nostre aziende possano stringere alleanze in quei mercati. Il nostro governo crede tantissimo nell’internazionalizzazione, e l’aver approvato il Print ne è la conferma. Chiediamo però al Governo nazionale di aiutarci nei collegamenti e nelle infrastrutture perché, ad esempio, per raggiungere certe aree della Cina come il Sichuan, occorrono 24 ore di volo».
Tra gli imprenditori sicilia presenti alla tavola rotonda di oggi, anche Andrea Morettino dell’omonima azienda Caffè Morettino: “Tra i passi più rilevanti sostenuti recentemente dall’azienda per creare quei presupposti necessari a uno sviluppo sui mercati internazionali, c’è l’implementazione e la formazione di una divisione aziendale dedicata all’export, il graduale processo di restyling della corporate image, il potenziamento del laboratorio di qualità interno e della costante attività di ricerca e sviluppo e il lancio di nuove linee di prodotto in linea con nuovi trend di consumo come il biologico e il caffè filtro».
Proprio il percorso di collaborazione con ICE ha consentito di utilizzare alcuni preziosi strumenti di formazione e di promozione del brand e delle selezioni di caffè artigianale, in linea con la graduale strategia di internazionalizzazione. «La diffusione dei nostri prodotti su numerosi nuovi mercati con una presenza in oltre 30 paesi rappresenta infine un significativo risultato della graduale strategia di internazionalizzazione che abbiamo intrapreso e che con coraggio quotidianamente portiamo avanti».
Ultima preziosa testimonianza è stata quella di Rossella Corrao CEO&CO founder di SBskin, startup innovativa e spin-off accademico dell’Università di Palermo che sviluppa prodotti edilizi innovativi per l’Architettura sostenibile. «Abbiamo avviato il nostro percorso di internazionalizzazione a partire dalla registrazione dei nostri brevetti all’estero e attraverso la partecipazione a fiere ed eventi per start up sia in Europa che in altri continenti. Stiamo portando avanti il progetto finanziato con il BandoBrevetti+ e ci siamo avvalsi delle informazioni divulgate da ICE, Confindustria e Unioncamere. Recentemente siamo stati selezionati da ICE per partecipare all’evento SLUSH, che si terrà ad Helsinki il 30 Novembre-1 Dicembre. Speriamo di poter attivare anche alcune interessanti partnership commerciali in un prossimo futuro e di trovare dei clienti interessati a realizzare delle installazioni pilota con i prodotti della linea Solar della SBskin» ha concluso.