In questo video, il rientro degli occupanti e dei bambini nel CPO. Ma anche le immagini delle macerie che rendono inutilizzabile la prima stanza, l'unica «riaperta» venerdì scorso. E oggi pomeriggio, alle 18, si è tenuta un'assemblea aperta a tutta la cittadinanza
Experia, porte aperte a metà
Il Centro Popolare Experia di Catania è stato ri-occupato, ma soltanto a metà. La sera del 13 novembre, a margine di una festa molto partecipata nei pressi dell’ex cinema Esperia, nella lastra metallica che era stata saldata dalle forze dell’ordine il 30 ottobre è stato aperto un grande varco, che ha permesso di riportare in bella mostra il noto portone rosso del CPO, la cui serratura, quella stessa notte, è stata forzata. In questa maniera, è stato possibile accedere alla prima stanza del centro popolare, totalmente distrutta e resa impraticabile il giorno dello sgombero.
La mattina di sabato, prima della conferenza stampa indetta dagli ex occupanti per comunicare, sicuramente frettolosamente, il nuovo stato di cose, il procuratore D’Agata ha fatto un sopralluogo sul posto e, subito dopo, sono stati ri-apposti i sigilli: un foglio di carta a ricordare che l’immobile è ancora sotto sequestro. Poi, a distanza di un paio d’ore, alla presenza delle telecamere di tutte le televisioni locali, i bambini dell’Antico Corso hanno varcato la soglia dell’Experia, ignorando quel foglio di carta, seguiti a ruota dai ragazzi che lo gestivano.
Passati pochi minuti, sono usciti tutti, il portone è stato richiuso e il presidio è continuato sui marciapiedi e per strada. La nuova occupazione, dunque, è al momento parziale: lo stanzone del cinema è chiuso e inaccessibile, e sembra che la Digos vi abbia accesso tramite le porte comunicanti con la scuola Manzoni. Mentre l’atrio, aperto, è praticamente inutilizzabile poiché pieno di macerie, come documenta questo video di Sonia Giardina. Per lunedì pomeriggio, i ragazzi del CPO hanno indetto un’assemblea cittadina.