Ex portiere del Palermo segna su rinvio «Avrei barattato il gol con una vittoria»

Non capita tutti i giorni, per un portiere, di segnare un gol per la propria squadra. Certo, di esempi in passato ce ne sono stati tanti e i più recenti riguardanti portieri italiani – tutti a segno di testa – sono quelli di Michelangelo Rampulla (1992, con la maglia della Cremonese), Massimo Taibi (2001, Reggina) e Marco Amelia (2006, in Europa League, durante un Partizan Belgrado-Livorno). Una lista piena di siciliani, considerando che i primi due sono rispettivamente di Patti e di Palermo, e che domenica scorsa si è arricchita con un altro portiere isolano, seppur quest’episodio abbia delle profonde differenze con gli altri. Giuseppe Ingrassia, portiere palermitano classe 1988, si è infatti iscritto di diritto a questa categoria: attualmente in forza al Due Torri, ha infatti realizzato il gol del momentaneo 0-1 sul campo della capolista Cavese (gara poi persa 3-1) direttamente su rinvio dal fondo.

Il gol pazzesco di Giuseppe Ingrassia (Due Torri)

“Nel 2008/2009 vinsi lo Scudetto con la Primavera del Palermo, l’unico gol subito fu ai quarti di finale contro la Juventus, su un rigore di Iago Falqué. Dopo quella stagione andai all’Hellas Verona, ero la riserva di Rafael oggi portiere del Cagliari. Poi anche due anni all’estero in Belgio, al Visé, e adesso al Due Torri. Essendo ancora giovane (classe’88 ndr) spero di salire ancora di categoria”. Bomber Giuseppe Ingrassia, portiere dell ASD DUE TORRI .Video Credits: AMnotizieVideo.

Pubblicato da Chiamarsi Bomber su Martedì 16 febbraio 2016

«Ho rinviato la palla – racconta Ingrassia a Meridionews e poi ha fatto tutto il vento. Sono stato aiutato dal vento, la palla è schizzata a terra ed è andata in porta». Un episodio che lo ha recentemente portato alla ribalta anche sui social, con il video del gol che è ormai diventato virale: «Non avviene quasi mai che un portiere faccia gol su rilancio, è stata una bella soddisfazione». Purtroppo la rete non è servita al Due Torri per portare punti a casa e alla fine la Cavese si è aggiudicata l’intera posta in palio vincendo per 3-1. «La soddisfazione resta, ma avrei preferito servisse a qualcosa, purtroppo non siamo riusciti a portare a casa neppure un punto. Avrei volentieri barattato questo gol, nel senso che sarebbe stato meglio non segnare e, magari, portare a casa una bella vittoria».

Ventisette anni, il portiere ha diverse esperienze all’attivo: «Ho cominciato nel settore giovanile del Palermo e sono rimasto nella Primavera fino al 2008/09, quando abbiamo vinto lo scudetto. Poi due esperienze in prestito in serie C1, prima al Verona e poi al Pergocrema. Da qui mi sono trasferito all’estero: ho giocato per due anni al Visé, una squadra di serie B belga. Poi sono tornato in Sicilia: prima ho firmato con il Licata, poi mi sono trasferito al Due Torri e questo è già il secondo anno con questa maglia». Il ritorno in Sicilia era stato vissuto da Ingrassia con un obiettivo ben preciso: «Sono rientrato con la speranza di trovare qualche squadra in categorie superiori, ma purtroppo non ho trovato niente. Quando mi si è presentata l’occasione di firmare per una squadra di serie D ho firmato subito, pur di non stare fermo. Questo è già il mio terzo anno in D».

Le ambizioni, però, restano intatte: «L’obiettivo è sempre quello di salire di categoria e cercare di mantenere questa eventuale chiamata, facendo bene. Il sogno è quello di ritornare nei professionisti ma, ad essere sinceri, poco importa se sarà Lega Pro, serie B o serie A. Tra queste categorie non faccio alcun tipo di differenza». Infine, Ingrassia racconta di avere un modello a cui si ispira, un numero uno che ha anche fatto la storia del calcio italiano, un portiere che certamente non può essere considerato come uno qualunque: «Ho sempre seguito il portiere della nostra Nazionale, Gigi Buffon. C’è poco da fare, secondo me lui è il più forte al mondo. Io l’ho sempre guardato con particolare ammirazione, cercando di imparare qualcosina quando lo vedevo giocare».


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