A prevedere l'esclusione di oltre 200 precari dal bacino è l'articolo 43 della Finanziaria 2013, che prevede l'esclusione dal sostegno al reddito (e quindi dall'assegno di solidarietà da 830 euro al mese) di chi si è reso responsabile di azioni contrarie all'ordine pubblico, al patrimonio o alle persone
Ex Pip sul tetto della Cattedrale «Noi esclusi da Emergenza Palermo»
Traffico bloccato in corso Vittorio Emanuele e ingresso della Cattedrale occupato. Sono gli ex Pip esclusi dal bacino dei precari di Emergenza Palermo. Alcuni di loro, tra cui diversi ex detenuti, sono saliti sul tetto della basilica, altri invece stanno organizzando blocchi stradali, paralizzando la circolazione in via Vittorio Emanuele. Momenti di tensione con alcuni automobilisti.
Gli altri precari, secondo quanto riportato, sarebbero stati espulsi o per non aver presentato istanza entro i termini previsti o perché la documentazione relativa al reddito familiare Isee (che al momento deve avere un tetto massimo di 20.000 euro annui) non era completa. Ma tra di loro ci sono anche i lavoratori presi di mira per aver commesso reati.
A prevedere l’esclusione di oltre 200 precari dal bacino è l’articolo 43 della Finanziaria 2013, che prevede l’esclusione dal sostegno al reddito (e quindi dall’assegno di solidarietà da 830 euro al mese) di chi si è reso responsabile di azioni contrarie all’ordine pubblico, al patrimonio o alle persone.
La diatriba nasce dal fatto che alcuni di loro hanno commesso reati prima del 2001 ovvero quando è nato il bacino Emergenza Palermo e quindi chiedono che la legge venga reinterpretata in questo senso.
Gli ex Pip, inoltre avrebbero dovuto presentare un ricorso entro 10 giorni dall’esclusione, ma secondo l’assessorato al Lavoro tanti di loro non lo avrebbero fatto.