Ex Fiat, a Termini si ‘festeggia’ il Carnevale della Fornero: gli operai bloccano i carri

E’ un Carnevale amaro quello che sta festeggiando in questi giorni Termini Imerese, cittadina a pochi chilometri da Palermo, sede dell’ex stabilimento siciliano della Fiat.

Dall’addio del Lingotto, nell’ormai lontano 2011, per i circa 2000 dipendent (tra diretti e indotto) è stata una lenta agonia. Dei piani di rilancio annunciati dai vari governi, è rimasto solo un vago ricordo. Per loro un futuro incerto fatto di prepensionamenti, quando va bene, è di cassa integrazione. Quando c’è. Uno degli effetti ‘salubri’ della riforma Fornero, è stato, infatti, quello di lasciare in mezzo ad una strada un sacco di gente: senza pensione e senza cassa integrazione. Ricordate la famosa querelle sugli esodati?

Anche a Termini, ovviamente. Dove il Carnevale, quest’anno, ha un sapore amaro. Non a caso, questa mattina gli ex lavoratori dell’indotto Fiat, hanno bloccato la tradizionale sfilata dei carri allegorici nella cittadina industriale dove si svolge il piu’ antico carnevale di Sicilia.

Sono 350 operai, rimasti senza ammortizzatori sociali dallo scorso primo gennaio e senza speranze. 350 famiglie lasciate alla fame, cui si somma l’altro migliaio di cassa integrati che pure avranno diritto ad un futuro. ‘Staremo qui tutto il giorno – dice Roberto Mastrosimone della Fiom – fino a quanto non avremo certezze sull’accordo quadro per la cassa integrazione in deroga anche per chi è rimasto tagliato fuori. Il Presidente Crocetta, per quello che gli compete, deve dare segnali concreti oltre agli annunci. Un grazie particolare, a nome di tutti gli operai di Termini Imerese, a Elsa Fornero, la cui riforma non ha fatto che accrescere le nostre difficoltà”.

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