Il retroscena, dopo lo scontro allo scorso congresso di Diventerà Bellissima tra il governatore e l'ex sindaco di Catania. Fonti vicine al senatore parlano di un'ipotesi concreta nonostante la «neutralità» alle elezioni stabilita dal movimento di Nello Musumeci
Europee, Stancanelli si candida in Fratelli d’Italia? Pressing costante da Giorgia Meloni e lui ci pensa
Raffaele Stancanelli, alle prossime elezioni elezioni europee, potrebbe essere candidato nella lista siciliana di Fratelli d’Italia. L’indiscrezione, circolata negli ultimi giorni, non trova ancora conferme ufficiali. Ma neanche smentite. Al contrario, secondo i bene informati, ci sarebbe un pressing piuttosto insistente da parte della leader Giorgia Meloni nei confronti del senatore etneo. La sua sarebbe una candidatura «di sintesi – sussurrano da ambienti vicini a Stancanelli – tra la destra storica siciliana e l’unico partito italiano di destra che sta cercando di costruire un campo largo».
Sembrerebbe che il senatore non abbia ancora sciolto la riserva, ma la tentazione sarebbe fortissima. In molti si chiedono quali conseguenze potrebbe avere una decisione di questo tipo alla luce della posizione, nettissima, di Nello Musumeci sulla «neutralità» di Diventerà Bellissima alle prossime Europee. Posizione che, peraltro, ha portato a una rottura plateale e difficilmente sanabile tra il governatore e uno dei principali protagonisti della sua vittoria alle Regionali.
«Ogni dirigente e ogni iscritto si tenga davvero estraneo alla competizione altrimenti verrà cacciato», era stato il monito di Musumeci nel lungo intervento durante il congresso di Diventerà Bellissima. Al quale avevano fatto seguito le altrettanto dure parole di Stancanelli: «Come può – aveva detto alla platea di iscritti – un movimento rispondere a chi ci chiede cosa fare per le Europee, “non facciamo nulla”?. Dobbiamo essere partecipi alle elezioni per essere partecipi alla creazione del nuovo soggetto politico». Il senatore è da sempre assai intrigato dall’allargamento in cantiere di Fratelli d’Italia per farne un moderno partito conservatore, progetto che ha già portato all’accordo fra meloniani e gli autonomisti siciliani di Raffaele Lombardo. Un’intesa cui ha lavorato anche l’ex sindaco di Catania – a sua volta eletto a Palazzo Madama, in forza dell’alleanza elettorale fra Db e FdI – stante gli ottimi rapporti con l’ex presidente della Regione.
Dunque ogni ipotesi, al momento, pare in campo. Compresa quella che un’eventuale candidatura dell’ex sindaco di Catania possa davvero portare alla sua espulsione dal partito che ha contribuito a fondare. Anche se, su questo fronte, a frenare gli animi è il coordinatore regionale di Db Gino Ioppolo, che intanto sottolinea come al momento si tratti «soltanto di un’ipotesi, che come movimento prenderemo in considerazione qualora se ne presentassero le condizioni». Sull’eventuale dipartita di Stancanelli da DB, invece, Ioppolo aggiunge che «la linea è quella dettata dal congresso, che ha sancito con estrema chiarezza la posizione di neutralità di Diventerà Bellissima alle prossime elezioni europee». Nessun cenno, però, nei deliberati congressuali sull’esclusione di chi prenderà parte attivamente alla campagna elettorale. «Nei deliberato congressuali – conclude Ioppolo – si parla sempre di inclusione, rispetto ai casi specifici, si valuterà successivamente».