Etna, tre scosse in rapida successione Entità lieve, evacuate alcune scuole

Tre piccole scosse di terremoto di lieve entità si sono succedute in poco più di 15 minuti alle falde dell’Etna. La prima, di magnitudo 2.8, è stata rilevata alle 10.15, la seconda tre minuti dopo. La terza – la più forte, magnitudo 2.9 – alle 10.33. Secondo i rilevamenti dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la profondità delle tre scosse è di circa cinque chilometri. «L’epicentro si trova a 2,8 chilometri a sud-ovest di Tarderia», spiega Giampiero Aiesi, operatore tecnico dell’Ingv di Catania. «Dopo la prima scossa ne abbiamo rilevato alcune più piccole, ma non siamo nemmeno riusciti a localizzarle».

Le scosse non hanno provocato danni a persone o cose, ma in via precauzionale sono state evacuate tutte le scuole a Nicolosi e a Mascalucia. «Abbiamo fatto delle verifiche, ma non sono emersi problemi strutturali, né nelle scuole né in altri edifici», fanno sapere dalla protezione civile nicolosita. «I ragazzi hanno atteso nei piazzali delle scuole, poi sono stati mandati a casa». Dinamica simile anche a Mascalucia, dove però i ragazzi non sono stati autorizzati ad uscire dagli istituti. «Qualche genitore è andato a prendere i figli prima, ma i dirigenti non hanno dato l’autorizzazione all’uscita anticipata», spiegano i vigili urbani del Comune.

Difficile capire se i movimenti di oggi siano causa o conseguenza di qualche variazione nell’assetto del vulcano. «Siamo in una fase di stallo», si limita a commentare Giampiero Aiesi. I Comuni più vicini nei quali le scosse sono state sentite, oltre a Nicolosi e Mascalucia, sono quelli dell’Acese e quelli della cintura etnea: Belpasso, Camporotondo Etneo, Gravina di Catania, Mascalucia, Pedara, San Giovanni La Punta, San Gregorio di Catania, San Pietro Clarenza, Sant’Agata Li Battiati, Trecastagni, Tremestieri, Valverde, Viagrande e Zafferana Etnea. In misura più lieve, è stata avvertita anche nei dintorni di Giarre e della costa jonica.

 


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