Etna, seconda eruzione nel giro di 24 ore Ingv: «Non accadeva dal giugno del 2000»

A meno di 24 ore di distanza dalla prima eruzione dell’anno, l‘Etna è tornata a dare spettacolo dal cratere di sud est con enormi fontane di lava alte fino a 600 metri. Stanotte l’attività esplosiva è iniziata intorno a mezzanotte ed è cessata poco dopo le due e mezza. Mentre è proseguita l’emissione di lava fino alle prime ore del mattino, la colata si è riversata nella desertica valle del Bove. Ancora problemi nei paesi della fascia ionica a causa della densa nube di cenere che si è riversata, in misura minore rispetto a ieri, nella zona di Giarre.

Foto di Salvo Virzì

Non accadeva dal 1 giugno del 2000 – riferisce l’Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia di Catania – che l’Etna non producesse due parossismi nel giro di 24 ore. L’attività di stanotte ha provocato una nuova frattura sullo stesso cratere di Sud est, nella parte bassa occidentale del cono, dalla quale è fuoriuscita una colata lavica. Il vulcano ha anche emesso piccoli lahars, un misto di materiale piroclastico e acqua.

Giarre, Piazza Duomo – Foto di Francesco Castorina

Si procede intanto con molta cautela per le strade di Giarre e Riposto, dove la spessa coltre i cenere piovuta ieri non è stata rimossa neanche nelle vie principali. A complicare la situazione la pioggia caduta in serata che ha reso molto insidioso il basolato lavico.

Giarre, via Callipoli – Foto di Concetto Barone

 

[Foto di copertina Etna Walk]


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Colate, fontane di lava, lahars e l'ennesima densa nube di cenere che si è riversata sui paesi della fascia ionica. Fino alle prime ore del mattino il vulcano attivo più alto d'Europa è tornato a dare spettacolo, a meno di 24 ore di distanza dall'attività di ieri. Una frequenza che, riferiscono gli esperti, non si verificava da 13 anni. Intanto è pericolo sicurezza nelle strade di Giarre e Riposto. La pioggia, unita alla sabbia vulcanica, ha reso molto insidioso il basolato lavico. Ma in giro non si vedono mezzi per la pulizia

Colate, fontane di lava, lahars e l'ennesima densa nube di cenere che si è riversata sui paesi della fascia ionica. Fino alle prime ore del mattino il vulcano attivo più alto d'Europa è tornato a dare spettacolo, a meno di 24 ore di distanza dall'attività di ieri. Una frequenza che, riferiscono gli esperti, non si verificava da 13 anni. Intanto è pericolo sicurezza nelle strade di Giarre e Riposto. La pioggia, unita alla sabbia vulcanica, ha reso molto insidioso il basolato lavico. Ma in giro non si vedono mezzi per la pulizia

Colate, fontane di lava, lahars e l'ennesima densa nube di cenere che si è riversata sui paesi della fascia ionica. Fino alle prime ore del mattino il vulcano attivo più alto d'Europa è tornato a dare spettacolo, a meno di 24 ore di distanza dall'attività di ieri. Una frequenza che, riferiscono gli esperti, non si verificava da 13 anni. Intanto è pericolo sicurezza nelle strade di Giarre e Riposto. La pioggia, unita alla sabbia vulcanica, ha reso molto insidioso il basolato lavico. Ma in giro non si vedono mezzi per la pulizia

Colate, fontane di lava, lahars e l'ennesima densa nube di cenere che si è riversata sui paesi della fascia ionica. Fino alle prime ore del mattino il vulcano attivo più alto d'Europa è tornato a dare spettacolo, a meno di 24 ore di distanza dall'attività di ieri. Una frequenza che, riferiscono gli esperti, non si verificava da 13 anni. Intanto è pericolo sicurezza nelle strade di Giarre e Riposto. La pioggia, unita alla sabbia vulcanica, ha reso molto insidioso il basolato lavico. Ma in giro non si vedono mezzi per la pulizia

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