Etna, raccolte 200 tonnellate di rifiuti Operazioni di pulizie una volta al mese

Pneumatici, spazzatura, vasche e lastre di eternit, materassi, calcinacci, cartongesso. In totale 200 tonnellate di rifiuti raccolti stamattina in otto siti all’interno del Parco dell’Etna, in una zona boschiva che va dal cosiddetto chilometro lanciato fino a Tarderia, a monte di Belpasso, Nicolosi e Pedara. A effettuare l’intervento straordinario di pulizia è stata Confambiente, sezione della Confcommercio, di Catania. L’iniziativa era stata anticipata nel corso dell’incontro dello scorso 5 giugno, in occasione della visita dell’assessore regionale all’Ambiente Salvatore Calleri.

L’intervento odierno è stato molto difficile, soprattutto per la presenza dei copertoni – alcuni recuperati in fondo alle scarpate – e dell’eternit. «Sono stati impiegati per l’intervento una trentina di uomini di quattro aziende associate e parecchi mezzi meccanici – ha spiegato Gaetano Monastra, presidente di Confambiente – due camion dotati di gru, due pale meccaniche, due bobcat, un mezzo dotato di strumenti per incapsulamento amianto e mezzi satelliti di supporto. In questa giornata abbiamo visto cose incredibili anche per noi del mestiere».

 

«La natura ce lo chiede e noi dobbiamo rispondere con impegno costante e iniziative continue – ha affermato la presidente del Parco, Marisa Mazzaglia – Adesso che i siti sono ripuliti, chiediamo con forza più vigilanza nel Parco e più sanzioni per i trasgressori che gettano rifiuti nell’area protetta».

I due enti coinvolti nell’operazione hanno confermato che l’iniziativa di oggi verrà ripetuta, con la cadenza di una al mese, per proseguire nell’opera di bonifica del territorio del Parco.


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«In questa giornata abbiamo visto cose incredibili anche per noi del mestiere». Gaetano Monastra, presidente di Confambiente, è ancora incredulo per quanto è stato rimosso in otto punti all'interno del territorio del Parco. Pneumatici, spazzatura, lastre di eternit, materassi, calcinacci. «Adesso che i siti sono ripuliti, chiediamo con forza più vigilanza nel Parco e più sanzioni per i trasgressori che gettano rifiuti nell’area protetta», afferma Marisa Mazzaglia

«In questa giornata abbiamo visto cose incredibili anche per noi del mestiere». Gaetano Monastra, presidente di Confambiente, è ancora incredulo per quanto è stato rimosso in otto punti all'interno del territorio del Parco. Pneumatici, spazzatura, lastre di eternit, materassi, calcinacci. «Adesso che i siti sono ripuliti, chiediamo con forza più vigilanza nel Parco e più sanzioni per i trasgressori che gettano rifiuti nell’area protetta», afferma Marisa Mazzaglia

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