Fontane laviche e sabbia vulcanica: oggi, intorno alle 10.30, il vulcano etneo è ritornato in attività. L'area interessata dal nuovo parossismo è quella meridionale, con forti rumori sentiti distintamente dagli abitanti dei paesi pedemontani della zona sud. Nelle prossime ore una pioggia nera potrebbe ricoprire Viagrande, Trecastagni e Aci Castello. Nessun rischio chiusura, al momento, per l'aeroporto Fontanarossa. Guarda foto e video
Etna, lapilli e boati dal cratere di Sud-Est Prevista una nuova pioggia di cenere
L’Etna ritorna a dare spettacolo. Alle ore 10.30 di oggi, 3 aprile, il vulcano ha ripreso l’attività, con fontane di lapilli e sabbia vulcanica, frutto di attività piroclastico-esplosive nel cratere di Sud-Est. E una vera e propria eruzione, invece, è iniziata intorno alle 13.55, con una colata al momento presente in alta quota, dove si sono già formate grandi nuvole di cenere. L’attività è stata avvertita dai residenti dell’area a sud del vulcano con violenti boati, e il vento, secondo le previsioni dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, potrebbe nelle prossime ore propagare i residui in direzione sud-est, nella fascia dei paesi pedemontani che comprende i Comuni di Trecastagni, Viagrande, Aci Bonaccorsi, fino ad arrivare ad Acicastello.
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Nessun allarme al momento per l’aeroporto Fontanarossa, chiuso nelle scorse settimane a seguito dell’attività vulcanica e delle piogge nere che hanno interessato in particolar modo i paesi della fascia ionica come Giarre, Ripostoe Zafferana etnea.
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[Foto di Gianluca Nicotra]