Etna Comics, in 15mila alle Ciminiere

Da Ranma a Dylan Dog, passando per i classici Spiderman e Superman e l’intramontabile Topolino. Sotto le maschere, ragazzi normali che per tre giorni hanno dato sfogo alla fantasia. Nello scorso fine settimana, entrare alle Ciminiere di Catania era come finire in un mondo parallelo, quello dell’Etna Comics, la fiera siciliana del fumetto. «Alabarda spaziale» lo slogan.

Tanti i giovani e meno giovani che si sono aggirati tra gli stand: «Oltre 15mila presenze tra spie, supereroi, agenti segreti e anime giapponesi» , dicono gli organizzatori.

Tra trucchi e parrucche a farla da padrone è stato però il caldo. Che si sente ancor di più se si ha indosso una pesante armatura, come quella dei cosplayers presenti. Ogni mestiere ha però i suoi segreti. Lord Fener – un gigante che quattro Yoda uno sull’altro non riuscirebbero a guardarlo negli occhi – mentre si veste, ci svela il suo. Un piccolo asciugamano sulla testa, coperto dalla maschera. A saperlo, incute quasi meno timore. Insieme a lui, pirati e cavalieri, bionde Sailor Moon e ragazze in manga style sfilano dentro e fuori le Ciminiere.

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All’Etna Comics c’è stato chi i trucchi li ha usati per vincere. Non si contavano gli stand dedicati ai tornei: dal Risiko agli scacchi e ai card games, solo per citarne alcuni. Per i più pazienti c’era il corso di origami, mentre molti visitatori hanno scelto di seguire le conferenze organizzate con gli esperti del settore. Professionisti di cartoni e  fumetti, come Fabio Celoni e Luigi Siniscalchi, storici disegnatori di Dylan Dog, oppure Vince Tempera e Luigi Albertelli, creatori di sigle storiche di cartoni animati: da Ufo Robot all’Ape Maia (trovate il resoconto dell’evento in pagina).

L’atmosfera da Cartoonia svanisce però appena usciti. Tra il traffico e il grigiore della città, si può scorgere appena qualche parrucca colorata. Le altre sono già state messe via, nelle borse dei comics fan, tornati alla realtà. A Catania.


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