La kermesse sui fumetti in corso al centro fieristico di viale Africa celebra oggi la sua giornata conclusiva. Ieri spazio alla comicità e alle gare di travestimento. C'è attesa per conoscere il numero di visitatori, che secondo gli organizzatori potrebbe essere da record
Etna comics, Aldo Baglio ospite alle Ciminiere Si chiude oggi con Marco D’Amore di Gomorra
In attesa di conoscere i numeri dell’edizione 2017, Etna Comics prosegue nel segno della cultura giapponese e fumettistica in genere. Tanti giovani hanno invaso stand e padiglioni per incontrare gli autori dei loro manga preferiti, conoscere le nuove uscite in fatto di giochi e videogiochi o per informarsi sulle novità previste per il prossimo anno. Anche ieri un ruolo importante lo hanno avuto centinaia di cosplayer, il cui contest ha regalato un viaggio a Londra a Gabriele Fichera e Giuliana Giammona, che hanno trionfato nei panni del principe Eric e di Ariel de La sirenetta.
L’ospite d’onore di oggi, giornata conclusiva, è Marco D’Amore, star di Gomorra nella parte di Ciro l’Immortale. Ieri è stato invece il turno di Aldo Baglio, del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, che ha ricevuto un premio per i 25 anni di carriera. L’attore ha incontrato i giornalisti nella sala stampa, prima del bagno di folla tra i fan. «Quando abbiamo iniziato con Giovanni (Giacomo è arrivato dopo), non pensavamo di arrivare a tanto, cercavamo di fare teatro, ma non eravamo molto gettonati. Il boom giunse dopo Mai dire goal, ma in un secondo tempo, quando cominciammo a copiare gli animali, poi Zelig e il cinema, con Tre uomini e una gamba girato con quattro soldi, film a cui non credeva nessuno e che invece ha sbancato al botteghino».
Baglio racconta poi che di recente l’attività del trio si è ridotta, ma la pausa non è dovuta a problemi con gli altri due membri. Il palermitano sarebbe orientato verso un ritorno a teatro, forse al fianco della moglie Silvana Fallisi, anche lei attrice. Oggi la presentazione del libro Tre uomini e una vita che ripercorre la carriera del terzetto fin dagli esordi: «Un percorso che racconta la nostra vita, dall’abbandono del posto fisso per fare teatro ai momenti di sconforto in cui pensavamo di avere sbagliato – racconta Aldo –. Oggi finalmente possiamo dire di avere fatto ciò che volevamo, anche con dei sacrifici ma siamo riusciti a ritagliarci uno spazio. Un trio di amici, prima di ogni cosa».