Escursione a Etna nord o Etna sud? Quale dei due versanti scegliere per la propria visita al vulcano è un dilemma spesso difficile da sciogliere. Anche per chi alle pendici della montagna etnea ci vive. Un dubbio che, ancora più spesso, i turisti non sanno neanche di doversi porre.. Con il rischio, però, che l’esperienza […]
Etna nord o sud? Quale versante scegliere per la tua gita sul vulcano
Escursione a Etna nord o Etna sud? Quale dei due versanti scegliere per la propria visita al vulcano è un dilemma spesso difficile da sciogliere. Anche per chi alle pendici della montagna etnea ci vive. Un dubbio che, ancora più spesso, i turisti non sanno neanche di doversi porre.. Con il rischio, però, che l’esperienza – seppure sempre emozionante – non incontri le proprie aspettative. Perché i due versanti del vulcano incarnano due anime, due filosofie e due modi di concepire la montagna diversi. Ciascuno adatto a esigenze e preferenze di visita altrettanto diverse. Per orientarci e vivere al meglio la nostra giornata sull’Etna, ecco i consigli di Claudio Fazio, fondatore di EtnaWay.
Il versante sud: servizi turistici e praticità
Più vicino alla città, al porto e all’aeroporto, il versante sud dell’Etna è il più comodo da raggiungere per chi arriva da Catania. Complice la ricostruzione di una agevole strada dopo l’eruzione del 2002. Tanto da diventare, negli anni, l’area più gettonata e sviluppata a livello turistico. In quota così come nei numerosi paesini incontrati durante la salita, veri poli di attrazione anche per i cittadini (specie d’estate, quando si è in fuga dal caldo). Ma, nella scelta di una escursione a Etna nord o Etna sud, a decretare la preferenza del versante sud da parte dei grandi tour operator e dei visitatori meno inclini alla fatica è soprattutto la presenza della funivia. Che rende alla portata di tutti raggiungere le alte quote.
Cosa vedere in un’escursione a Etna sud
Già dai 2000 metri, da Rifugio Sapienza, centro turistico del versante, è possibile godere la vista di alcuni bei crateri. Penalizzata, però, dall’impossibilità di scorgere i crateri sommitali, se non andando più giù, nella zona di Piano Vetore e Piano del Vescovo. Un versante, insomma, adatto ai gruppi numerosi, a chi può permettersi solo una visita rapida o a chi cerca una vasta scelta di ristoranti in un contesto naturale e con una bella vista.
Il versante nord: avventura e natura
Con soli dieci minuti in più d’auto, partendo dalla città, si raggiunge invece il versante nord del vulcano. Una piccola differenza che, però, unita alla mancanza di servizi prettamente destinati al turismo di massa, opera una sorta di selezione. Lì, infatti, è possibile incontrare per lo più piccoli gruppi e decisamente più sudati. Tra amanti della natura e appassionati di trekking. Dalla sua, a far preferire Etna nord a chi ha più tempo o desidera un’esperienza autentica del vulcano, oltre alla mancanza di ressa, è la varietà del paesaggio che si incontra. Attraversando zone con fasce climatiche più estreme.
Cosa vedere in un’escursione a Etna nord

A nord, infatti, è possibile ammirare persino le betulle, rari esempi di una specie non mediterranea. Ma anche avere una visione chiara di come si è evoluto nel tempo il fianco del vulcano. Dalla morfologia del rift di nord-est alla bottoniera di crateri dell’eruzione del 2002, ben visibili dall’area attrezzata di Piano Provenzana. E potendo sbirciare, appena qualche chilometro dopo, vicino ai Monti Sartorius, anche il cratere di Sud-Est. Sul versante nord, inoltre, si trovano pure diversi rifugi attrezzati in cui è possibile trascorrere la notte immersi nella natura vulcanica.