E’ accaduto nella serata di ieri, nel reparto di terapia intensiva respiratoria dell’Ospedale Civico di Palermo. Un uomo si è introdotto, armato di pistola, nel reparto e ha minacciato un infermiere.
I Carabinieri del nucleo radiomobile, su richiesta della Centrale Operativa sono giunti sul posto. l’infermiere ha raccontato che durante il turno pomeridiano, alle ore 18,45, gli era stata puntata al petto una pistola, dal fratello di un degente ricoverato presso il reparto. Un volto noto a quel personale medico e paramedico, in quanto più volte visto negli orari di visita.
L’uomo si chiama Giuseppe Napoli di anni 42 ed era già conosciuto nel nosocomio come persona irascibile e irruenta. Già in passato infatti, aveva avuto alterchi con altro personale addetto e sempre per futili motivi e creando difficoltà agli infermieri nella gestione dell’assistenza al fratello ricoverato, ad esempio, privandolo del pannolone, girarlo quando non avrebbe dovuto farlo, violando le regolamentazioni previste dal reparto.
Ieri è ritornato per l’orario di visita pomeridiano alle 18,30 e poco dopo entrato nella stanza e alla presenza casuale di un altro parente, Napoli ha minacciato l’infermiere pronunciando in dialetto palermitano stretto la frase: «Vedi che quello che è successo oggi non deve più succedere».
Alla minaccia l’infermiere non ha ribattuto, lasciando la stanza, poiché richiesto da altri utenti. A quel punto è stato raggiunto da Napoli nel corridoio che urlando ha estratto la pistola puntandola al petto dell’infermiere. Impietrito dal gesto e senza proferire parola, è riuscito pian piano ad allontanarsi correndo nella stanza del medico di guardia e raccontando l’accaduto. Ad assistere alla scena, vi era altro personale addetto e familiare di altro ricoverato.
Nel frattempo, Napoli si era allontanato dal posto. I Carabinieri dopo il racconto si sono recati presso l’abitazione dell’uomo a Palermo in via Agnetta, dove, lo hanno trovato. hanno perquisito l’abitazione e rinvenuto l’arma, una pistola di colore nero del tipo a ”salve” marca “BRUNI” MOD. 85 calibro 8 mm. K, modificata in arma comune da sparo – da fuoco di tipo semiautomatico con caricatore monofilare inserito e scarico.
La meccanica presente sull’arma, secondo quanto riferiscono i carabinieri, appariva univocamente capace di far esplodere un’ogiva dal calibro 8 mm., mentre la canna era priva di tappo rosso e senza numero di matricola.
Napoli è stato condotto in Caserma veniva dichiarato in arresto per il reato di porto abusivo di armi e deferito in stato di libertà per il reato di minaccia aggravata. L’arma, recuperata nel corso delle perquisizioni, è stata sottoposta a sequestro, in attesa di essere trasmessa al R.I.S. Carabinieri di Messina, per le analisi balistiche, al fine di accertare se la stessa sia stata utilizzata in azioni delittuose.
Gli agenti del commissariato di polizia di Librino hanno passato al setaccio i garage di…
I vigili del fuoco del distaccamento di Randazzo del comando provinciale di Catania sono intervenuti…
Agguato a colpi di casco contro un minorenne a Sciacca: l'aggressione è avvenuta nella zona…
Furto con spaccata nel bar delle Magnolie a Palermo. Il colpo nell'omonima via è stato messo…
La polizia di Catania ha beccato un pusher di 22 anni con addosso crack e…
Denunciato il titolare di denunciato il titolare di un’autofficina ad Aci Bonaccorsi, in provincia di…