Emergenza casa, idea è quella della white list affitti Sunia: «Passare emergenza, fare programmazione»

Una sorta di white list, con nomi e cognomi di tutti i proprietari disponibili ad affittare case e appartamenti a chi è costretto a fare i conti con l’emergenza casa a Catania. È questa la proposta fatta all’amministrazione comunale guidata da Enzo Bianco. La misura è stata svelata questa mattina durante un tavolo tecnico al quale hanno partecipato il vicesindaco Marco Consoli e diversi esponenti della giunta tra cui l’assessore alle Politiche sociali Angelo Villari e quello al Patrimonio Giuseppe Girlando. Al dibattito – convocato dopo l’occupazione degli uffici di via Dusmet nei giorni scorsi – hanno preso parte anche il responsabile dell’ufficio casa Antonio Iannizzotto, una delegazione di abitanti dello stabile sgomberato di Via Furnari insieme all’avvocato Pierpaolo Montalto, il comitato Casa x tutti e il sindacato nazionale unitario inquilini e assegnatari.

A breve, forse la prossima settimana attraverso una conferenza stampa, palazzo degli Elefanti potrebbe rendere ufficiale quella che al momento è l’ipotesi di oggi. Chiedere ai proprietari che hanno intenzione di affittare di contattare l’ente per essere inseriti nella lista. «Venga data anche la possibilità a chi parteciperà a questa iniziativa di ricevere anche degli incentivi fiscali», spiega Dario Gulisano componente della segreteria provinciale del Sunia. Quella della white list non è l’unica idea messa in campo sul tavolo dei lavori. Al vaglio dei tecnici comunali c’è anche una rivisitazione delle modalità di erogazione del bonus per gli affitti. Riferimento alla cifra di 250 euro che viene concessa ogni mese e per un anno con una possibilità di proroga, ai cittadini in difficoltà nel pagare il canone per stare sotto un tetto. «L’ostacolo spesso non è la mensilità da versare a chi affitta ma le caparre che vengono chieste – continua Gulisano. Il Comune ci ha prospettato la possibilità di stanziare dei pagamenti con una formula anticipata di tre mesi per consentire i pagamenti di questo tipo».

Le misure illustrate durante l’incontro tuttavia non hanno convinto del tutto il sindacato. «Si tratta di scelte dettate dall’emergenza, senza una programmazione a lungo termine che abbia potenzialità risolutiva. Abbiamo chiesto per l’ennesima volta un censimento del patrimonio immobiliare dell’Ipab e del Comune oltre a quello degli inquilini abusivi per individuare coloro che occupano senza avere i requisiti», conclude Gulisano. 

«Noi abbiamo portato al tavolo di esigenze chiare – spiega l’avvocato Pierpaolo Montalto – Il Comune si deve dotare subito di immobili da mettere a disposizione per affrontare il problema delle persone sgomberate e sfrattate, per esempio gli abitanti di via Furnari». C’è poi la giungla del mercato immobiliare: «Chi si trova senza un tetto non può affrontarlo da solo perché c’è reticenza da parte dei proprietari ecco perché bisogna sollecitare sopratutto chi ha case sfitte». Fabrizio Cappuccio  del comitato Casa x tutti si dice soddisfatto. Vedere allo stesso tavolo più attori della giunta Bianco impegnati per questa tematica non è proprio usale: «Con questo vertice è stato fatto un passo in avanti ma deve essere il primo di una lunga serie. Bisogna creare un regolamento serio per l’emergenza abitativa così come già avviene in altre città d’Italia. Catania da questo punto di vista è una di quelle più indietro». 


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