Al vaglio due proposte per indicare le consultazioni elettorali. La decisione definitiva si attende in serata al termine del Consiglio di amministrazione dell'ateneo. In mezzo le prese di posizione sul parlamentare Ars ed ex rappresentante degli studenti
Elezioni Unict a marzo? Oggi decisione definitiva Polemiche dopo le parole del deputato Galvagno
Rinviare a marzo le elezioni universitarie. Questa sembra essere la linea intrapresa dai vertici dell’università di Catania. A essere ancora incerte sono però le date. Due le proposte sul tavolo: da una parte quella del rettore Francesco Priolo che in sede di Consulta ha sottoposto all’approvazione degli studenti quelle del 9, 10 e 11 marzo 2021, dall’altra le associazioni con la controproposta del 16,17 e 18 marzo. Una battaglia, quella tra Unict e studenti, senza esclusione di colpi. La differenza di pochi giorni tra le due proposte risulta correlata all’inizio delle lezioni nei vari dipartimenti. Particolare che, per gli studenti, garantirebbe maggiore affluenza alle urne.
In mezzo ci sono i retroscena di un’università che deve fare i conti con la pandemia in corso e le polemiche. Non ultime quelle relative alla proposta del rettore di ridurre dal 27 al 17 per cento lo sconto riservato ai circa 40mila iscritti per l’acquisto dei libri didattici. Non c’è ancora nulla di ufficiale perché la decisione definitiva spetta al Consiglio di amministrazione che si tiene in queste ore, ma la via sembra già tracciata.
MeridioNews aveva già dato la notizia del possibile rinvio e della richiesta avanzata dagli studenti alla quale, però, non hanno preso parte We Love Unict e Crediamoci. Dopo le dichiarazioni rilasciate a questa testata dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gaetano Galvagno e riferimento politico proprio di quest’ultime associazioni, le polemiche, con tanto di replica espressa in comunicati, infuriano. Dai Giovani democratici a Svegliati Catania, scuola e università, tutti contro il deputato di palazzo dei Normanni.
L’intervento di quest’ultimo viene bollato come «un’intromissione ingiustificata – sostengono i giovani democratici -, come a volere esercitare una sorta di influenza politica». Quello di Galvagno è «un intervento a gamba tesa perché il punto è cosa e come viene detto – sottolinea a MeridioNews il segretario provinciale dei Giovani democratici Bruno Guzzardi – il problema è la salute e la partecipazione collettiva di tutti gli studenti». Il deputato Ars «ci descrive come raccattatori di voti – gli fa eco il compagno di partito Damiano Licciardello -, mi sembra una cosa ingiusta e ipocrita». Anche Giuseppe Sotera di Svegliati Catania, Scuola e Università, riferimento studentesco del consigliere Paolo Ferrara non giudica opportune le dichiarazioni del deputato «perché ricopre un ruolo istituzionale e non deve intromettersi».
Ma se c’è chi si scaglia contro, c’è anche ci frena. Come Francesco Ferlito. Pure lui di Fratelli d’Italia ma anche presidente di Alleanza universitaria. Ferlito smorza i toni e da una lato placa, dall’altro ribatte. Per il consigliere comunale a Gravina di Catania a sostegno del sindaco Massimiliano Giammusso, le dichiarazioni di Galvagno non sono meritevoli di critica perché «oltre a ricoprire un ruolo istituzionale – afferma -, è stato anche rappresentante degli studenti». Circostanza, questa, che per Alleanza basta a legittimare l’intervento «autorevole», sottolinea Ferlito, del deputato. Nel merito della data del voto, invece, le distanze tra Galvagno e Ferlito aumentano. «Ci troviamo in disaccordo perché nel periodo in cui contagi e le zone rosse stanno aumentando preferiamo che le elezioni – chiude Ferlito – si svolgano successivamente».