Elezioni Siracusa, Vinciullo (Ncd) occupa Sala d’Ercole

Il deputato regionale siciliano del Nuovo centrodestra, Vincenzo Vinciullo, ha occupato pochi minuti fa,  Sala d’Ercole all’Assemblea regionale siciliana.  Lo riferisce l’agenzia di stampa, AdnKronos alla quale Vinciullo, dice: “Non ho nessuna intenzione di lasciare l’aula. Almeno fino a quando non avrò le risposte che chiedo all’assessore Patrizia Valenti sulle elezioni regionali che si ripeteranno domenica nel siracusano”.

Richieste che erano già stata avanzate in Aula, sempre oggi, da quasi tutti i deputati siracusani  che hanno minacciato l’occupazione dell’aula “fino a quando l’assessore alle Autonomie e vicepresidente Patrizia Valenti non darà delle risposte sulle modalità di svolgimento della campagna elettorale” a Pachino e Rosolino, dove domenica si ripeterà il voto delle regionali dopo la sentenza del Cga.

“Questa Assemblea da oggi non ha piu’ motivo di esistere, le leggi le fa il Cga” ha detto Vinciullo prendendo la parola durante la seduta parlamentare. “Questa Presidenza su questa vicenda e’ assente, debole incapace di difendere le proprie prerogative – ha aggiunto Vinciullo rivolgendosi al vertice dell’Ars –
Avete permesso ai giudici di uccidere 60 anni di autonomia. Questa Presidenza dell’Ars, col suo silenzio, ha fatto sporcare questa Assemblea da un Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) che anche oggi ribadisce che abbiamo fatto uso della scheda ballerina: non vi siete imposti sulla procedura che doveva essere seguita, bisognava aprire le buste e scoprire chi aveva fatto uso della busta ballerina. Ce ne andiamo a casa, noi sei deputati siracusani, con l’onta di avere fatto uso della scheda ballerina, quando la Procura di Siracusa e il Tar di Catania hanno detto che non era vero, mentre il Cga ci ha negato il diritto di aprire le buste per vedere chi ha fatto questi brogli”.

Durissimo anche Pippo Gianni:” Presidente. ha detto in Aula- si deve dimettere, ha distrutto tutto: il personale di questa Assemblea, la politica, la storia e la cultura della Sicilia. Ha scritto la pagina peggiore della politica regionale”.

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