Stravolti i sondaggi della vigilia. Al Senato il centrodestra vince nelle regioni chiave ma non ha abbastanza seggi per comporre una maggioranza. Alla Camera si impone di un soffio il centrosinistra. Nell'Isola M5s primo partito. A Catania città, avanti il Pdl. Segui su CTzen i risultati di tutte le liste e dei principali leader, con particolare attenzione al voto in Sicilia e nei 58 Comuni in provincia di Catania
Elezioni politiche 2013, tutti i risultati Sicilia, vince Berlusconi. M5s oltre il 30%
Si sono chiusi alle 15 i seggi per le elezioni del rinnovo di Camera e Senato. Verranno scrutinate prima le schede per il Senato, a seguire quelle per la Camera. Erano 47milioni gli italiani chiamati alle urne, quattro milioni e mezzo i siciliani. L’affluenza nella prima giornata di voto ha fatto registrare un calo di sette punti percentuali a livello nazionale rispetto al dato del 2008. Peggio va in Sicilia e in provincia di Catania dove ha votato il dieci per cento in meno degli elettori rispetto a cinque anni fa. L’Isola, insieme a Lombardia, Campania e Veneto, è una delle regioni considerate strategiche per gli equilibri del nuovo Parlamento. Particolare attenzione è rivolta al Senato, a causa del premio di maggioranza su base regionale. La diretta di Ctzen offrirà i risultati di tutte le liste alla Camera e al Senato, a livello nazionale e regionale, e nei 58 comuni della Provincia di Catania.
ore 3.55 – Scrutini terminati in contemporanea alla Camera e al Senato. La coalizione di centrosinistra, con Pierluigi Bersani leader, ottiene rispettivamente 10.047.507 e 9.686.398 voti. Segue a ruota lo schieramento di centrodestra guidato da Silvio Berlusconi, che porta a casa 9.923.100 voti alla Camera e 9.405.786 voti al Senato. Sorprendente è il risultato degli outsider del Movimento 5 stelle, trascinati dal comico genovese Beppe Grillo: 8.688.545 e 7.285.648 voti. I dati finali vedono quindi vincere il Partito democratico e le liste a esso associate con il 29,54 per cento delle preferenze a Montecitorio e il 31,63 per cento a palazzo Madama. La distanza dai redivivi berlusconiani (29,18 e 30,72 per cento) si conta coi numeri decimali.
ore 3.10 – Alla Camera lo spoglio è giunto a 61.443 su 61.446 sezioni. Guida il centrosinistra. Il Partito democratico si attesta al primo posto, dietro si piazzano Sinistra ecologia e libertà e Centro democratico. Secondo giunge il centrodestra con Silvio Berlusconi. Il Popolo delle libertà è il primo partito della coalizione. A seguire, Lega nord e Fratelli d’Italia. Beppe Grillo e il Movimento 5 stelle ottiengono la terza piazza, sorpassando largamente la coalizione di Mario Monti (Scelta civica, Udc, Fli ). Fuori dallo sbarramento Antonio Ingroia (Rivoluzione civile) e Oscar Giannino (Fare per fermare il declino).
ore 10 – Anche al Senato la maggioranza (120 contro 117) va al centrosinistra, grazie ai sei seggi conquistati in Trentino Alto Adige e a quello in Valle d’Aosta. Una vittoria solo sulla carta perché l’asticella dei 158 senatori, soglia minima per avere una maggioranza, rimane lontana.
ore 3 – Al Senato scrutinate 60.429 su 60.431. In vantaggio la coalizione di centrosinistra. Il Partito democratico ottiene la prima piazza, seguono Sinistra ecologia e libertà e Centro democratico. Il centrodestra guidato da Silvio Berlusconi si piazza secondo. Il Popolo delle libertà raggiunge il primo posto, mentre si fermano alle sue spalle Lega nord e Fratelli d’Italia. Di stretta misura tallona il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, superando il premier uscente Mario Monti. Rimangono fuori dalle porte di palazzo Madama Rivoluzione civile di Antonio Ingroia e Fare per fermare il declino di Oscar Giannino.
ore 2.55 – Mancano solo quattro sezioni alla Camera e due al Senato, tutti nel Lazio. Intanto procede lo spoglio dei voti all’estero.
ore 1.10 – DATI DEFINITIVI AL SENATO IN SICILIA ORIENTALE.
Vince il centrodestra con il 33,39 per cento (Pdl 26,38). Secondo il Movimento cinque stelle con il 29,50 per cento. Terzo il centrosinistra con il 27,32 per cento (Pd 18,49; Megafono 6,16). Con Monti per l’Italia 5,88 per cento. Rivoluzione Civile 2,49 per cento. I risultati di tutte le liste al Senato in Sicilia orientale nella nostra pagina speciale.
ore 1 – DATI DEFINITIVI ALLA CAMERA IN SICILIA ORIENTALE.
Primo il Movimento cinque stelle con il 32,67 per cento. Al secondo posto la coalizione di centrodestra con il 31,82 per cento (Pdl 26,80; Grande Sud-Mpa 1,87; Fratelli d’Italia 1,77). Terzo il centrosinistra con il 21,55 per cento (Pd 18,57; Sel 2,04). Quindi la coalizione di Monti con l’8,66 per cento (Scelta civica 5,12; Udc 2,93; Fli 0,60). Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia è al 3,15 per cento. I risultati di tutte le liste alla Camera in Sicilia orientale nella nostra pagine speciale.
ore 0.55 – DATI DEFINITIVI ALLA CAMERA IN SICILIA OCCIDENTALE. Centrodestra e centrosinistra finiscono dietro il Movimento cinque stelle che è il primo partito con il 34,54 per cento. La coalizione di Berlusconi è seconda con il 30,72 per cento. Terzo il centrosinistra con il 21,27. Quarta Con Monti per l’Italia con l’8,44 per cento. Tra i partiti, dietro al M5s si piazza il Pdl con il 26,17 per cento, poi il Pd con il 18,65 per cento, quindi la lista Monti con il 5,17 per cento, Rivoluzione Civile si ferma al 3,68 per cento.
ore 0.50 – Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia non porterà nessun suo candidato in Parlamento. In nessuna Regione supera la soglia di sbarramento dell’8 per cento richiesta al Senato, mantenendosi quasi ovunque sotto il 3 per cento. Alla Camera il dato nazionale si attesta sul 2,25 per cento, lontano dalla soglia del 4 per cento.
ore 0.30 – SENATO, SICILIA, RIPARTIZIONE DEFINITIVA DEI 25 SEGGI.
Il Popolo della libertà conquista 14 senatori, il Movimento cinque stelle 6, il Partito Democratico 4, il Megafono 1.
ore 0.20 – COMUNE DI CATANIA, VOTI DEFINITIVI AL SENATO. Vince il centrodestra e il Pdl è il primo partito. La coalizione di centrodestra è prima con il 39,80 per cento (Pdl 31,88; Mpa 3,37; Fratelli d’Italia 1,83). Segue il Movimento cinque stelle con il 28,53 per cento; terza la coalizione di centrosinistra con il 22,20 per cento (Pd 16,48; Megafono 3,40; Sel 1,80). Con Monti per l’Italia ottiene il 5,42 per cento, Rivoluzione civile il 2,18 per cento, Lista Amnistia, giustizia e libertà lo 0,58 per cento, Fare per fermare il declino 0,48 per cento.
ore 00.18 – COMUNE DI CATANIA, VOTI DEFINITIVI ALLA CAMERA.Vince il centrodestra, Movimento cinque stelle primo partito in città. La coalizione di centrodestra ottiene il 37,60 per cento (Pdl 31,25; Grande Sud-Mpa 2,77; Fratelli d’Italia 1,98). Segue il Movimento cinque stelle con il 31,86 per cento. Terza la coalizione di centrosinistra con il 17,41 per cento (Pd 15,06; Sel 2,13). Con Monti per l’Italia ottiene il 7,43 per cento (Scelta civica 4,49; Udc 2,37; Fli 0,39). Rivoluzione Civile chiude con il 3,17 per cento. Fare per fermare il declino di Oscar Giannino 0,73 per cento.
ore 00.15 – Risultati alla Camera definitivi anche per Giarre. Vince la coalizione di centrodestra con il 39,54 per cento (Pdl 34,65; Grande Sud-Mpa con l’1,85 per cento). Segue il Movimento cinque stelle con il 28,32 per cento. La coalizione di centrosinistra ottiene il 20,50 per cento (Pd a 16,52 per cento; Sel a 2,16 per cento). La coalizione di Monti è al 6,79 per cento (Scelta civica 4,75 per cento e Udc a 1,61 per cento).
ore 00.10 – Senato, il centrosinistra vince di un soffio in Piemonte, aggiudicandosi 13 seggi. Così la situazione generale al Senato vede centrosinistra con 113 seggi, centrodestra con 114.
ore 23.55 – Risultati alla Camera per la provincia di Catania. Quasi tutti i Comuni hanno i dati definitivi. Restano solo Giarre e Catania. In 37 Comuni il Movimento cinque stelle è il primo partito, in 18 centri la prima formazione è il Pdl. Soltanto in un Comune, Militello, il Pd vince.
Il Movimento cinque stelle è primo partito ad Acicastello, Aci S. Antonio, Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Caltagirone, Camporotondo, Castiglione di Sicilia, Grammichele (diffrenza 18 punti percentuali), Gravina di Catania, Licodia, Linguaglossa, Mascalucia, Mazzarrone, Mineo, Mirabella Imbaccari, Misterbianco, Motta Sant’Anastasia, Nicolosi, Palagonia, Paternò, Pedara, Raddusa, Ragalna, Ramacca, Randazzo, San Cono, San Giovanni la Punta, San Gregorio, San Michele di Ganzaria, San Pietro Clarenza, Sant’Agata li Battiati, Scordia, Tremestieri, Valverde, Vizzini.
Il Pdl è il primo partito a Aci Bonaccorsi, Aci Catena, Acireale, Calatabiano, Castel di Iudica, Fiumefreddo, Maletto, Maniace, Mascali, Milo, Piedimonte Etneo, Riposto, Sant’Alfio, Santa Maria di Licodia, Santa Venerina, Trecastagni, Viagrande e Zafferana.
ore 23.50 – Nichi Vendola apre a Beppe Grillo. “No al governissimo, sì a confronto con il Movimento cinque stelle”.
ore 23.36 – Quando restano da scrutinare poco più di 800 sezioni in Italia per avere il dato definitivo alla Camera, la distanza che separa il centrosinistra (che è in testa di un soffio) e il centrodestra è dello 0,50 per cento. Coalizione di Bersani al 29,61 per cento; coalizione di Berlusconi al 29,11 per cento.
ore 23.15 – RISULTATI DEFINITIVI PER IL SENATO IN PROVINCIA DI CATANIA.
Dei 58 comuni, in 33 il Movimento cinque stelle è il primo partito, in 24 (tra cui il capoluogo Catania) vince il Pdl. Il Pd è il primo partito in un solo Comune, San Michele di Ganzaria. Il Movimento cinque stelle è primo partito a Tremestieri, Gravina, Licodia, Ragalna, Ramacca, San Giovanni La Punta, Valverde, Vizzini, Adrano, Acicastello, Scordia, Belpasso, Biancavilla, Castiglione, Mazzarone, Militello, Mineo, MottaSant’Anastasia, Palagonia, Raddusa, Randazzo, San Cono, San Pietro Clarenza, Bronte, Caltagirone, Mascalucia,
Mirabella Imbaccari, San Gregorio, Aci Catena, Camporotondo, Misterbianco, Sant’Agata Li Battiati, Grammichele.
Il Pdl è il primo partito a Castel di Iudica, Linguaglossa, Maniace, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte, Sant’Alfio, Santa Maria di Licodia, Santa Venerina, Aci Bonaccorsi, Aci Sant’Antonio, Fiumefreddo, Viagrande, Acireale, Calatabiano, Giarre, Maletto, Riposto, Trecastagni, Zafferana, Mascali, Paternò e Catania.
ore 23 – Senato, dati (quasi definitivi) circoscrizione Sicilia. Mancano da scrutinare 24 sezioni su 5309. La coalizione di centrodestra è in testa con il 33,40 per cento, con un margine di quattro punti sul Movimento cinque stelle, secondo con il 29,48 per cento, e sei punti sulla coalizione di centrosinistra con il 27,32 per cento. Le altre coalizioni rimangono fuori dalla spartizione dei 25 senatori della circoscrizione Sicilia. Con Monti per l’Italia si ferma al 5,88 per cento; Rivoluzione civile al 2,49 per cento. Tra i partiti all’interno delle principali coalizioni, il Pdl è al 26,39 per cento, il Pd al 18,49 per cento, mentre spicca il risultato del Megafono del governatore Crocetta, con il 6,15 per cento. Sotto la soglia del 3 per cento l’Mpa (2,16 ), Sel (1,65), Fratelli d’Italia (1,45), Grande Sud (1,07).
ore 22.50 – Senato, dati nazionali. Mancano poco più di 15oo sezioni sul totale di 60mila. Avanti il centrosinistra con 31,68 per cento; centrodestra al 30,67 per cento; Movimento cinque stelle al 23,78 per cento. Ma il sistema elettorale che garantisce il premio di maggioranza nelle singole regioni, permette al Centrodestra (in testa in tutte le Regioni più importanti: Sicilia, Lombardia, Veneto, Campania, in Piemonte è testa a testa con il centrosinistra) di avere più seggi. Il dato nazionale mette al quarto posto la lista Monti con il 9,14 per cento. Rivoluzione civile si ferma all’1,79 per cento. Per quanto riguarda i singoli partiti: Pd 27,45 per cento; Movimento cinque stelle 23,79 per cento; Pdl 22,29 per cento; Con Monti per l’Italia 9,14 per cento; Lega Nord 4,31 per cento; Sinistra e libertà 2,98 per cento.
ore 22.00 – Un breve intervento telefonico nel corso della diretta della web tv del MoVimento cinque stelle: Beppe Grillo ha affidato ai suoi canali preferiti il commento sul risultato ottenuto in queste elezioni politiche 2013. «La diversità del nostro movimento rispetto a tutti gli altri è che noi siamo volontari dice il comico genovese in collegamento dalla sua abitazione Votare Berlusconi è dare un voto contro l’intera galassia». E prosegue: «Faremo tutto quello che abbiamo detto, saremo 110 dentro e qualche milione fuori». Sulla probabile ingovernabilità del Paese, poi, sostiene: «Ci sarà un governissimo Pd-Pdl, hanno capito che da soli contro di noi non ce la possono più fare».
ore 21.50 – Al Senato sono state scrutinate 55919 delle 60431 sezioni presenti sul territorio nazionale. Pier Luigi Bersani avanti con il 31,03 per cento ma il Pd non è il primo partito, fermo al momento con il 27,58 per cento. Beppe Grillo si mantiene in seconda posizione: con il suo Movimento ottiene finora il 23,76 per cento. Silvio Berlusconi ha raggiunto il 29,6 per cento e il suo Pdl si attesta al 22,2 per cento. Mario Monti segue più lontano con il 9,83 per cento. La sua lista Con Monti per l’Italia ottiene il 9,17 per cento. A livello regionale lavori quasi finiti con 5005 sezioni su 5309 scrutinate. Il Movimento 5 stelle guida con il 29,57 per cento. Dietro Il popolo della libertà con il 26,25 per cento. Il Partito democratico arranca, fermo al 18,55 per cento.
ore 21.35 – Alla Camera, a livello nazionale, sono state scrutinate 46914 sezioni su 61446. Il Pd, primo partito, è avanti con il 26,11 per cento delle preferenze. Segue vicinissimo il Movimento 5 stelle con il 25,48 per cento dei voti. Al 20,89 per cento il Pdl. Diverso l’ordine delle coalizioni, che vede sempre la compagine di Pier Luigi Bersani avanti, ma seguito da Silvio Berlusconi e Beppe Grillo. Ben più distanti il premier in carica Mario Monti, al 9,83 per cento, Antonio Ingroia e Oscar Giannino rispettivamente a poco più del 2 e dell’1 per cento. In Sicilia orientale, quando mancano poco più di 800 sezioni da scrutinare, il M5s è avanti, seguito da Pdl e, distante, il Pd.
ore 20.20 – Tra le preferenze alla Camera in Sicilia orientale colpisce il dato della Lega nord: 1918 voti.
ore 21.18 – Pier Luigi Bersani rifiuta di mostrarsi alle telecamere di Corriere tv. «Manderà Enrico Letta – spiega il giornalista – Ha fato sapere che parlerà, forse, domani in conferenza stampa». Silenzio promesso anche da Silvio Berlusconi.
ore 21.04 – «Non torno in Guatemala, resto qui», dichiara Antonio Ingroia all’Adnkronos. Sulle cause che hanno portato alla disfatta della compagine che lo vede capolista, Rivoluzione civile, dice: «Obiettivamente è una sconfitta. Non credo che abbia inciso l’eterogeneità dei soggetti politici (della lista ndr) ma è una responsabilità diretta di Bersani, che non ha voluto trattare con noi». «Il Pd si è dimostrato un voto del tutto inutile – conclude – tant’è che è stato sconfitto. Siamo stati schiacciati tra loro e gli spettacoli di piazza del Movimento 5 Stelle».
ore 20.50 – Risultati nazionali per la Camera. Sono state scrutinate quasi 40mila sezioni su 61mila. Il centrosinistra è avanti e il Pd è il primo partito. Ma il margine sui secondi in entrambi i casi è minimo. La coalizione di Bersani è al 30,59 per cento, due punti in più del centrodestra al 28,14 per cento. Il Pd come partito ottiene il 26,34 per cento, poco meno di un punto sopra il Movimento cinque stelle, al 25,51 per cento. Al quarto posto la coalizione di Mario Monti con il 10,51 per cento; Rivoluzione Civile si ferma al 2,23 per cento; Fare per fermare il declino all’1,16 per cento. Per quanto riguarda i singoli partiti, al momento Udc (1,64 per cento) e Fli (0,44 per cento), all’interno della coalizione di Monti, non superano la soglia del 2 per cento necessaria per entrare alla Camera. Stessa sorte, ma potrebbe ancora farcela, nel centrodestra per Fratelli d’Italia (1,89 per cento). Sono sopra la soglia richiesta Sel (3,15 per cento) e Lega Nord (4,17 per cento). Al momento quindi i partiti con rappresentanti alla Camera sono sei: Pd, M5s, Pdl, Sel, Scelta civica con Monti per l’Italia e Lega Nord.
ore 20.45 – Interviene il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta per commentare il risultato del suo partito, il Megafono, che attualmente si attesta al 6 per cento al Senato (mentre non si era presentato alla Camera). «Il Megafono ha ottenuto un ottimo risultato, che strutturato a livello nazionale è molto vicino all’1 per cento. Se ci fossimo presentati non solo in Sicilia ma ovunque e non solo al Senato, ma anche alla Camera, avremmo dato una spinta decisiva per la vittoria. Ora non ci fermiamo, ci sono le amministrative e ci confermeremo come forza decisiva e rivoluzionaria in grado di imporre il cambiamento, esempio di come si coagulano le forze migliori».
ore 20.30 – Risultati del Senato in Sicilia orientale. Con l’88 per cento delle sezioni scrutinate, è ormai quasi certa la vittoria del centrodestra che si aggiudicherebbe il premio di maggioranza e otterrebbe 14 seggi. La coalizione di Berlusconi è al 33,18 per cento. Nessun testa a testa con il centrosinistra, a differenza di quanto prevetivato alla vigilia. La coalizione di Bersani è distante di sei punti, al 27,36 per cento.Tra i due si inserisce il Movimento cinque stelle che ottiene il 29,62 per cento. Nessun altro partito ottiene seggi al Senato. Al momento la lista Con Monti per l’Italia è al 5,92 per cento; Rivoluzione civile al 2,50 per cento. Per quanto riguarda i singoli partiti, il primo è il Movimento cinque stelle con il 29,62 per cento; secondo il Pdl con il 26,26 per cento; terzo il Pd con il 18,54 per cento. Segue il Megafono di Crocetta con il 6,18 per cento. Nessun altro partito, al momento, supererebbe la soglia di sbarramento per entrare in Senato.
ore 20.15 – Cominciano ad arrivare i dati del Senato per il Comune di Catania. Scrutinate 195 sezioni su 335. In testa la coalizione centrodestra con il 39,24 per cento (il Pdl è al 31,57; Mpa al 3,25; Fratelli d’Italia del sindaco Stancanelli a 1,75). Secondo il Movimento cinque stelle con il 29,17 per cento. Segue la coalizione del centrosinistra al 22,13 per cento (il Pd al 16,41; Megafono di Crocetta a 3,37; Sel a 1,83). Quarta la lista Con Monti per l’Italia con il 5,38 per cento. Rivoluzione Civile al 2,23 per cento. Fare per fermare il declino allo 0,49 per cento.
ore 19.40 – Risultati alla Camera nella circoscrizione della Sicilia Orientale. Dati del Viminale, scrutinate 990 sezioni su 2.868. In testa il Movimento cinque stelle (che supera anche le coalizioni) con il 32,84 per cento. Segue la coalizione di centrodestra con il 30,36 per cento (il Pdl è al 25,3 per cento; Grande Sud-Mpa a 1,90; Fratelli d’Italia a 1,77). Terza la coalizione di centrosinistra con il 22,83 per cento (il Pd al 19,72 per cento; Sel a 1,99). I risultati di tutte le liste alla Camera nella circoscrizione della Sicilia orientale nella nostra pagina speciale.
ore 19.30 – Risultati alla Camera, dati del Viminale. Con un terzo delle sezioni scrutinate a livello nazionale, la coalizione di centrosinistra è in testa con il 31,73 per cento (il Pd è il primo partito in Italia con il 27,35 per cento; Sel è al 3,09 per cento). Il centrodestra è al 26,87 per cento (il Pdl al 19,88 per cento, la Lega al 3,91, Fratelli d’Italia all’1,82). Il Movimento cinque stelle è al terzo posto (ma è secondo dietro il Pd considerando i singoli partiti) con il 25,64 per cento. Al quarto posto la coalizione di Monti con i 10,45 per cento. Al suo interno la maggior parte dei voti va a Scelta Civica dell’ex premier con l’8,5 per cento; l’Udc crolla all’1,52 per cento, Fli allo 0,4 per cento).
ore 19.15 – Catania, San Giovanni Galermo, risultati al Senato nei seggi 172, 173 e 178. Si conferma primo il Movimento cinque stelle con 443 voti, segue il Pdl con 376, il Pd con 183, con Monti per l’Italia 46, il Megafono di Crocetta 40, chiude l’Mpa con 21 preferenze.
ore 19.05 – Camera, arrivano le prime proiezioni dell’istituto Piepoli a livello nazionale. Il centrosinistra è in leggero vantaggio, solo mezzo punto. La coalizione di Pierluigi Bersani sarebbe al 29,1 per cento, il centrodestra al 28,6 per cento. Situazione in bilico dunque per l’assegnazione dei 340 seggi che vanno alla coalizione vincente. Al terzo posto il Movimento cinque stelle con il 26,3 per cento. Seguono la coalizione guidata da Monti con il 10,8 per cento e Rivoluzione Civile con il 2,4 per cento (che con questi risultati non avrebbe seggi neanche alla Camera). Passando ai singoli partiti, il primo sarebbe il Movimento cinque stelle con il 26,3 per cento, secondo il Pd con il 24,6 per cento, terzo il Pdl con il 21,2 per cento. Lista Monti all’8,5 per cento. Crollerebbero a percentuali bassissime rispetto alle elezioni precedenti sia la Lega Nord, con il 3,6 per cento, e l’Udc con l’1,8 per cento. La soglia per entrare alla Camera è del 4 per cento per i partiti che corrono soli, 2 per cento per quelli all’interno di una coalizione, come nel caso dell’Udc. Pierferdinando Casini ha ammesso la sconfitta ai microfoni della Rai.
ore 18.55 – A San Giovanni Galermo il Movimento cinque stelle è il primo partito. Comune di Catania, nei seggi di San Giovanni Galermo numero 175, 176, sono stati 918 i votanti. In testa il Movimento cinque stelle con 345 preferenze, segue il Pdl con 299, molto distanziato il Pd, terzo partito, con 95 voti. L’Mpa 32 preferenze, Con Monti per l’Italia 30, il Megafono di Crocetta 29, Rivoluzione Civile 20, Fratelli d’Italia 15.
ore 18.45 – Sicilia, situazione al Senato con il 57 per cento di sezioni scrutinate. Il centrodestra è in testa con il 32,92 per cento (Pdl al 25,87 per cento, mentre basse le percentuali per il Mpa 2,18 per cento e Fratelli d’Italia 1,41 per cento). Al secondo posto rimane il Movimento cinque stelle con il 29, 17 per cento. Terza la coalizione di centrosinistra con il 28,02 per cento (il Pd al 18,8 per cento, Megafono di Crocetta al 6,46 per cento dopo appena pochi mesi di vita, Sel poco sopra l’1 per cento). Monti per l’Italia è al 5,89 per cento, Rivoluzione Civile al 2,63 per cento. Per quest’ultime due liste, al momento, non scatterebbero seggi. Il premio di maggioranza (14 seggi) andrebbe al centrodestra, che è avanti anche nelle altre Regioni chiave: Lombardia, Campania e Veneto.
ore 18.20 – Le proiezioni dell’istituto Piepoli per il Senato confermano la situazione di ingovernabilità che viene fuori dai dati parziali del Viminale. Secondo Piepoli al centrodestra andrebbero 121 seggi (Pdl 100, Lega 17); al centrosinistra 96 (Pd 88, Sel 4); 65 seggi toccherebbero a Grillo, 19 alla lista Monti. Rivoluzione Civile rimarrebbe fuori dal Senato. Nessuno quindi si avvicina alla soglia di 150 seggi che garantirebbe una maggioranza, seppur risicata.
ore 18.15 – Al Senato in provincia di Catania, secondo i dati parziali del Viminale, il Pdl è il primo partito ad Acireale, Belpasso, Bronte, Fiumefreddo, Giarre, Palagonia (con più del 40 per cento), Paternò. Il Movimento cinque stelle è avanti ad Acicastello, Biancavilla e Caltagirone (il centro del Catanese più vicino al Muos di Niscemi). Il Partito Democratico è quasi ovunque terzo partito in Provincia. I risultati comune per comune sulla nostra pagina speciale.
ore 18.10 – La situazione al Senato a livello nazionale, secondo i dati del Viminale, appare difficilmente governabile. Il centrosinistra ha il 33 per cento, contro il 28 per cento della coalizione di Silvio Berlusconi. Ma questo non porta ad avere automaticamente la maggioranza dei seggi. Anzi. Il centrodestra in questo momento è infatti in vantaggio nelle Regioni chiave: Lombardia, Sicilia, Veneto e Campania. Il centrosinistra è avanti in Liguria, Sardegna e Piemonte. In quest’ultima regione però è testa a testa con il centrodestra, così come in Calabria. Il Movimento cinque stelle (che, ricordiamo, corre da solo e non in coalizione) è il primo partito al momento in Sicilia, Marche e Piemonte.
ore 17.50 – Proiezioni dell’istituto Piepoli sulla Sicilia al Senato. Sarebbe testa a testa tra la coalizione del centrodestra, prima con il 32,1 per cento (Pdl al 25 per cento; Mpa al 1,8; Grande Sud al 1) e il Movimento cinque stelle con il 31,2 per cento. Al terzo posto la coalizione di centrosinistra con il 25,7 per cento (Pd al 18,4 per cento, Megafono al 5,1 per cento, Sel al 1,7 ). Monti al 6,5 per cento, Rivoluzione civile al 2,8 per cento. I dati del Viminale, con 1.527 sezioni scrutinate su 5.309, confermano quest’ordine ma con percentuali al momento diverse. Prima la coalizione di centrodestra al 33,06 per cento; poi il M5s con il 29,03 per cento; terza la coalizione del centrosinistra al 28,32 per cento.
ore 17.40 – Uno dei motivi alla base della discordanza tra i dati del Viminale e quelli delle proiezioni per quanto riguarda il Senato, è data dalla diversa velocità con cui nelle varie regioni si sta procedendo allo scrutinio. Le Regioni del Centro, considerate “rosse”, sono più avanti con lo spoglio e incidono al momento sui dati nazionali del Viminale favorevoli al centrosinistra.
ore 17.30 – Per quanto riguarda il Senato sono discordanti i dati che vengono dalle proiezioni (statistiche che si basano su numeri reali tenendo conto della provenienza, estendono il dato a livello regionale) che danno in testa il centrodestra con un punto e mezzo di vantaggio sul centrosinistra, e i dati del Viminale. Il Ministero dell’Interno, con 13.711 sezioni scrutinate su 60.431 dà la coalizione di centrosinistra in testa con il 34 per cento (Pd al 30,5 per cento; Sel al 2,9 per cento). Segue il centrodestra con il 27,33 per cento (Pdl al 20,3 per cento, Lega al 3,6 per cento). Terzo il M5s con il 24,3 per cento. Poi la lista Monti con il 9,3 per cento e Rivoluzione Civile con l’1,8 per cento.
ore 17.25 – Dati definitivi sull’affluenza in Sicilia per quanto riguarda la Camera. In Sicilia orientale ha votato il 66 per cento, nella parte occidentale il 62 per cento. In provincia di Catania l’affluenza finale è del 66 per cento, nel comune etneo al 61 per cento.
ore 17.15 – Dati del Ministero sul voto in Sicilia al Senato per i singoli partiti. M5s al 30 per cento, Pdl al 26 per cento, Pd al 17 per cento, il Megafono 6 per cento, Con Monti per l’Italia al 5 per cento. I risultati di tutte le liste in Sicilia nella nostra pagina speciale.
ore 17.10 – Secondo i dati del ministero dell’Interno, in Sicilia al Senato, con 389 sezioni scrutinate su 5.309, il centrodestra è in vantaggio con il 36 per cento dei voti, seguono il Movimento cinque stelle con il 30 per cento, la coalizione di centrosinistra con il 26 per cento, Con Monti per l’Italia al 5 per cento, Rivoluzione Civile al 2 per cento.
ore 16.45 – Secondo le proiezioni dell’istituto Piepoli per la Rai, la situazione dei partiti con il 24 per cento della copertura nazionale è la seguente: testa a testa tra Partito Democratico al 25 per cento e il Movimento cinque stelle al 24,9 per cento. Terzo partito è il Pdl col 23 per cento; Con Monti per l’Italia al 9,2 per cento; Lega al 3,9 per cento; Sel al 3,1 per cento; Fratelli d’Italia al 2,2 per cento; Rivoluzione Civile 1,8 per cento. Le proiezioni sono statistiche che partono da una base di dati reali e, tenendo conto della provenienza, estendono il dato a livello regionale.
ore 16.40 – Man che mano che la copertura nazionale delle sezioni scrutinate al Senato va avanti (siamo al 24 per cento), si stravolgono i risultati. Centrodestra avanti al 31,6 per cento; Centrosinistra al 29,4 per cento; Movimento 5 stelle al 24,9 per cento; Con Monti per l’Italia al 9,2 per cento; Rivoluzione Civile 1,8 per cento.
ore 16.20 – Prime proiezioni per il Senato. Con una copertura nazionale del 13 per cento, il Movimento cinque stelle è il primo partito con il 25,1 per cento; distanziato di pochissimo il Partito Democratico con il 25 per cento; Pdl al 22,7 per cento: Con Monti per l’Italia al 9,6 per cento; Lega Nord al 3,9 per cento; Sinistra e libertà al 3 per cento; Fratelli d’Italia al 2 per cento. Rivoluzione Civile all’1,8 per cento.
ore 16.15 – Primi risultati ufficiali dal Ministero dell’Interno per il Senato. Centrosinistra al 36,24 per cento, Movimento cinque stelle al 25,18 per cento, Centrodestra al 24,98 per cento. Ancora poche decine le sezioni scrutinate su un totale di 60431. Tutti gli altri risultati sulla nostra pagina relativa al voto nazionale.
ore 16.10 – Istant poll al Senato di Tecnè per Sky: Centrosinistra al 37 per cento (Pd 32 per cento, Sel 3,5 per cento); Centrodestra 31 per cento (Pdl 22,5 per cento, Lega 5,5 per cento); Movimento 5 stelle 16,5 per cento; Con Monti per l’Italia al 9 per cento; Rivoluzione Civile 3 per cento; Fare 1 per cento. Margine di errore previsto del 2,5 per cento.
ore 16 – Beppe Grillo affida il primo commento a Twitter. «L’onestà andrà di moda», scrive sul suo account, allegando questa foto.
ore 15.45 – In attesa dei primi risultati ufficiali, c’è un dato curioso, quello degli italiani all’estero, soprattutto Erasmus, che erano esclusi dal voto, ma hanno espresso lo stesso simbolicamente la loro preferenza tra il 20 e il 23 febbraio. Dando il 40 per cento dei voti alla coalizione del centrosinistra. In 24 città europee e non solo, il movimento Io voto lo stesso ha allestito seggi elettorali autogestiti portando al voto 1.247 italiani all’estero, a cui non era stato garantito l’esercizio del diritto. Tra i votanti c’erano 783 studenti Erasmus e l’età media totale dei votanti è stata di 23 anni. Alla Camera, dietro il centrosinistra, hanno votato così: Movimento 5 Stelle 25,5%; coalizione Monti 11,4%; Rivoluzione Civile Ingroia 11,2%; Fare per fermare il declino 2,9%; coalizione Pdl 2,8%. Al Senato coalizione di centrosinistra al 41,0%; Movimento 5 Stelle 33,4%; Rivoluzione Civile 9,0%; coalizione Monti 6,7%; coalizione centrodestra 2,6%.
ore 15.50 – Istant poll dell’istituto Tecnè per Sky: alla Camera la coalizione di Centrosinistra (Pd-Sel-Centro Democratico) è al 34,5 per cento; il Centrodestra (Pdl-Lega e altri) al 29 per cento; Movimento cinque stelle al 19 per cento; Con Monti per l’Italia al 9,5 per cento; Rivoluzione Civile al 3,5 per cento. Se questi dati venissero confermati il premio di maggioranza alla Camera verrebbe assegnato alla coalizione di centrosinistra che si aggiudicherebbe 340 seggi, mentre 140 andrebbero al centrodestra, 91 al M5s, 46 a Con Monti per l’Italia.
ore 15.25 – Nelle carceri della Sicilia ha votato solo il 5 per cento dei circa settemila reclusi. Un dato che conferma l’astensione in massa registrata alle regionali di ottobre. Lo rende noto Mimmo Nicotra, vice segretario generale del sindacato di polizia penitenziaria Osapp. La maggior affluenza si è registrata nel carcere di piazza Lanza a Catania, dove hanno votato 159 detenuti, seguito dell’Ucciardone di Palermo, con 149 votanti.
ore 15.10 – I primi instant poll dell’istituto Piepoli, riportati dal Tg3, danno la coalizione di centrosinistra in testa sia al Senato che alla Camera. Al Senato la percentuale è tra il 36 e il 38 per cento. Segue il centrodestra, tra il 30 e il 32 per cento, Movimento cinque stelle tra il 17 e il 19 per cento, Con Monti per l’Italia tra il 7 il 9 per cento, Rivoluzione Civile tra il 2 il 3 per cento. Gli instant poll alla Camera: centrosinistra tra il 35 e il 37 per cento, centrodestra tra il 29 e il 31 per cento, Movimento cinque stelle tra il 19 e il 21 per cento, Con Monti per l’Italia tra il 2 e 3 per cento. Gli istant poll sono sondaggi effettuati tramite internet o telefonate nei giorni del voto.