Elezioni europee, proclamati gli otto parlamentari del collegio Sicilia-Sardegna

A DIFFERENZA CHE NEL PASSATO, QUESTA VOLTA ALLA NOSTRA ISOLA NON HANNO ‘RUBATO’ EURODEPUTATI. HA FATTO FEDE IL PRONUNCIAMENTO DEL CONSIGLIO DI STATO CHE HA TAGLIATPO LE GAMBE AI SOLITI FURBI

Com’era prevedibile, la Corte d’Appello del Tribunale di Palermo ha confermato gli otto eletti nel collegio Sicilia-Sardegna alle elezioni europee. Sono Renato Soru, Caterina Chinnici e Michela Giuffrida del PD, Ignazio Corrao e Giulia Moi del Movimento 5 Stelle, Salvo Pogliese e Salvatore Cicu di Forza Italia e Giovanni La Via del Nuovo centrodestra.

La Corte d’Appello di Palermo ha confermato il pronunciamento del Consiglio di Stato, che ha stabilito che i seggi debbono restare quelli assegnati prima del voto. Al collegio Sicilia-Sardegna ne sono stati assegnati 8. Due o forse tre in meno rispetto al numero che dovrebbe essere assegnato alle due Isole degli elettori delle due Isole in ragione del numero degli elettori aventi diritto. Una penalizzazione che è il frutto del fatto che, in questo collegio, tradizionalmente, non sono tanti gli elettori che si recano alle urne.

Insomma, il collegio Sicilia-Sardegna è già stato penalizzato. Grazie al Consiglio di Stato – e alla Corte d’Appello di Palermo – questa volta Sicilia e Sardegna portano al Parlamento europeo 8 eurodeputati rispetto ai sei di cinque anni fa. Questa volta – è il caso di dirlo – la giustizia ha trionfato.

In forse erano Michela Giuffrida, giornalista, eletta nel PD, sostenuta dal Movimento articolo 4 di Lino Leanza. E Giovanni la Via, eurodeputato uscente, riconfermato nella lista del Nuovo centrodestra.

In realtà, La Via si è sempre detto sicuro della sua rielezione, forte del pronunciamento del Consiglio di Stato. I fatti gli hanno dato ragione.

La verità è che, con la scusa che in Sicilia e in Sardegna votano sempre pochi elettori, si erano abituati a ‘scippare’ almeno due eurodeputati a queste due Isole. Il Consiglio di Stato, in tempi non sospetti, ha fatto chiarezza. E i furbi, questa volta, si attaccheranno al tram…

 


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