Elezioni europee: l’analisi del voto (e altro ancora) con Riccardo Savona

UNA CHIACCHIERATA A TRECENTOSESSANTA GRADI CON IL PARLAMENTARE REGIONALE DI FORZA ITALIA. I RISULTATI ELETTORALI IN SICILIA. I ‘DOLORI’ DI GIANFRANCO MICCICHE’. RAFFAELE FITTO. IL GOVERNO CROCETTA E VIA CONTINUANDO…

Riccardo Savona, parlamentare regionale di Forza Italia. Alle ultime elezioni europee ha sostenuto Salvo Pogliese, che è risultato primo degli eletti, nel collegio Sicilia-Sardegna, nella lista di Forza Italia.

Onorevole Savona, ad urne chiuse è tempo di bilanci. Come giudica il risultato siciliano di Forza Italia alle recenti elezioni europee?

“Ottimo”.

Addirittura…

“Certamente. Forza Italia ha raggiunto in Sicilia percentuali superiori a quelle delle altre regioni d’Italia. Già questo è un successo di cui prendere atto”.

Allora come spiega le polemiche nei riguardi del Coordinatore regionale di Forza Italia, Vincenzo Gibiino?

“Incomprensibili. E lo dico davvero. Non riesco a comprendere come si possa rimproverare qualcosa al Coordinatore regionale sotto la cui guida abbiamo raggiunto un traguardo di tutto rispetto: il 21,25% contro il 16,82% della media nazionale. Il Senatore Gibiino queste elezioni le ha vinte, altroché!”.

Eppure Gianfranco Miccichè ha polemizzato duramente con il senatore Gibiino e gli uomini a lui vicino hanno usato parole molto dure sulla conduzione del Partito…

“Gianfranco Miccichè ha raccolto oltre 50.000 preferenze, distaccandosi dal secondo eletto di poche centinaia di voti… Nel suo caso credo si possa dire che sia mancata la fortuna, non il valore… La verità è che il candidato sardo, l’onorevole Salvatore Cicu, eletto per un soffio a svantaggio di Miccichè, ha saputo raccogliere in Sicilia i consensi che Miccichè non ha raccolto in Sardegna. Di chi sarebbe la responsabilità, di Gibiino? Non mi pare”.

Anche l’area vicina all’on. Saverio Romano è in fibrillazione…

“Il corpo umano insegna che quando c’è fibrillazione, spesso è consigliabile fare un ceck up… Ciò che reputo positiva, piuttosto, è la competizione tra soggetti ‘concorrenti’, ma leali. La campagna elettorale appena terminata è stata basata sulla leale competizione. Mi dispiacerebbe se l’ottimo risultato raggiunto da tutti – e sottolineo da tutti – venisse messo in discussione da antichi dissapori”.

Che ne pensa del movimento che sta nascendo attorno all’onorevole Raffaele Fitto?

“Quel ‘movimento’, come lo chiama lei, non è certo una novità e non sta nascendo adesso. Mi auguro solamente che non entri in conflitto con l’unico vero leader del centrodestra italiano: Silvio Berlusconi”.

Qual è la ricetta, allora?

“La ricetta è l’unità del Partito. Piangiamo ancora lo scellerato errore che facemmo alle scorse regionali, quando il centrodestra si spaccò per personalismi e frizioni antiche. La lezione dovremmo averla imparata tutti quanti. L’onorevole Marco Falcone (presidente del Gruppo parlamentare di Forza Italia all’Ars) – persona che stimo ed apprezzo per capacità ed equilibrio – ha giustamente fatto notare come la somma dei consensi raggiunti dai partiti del centrodestra, nel loro complesso (Forza Italia, Nuovo centrodestra democratico e Fratelli d’Italia), si attesti attorno al 35%. Bisogna lavorare su questo dato”.

Onorevole, cos’è oggi Forza Italia?

“Forza Italia è qualcosa di diverso da quella che siamo stati abituati a conoscere negli anni scorsi. È un Movimento politico ‘aperto’, che raccoglie il voto di opinione di milioni di italiani moderati. Al suo interno coesistono forze che hanno rappresentato settori importanti della tradizione politica del Paese. Mi riferisco alla Destra dell’ex An, al Centro del Pid, oltre che, ovviamente, al mondo storicamente legato alla Forza Italia della prima ora. Tutte insieme, queste ‘componenti’ rappresentano l’anima del Partito, poliedrico ma compatto: la nuova Forza Italia”.

E’ possibile la coesistenza di anime così diverse in un unico contenitore?

“Deve essere possibile! Le recenti elezioni europee hanno dimostrato che all’interno del Partito vi sono intelligenze e presupposti culturali adeguati. Le ‘differenze’ tra le diverse anime devono arricchirci, non destabilizzarci. Altrimenti finiremmo per fare un ulteriore regalo alla sinistra”.

Sinistra che oggi – con non poche difficoltà – governa la Sicilia…

“Guardi, lo stato di crisi in cui versa il Governo regionale è sotto gli occhi di tutti. Le categorie sociali e sindacali, da tempo, lanciano inascoltate grida d’allarme, ed oggi anche il leader di Confindustria Sicilia sembra prendere atto dell’empasse in cui si trova la Giunta di Rosario Crocetta. Scevro da ogni spirito polemico mi chiedo: ma questo Governo di chi è espressione? Pare non sia espressione del PD, pare che non lo sia delle forze sociali e sindacali, pare che non lo sia di Confindustria Sicilia… Ed in tutto questo, il popolo – affamato – manifesta giornalmente chiedendo pane e lavoro… Quali siciliani sono rappresentati da questo Governo? E’ chiaro come vi sia più di un problema che ancora oggi non viene affrontato in modo strutturale, ma con il pressapochismo del tirare a campare”.

L’onorevole Nello Musumeci, nei giorni scorsi, ha lanciato una “sfida” al Presidente Crocetta: aprire una stagione di riforme che coinvolga l’intero Parlamento siciliano. Un appello che condivide?

“Non credo vi siano i presupposti per una così nobile offerta e non mi pare che l’argomento sia all’ordine del giorno del mio schieramento. Credo che l’opposizione debba esercitare, fino in fondo, il proprio ruolo. Se il Governo ha una maggioranza che lo sostiene in Parlamento, ha il diritto ed il dovere di governare. Altrimenti sarebbe un obbligo morale staccare la spina e tornare alle urne”.

Anche nel suo Gruppo parlamentare sembra esserci qualche problema. Sul tema “caldo” delle nomine dei manager della sanità, ad esempio, i deputati di Forza Italia, nella Prima Commissione dell’Ars, hanno espresso posizioni divergenti rispetto alle indicazioni impartite dal Gruppo parlamentare che, addirittura, aveva presentato un’interrogazione in proposito…

“Non spetta a me far rispettare la disciplina del Gruppo, io rispondo del mio operato. Non ho mai saltato una seduta d’Aula o di Commissione e, prima di esprimere un parere su provvedimenti rilevanti, mi sono sempre confrontato con il Capogruppo”.

Onorevole Savona, un’opinione sul taglio degli stipendi dei burocrati dell’Ars…

“La spending rewiew deve valere per tutti. Questo è il momento dei sacrifici. Tutti dobbiamo contribuire”.

Un’ultima domanda: lei ha organizzato una grande manifestazione, alla vigilia del voto, a favore del candidato Salvo Pogliese, che è risultato il primo in assoluto nella lista di Forza Italia con oltre 60.000 preferenze. Soddisfatto?

“Soddisfatto ed orgoglioso. La soddisfazione sta nel fatto di aver individuato nelle doti e nelle capacità del giovane Pogliese gli elementi pretesi dagli elettori: moralità, militanza e preparazione. L’orgoglio sta nel fatto di aver contribuito a far sì che un giovane deputato catanese abbia raggiunto su Palermo un risultato di tutto riguardo: circa 8.000 preferenze. Non è stato facile, ma ne è valsa la pena: siamo stati premiati dal consenso popolare. Pogliese, tra l’altro, rappresenta quella storia politica di cui molti dei miei amici e sostenitori hanno fatto parte. Per noi è stato una bandiera più che un candidato. Una bandiera che siamo stati orgogliosi di sventolare”.

 


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