Alla fine la coalizione di Orlando raggiunge il 40,07 per cento dei voti delle liste che hanno superato lo sbarramento e ottiene 24 poltrone su 40 in Consiglio comunale. Gli scranni rimanenti vanno all’opposizione
Elezioni, come cambia Sala delle Lapidi Tra new entry ed esclusioni eccellenti
Dopo le elezioni di domenica, cambia drasticamente fisionomia Sala delle Lapidi, caratterizzata da new entry e, inevitabilmente, da tanti esclusi anche eccellenti. Alla fine la coalizione di Orlando, che come candidato ha incassato il 46 per cento dei consensi, strappa il 40,07 per cento dei voti delle liste che hanno superato lo sbarramento e ottiene 24 poltrone su 40 in Consiglio comunale. Gli scranni rimanenti vanno all’opposizione: il M5s ne ottiene sei, quattro invece spettano sia a Forza Italia sia alla lista della Caronia, mentre solo tre a quella dei Coraggiosi, più uno che tocca di diritto al candidato arrivato secondo, ovvero Fabrizio Ferrandelli. La lista più votata è stata quella del M5s 13,08 per cento (30.950 voti), seguita da Forza Italia 8,61 per cento, dal movimento 139 (che sosteneva Orlando) 8,61 per cento. Resta fuori, invece, la lista di Totò Cuffaro, Cantiere Popolare, che non raggiunge la soglia di sbarramento del 5 per cento.
Sono cinque, invece, quelle a sostegno di Orlando che oltrepassano la soglia e raggiungono Sala delle Lapidi: sono il Movimento 139 con l’8,6%, Palermo 2022 (8,5%), Democratici e Popolari (8,4%), Uniti per Palermo (7,4%) e Sinistra Comune (6,9%). A loro spettano cinque i consiglieri, a eccezione di Sinistra Comune (6,9%) che ne ottiene solo quattro. Nel Movimento139 salgono Fabrizio Ferrara, Sandro Terrani, Paolo Caracausi, il presidente del Consiglio Salvatore Orlando e Valentina Chinnici. L’altra lista del primo cittadino, Palermo 2022, promuove Giulio Cusumano, Massimo Giaconia, Tony Sala, Francesco Bertolino e Mimmo Russo.
Con la lista Democratici e Popolarie e di Alternativa popolare salgano Francesco Scarpinato, Dario Chinnici, Carlo di Pisa, Rosario Arcoleo e Giovanni Lo Cascio. Nella lista Uniti per Palermo ci sono Gianluca Inzerillo e Ottavio Zacco, Caterina Meli, Valentina Caputo e Giuseppina Russa. Con Sinistra Comune rimangono in Consiglio comunale gli assessori uscenti Giusto Catania e la collega Barbara Evola, Katia Orlando e Marcello Susinno.
Ai banchi dell’opposizione, invece, a farla da padrone sono i grillini, con il partito più votato che, da solo, incassa cinque seggi: dopo Forello, il più votato, salgono Igor Gelarda, Giulia Argiroffi, Concetta Amella e Rosalia Lo Monaco. Secondo partito a Sala delle Lapidi è Forza Italia: salgono Giulio Tantillo, Sabrina Figuccia, Roberta Cancilla, e Andrea Mineo. Per Palermo con Fabrizio, vede come più votata l’ex deputata regionale Marianna Caronia, Elio Ficarra e Alessandro Anello. Nella lista del leader dei Coraggiosi passano Claudio Volante e Cesare Mattaliano, insieme al giovane Giovanni Tarantino.
Tra i nomi eccellenti che sono rimasti fuori ci sono Luisa La Colla, Alberto Mangano e Ninni Terminelli. Tanti anche i figli d’arte non eletti mentre, tra le fila di Forza Italia, rimangono delusi anche l’ex amministratore della Gesip, Giacomo Terranova e l’ex dirigente dell’Ars Antonio Purpura.