Elettrodotto della Valle del Mela, un nuovo round con Terna

Andrà in scena oggi pomeriggio l’ennesimo round istituzionale sulla questione dell’elettrodotto della Valle del Mela.  Intorno ad un tavolo si riuniranno l’assessore regionale al Territorio e Ambiente, Mariella Lo Bello, un inviato del Dipartimento per l’Energia del Ministero dello Sviluppo Economico, uno del Ministero della Salute, i legali rappresentanti di Terna, Giampiero Trizzino, presidente della IV Commissione Ambiente e Territorio dell’Ars, i Sindaci dei quattro Comuni (Pace del Mela, San Filippo del Mela, San Pier Niceto e Villafranca Tirrena) interessati dalla vicenda.

Il problema è sempre lo stesso: i cittadini di quel territorio, si oppongono ad una infrastruttura progettata  per essere costruita troppo vicino ai centri abitati. Cavi elettrici che trasportano energia a 380, 220 o 150 KV che si insinuano fra case di civile abitazione, recando malanni e morte agli inermi cittadini che hanno la ventura di vivere in quei rioni, già pesantemente colpiti dall’inquinamento e dalle malattie.

I cittadini chiedono l’interramento di quei piloni, e per questo hanno lanciato una petizione che è stata sostenuta anche da artisti del calibro di Piero Pelù, storico leader dei Liftiba, ma, Terna, in buona sostanza, di sostenere qualche spesa extra per salvare la vita a centinaia di siciliani, non ha nessuna intenzione.

A dire il vero, l’interramento servirebbe a ben poco. Secondo numerosi studi, questo escamotage non basta a proteggere la salute umana dalle onde elettromagnetiche. Gli effetti nefasti arrivano comunque, soprattutto a causa dell’esposizione costante e continuata.

La soluzione è soltanto una: allontanare il più possibile l’elettrodotto dai centri abitati.  Per fare questo, Terna dovrebbe trovarsi davanti un governo siciliano determinato a difendere il diritto alla Salute anche per i siciliani. Invece, come nel caso del Muos di Niscemi, si ritrova davanti esponenti istituzionali che tentennano: riunioni, convegni, dichiarazioni, chiacchiere e cavilli burocratesi. Manca cioè la volontà politica, chiara ed inequivocabile di dire ai signori di Terna che è inutile  mostrare le autorizzazioni che qualche pazzo incoscente  ha rilasciato, inutili  pure le  minacce di ricorsi al Tar: non c’è nulla di più importante, come sancito dalla Costituzione, del diritto alla Salute. Del caso vi abbiamo raccontato nel dettaglio in questo articolo (Elettrodotto della Valle del Mela: quanto vale la vita di un uomo?)

e in quelli in allegato.

AGGIORNAMENTO: L’INCONTRO E’STATO RINVIATO AL 13 GIUGNO

In ogni caso, firmare la petizione non è inutile. Sarà un segnale dell’entità di una protesta di un territorio che non vole farsi ‘friggere’ da Terna.

Quello che segue è il link grazie al quale si può firmare la petizione

http://www.activism.com/it_IT/petizione/delocalizzazione-ed-interramento-dell-elettrodotto-380-kw-pace-del-mela-me/42811

Elettrodotto della Valle del Mela: quanto vale la vita di un uomo?
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