Il governo letta-alfano-bilderberg non vuole manifestazioni di piazza. Come ai tempi del duce dobbiamo 'obbedire'. Per consentire a chi ci governa di completare l'opera: ovvero scippare le case a centinaia di migliaia di famiglie. E, in sicilia, per consentire al governo crocetta di indebitare i siciliani con un altro miliardo di euro per pagare i grandi gruppi nazionali
Ecco a voi la politica che non vuole che domani i Forconi scendano in piazza a protestare
IL GOVERNO LETTA-ALFANO-BILDERBERG NON VUOLE MANIFESTAZIONI DI PIAZZA. COME AI TEMPI DEL DUCE DOBBIAMO ‘OBBEDIRE’. PER CONSENTIRE A CHI CI GOVERNA DI COMPLETARE L’OPERA: OVVERO SCIPPARE LE CASE A CENTINAIA DI MIGLIAIA DI FAMIGLIE. E, IN SICILIA, PER CONSENTIRE AL GOVERNO CROCETTA DI INDEBITARE I SICILIANI CON UN ALTRO MILIARDO DI EURO PER PAGARE I GRANDI GRUPPI NAZIONALI
Viviamo in un Paese pessimo. Dove non solo ci tartassano con tasse e balzelli di tutti i tipi, ma dove ci stanno privando anche della libertà – tipica di ogni democrazia – di manifestare liberamente il nostro dissenso dando vita a una manifestazione in piazza.
Non sappiamo come finirà la grande marcia dei Forconi di tutta l’Italia che si dovrebbe aprire lunedì. Sappiamo, come abbiamo scritto stamattina, che è in corso un tentativo di stampo fascista – da parte di uno dei peggiori Governi della nostra Repubblica – di reprimerlo.
Viviamo in un Paese pessimo. Hanno infilato l’Italia – senza nemmeno consultare i cittadini con un referendum – in un sistema monetario europeo che è una trappola. Gli unici che si sono salvati dagli effetti nefasti prodotti dall’euro – spiace sottolinearlo – sono gli speculatori della finanza e i politici: i primi guadagnano speculando, i secondi continuano a portarsi a casa una barca di soldi: non meno – in media – di 18-20 mila euro al mese.
L’Italia non è in declino: è già al capolinea. Il Nord, un tempo florido, è oggi la periferia della Germania. Le piccole e medie imprese sono state massacrate dal sistema fiscale voluto dal gruppo di Bilderberg (Mario Monti ed Enrico Letta sono autorevoli esponenti di questa setta), dalla Bce e dai vari potentati economici e finanziari.
Pur avendo grande professionalità e grandi capacità manifatturiere, gli imprenditori del Centro-Nord non possono reggere un sistema fiscale che sfiora il 68%. Impossibile fare impresa in queste condizioni. La cosa incredibile è che il 40-50 per cento e forse più delle tasse pagate dai cittadini italiani, ormai, serve per pagare la nostra permanenza nell’euro (leggere interessi sul debito). Gli italiani pagano sempre più tasse per favorire i tedeschi e per avere servizi peggiori.
Se nel Centro-Nord il sistema di imprese è in crisi, nel Sud le imprese non ci sono quasi più. Lo Stato ha praticamente abbandonato il Mezzogiorno, ormai alla totale deriva.
Invece di parlare di cose serie, di un Natale di tasse con i consumi al minimo e con la disoccupazione alle stelle, si parla delle primarie del PD, un Partito fallimentare, degno in tutto e per tutto del Monte dei Paschi di Siena. Un Partito che, per continuare a governare male il nostro Paese ha dovuto promuovere il ribaltone di Angelino Alfano e dei suoi amici traditori. Una schifezza.
Da quando Governa, Letta non ha fatto altro che aggiungere tasse: ha aumentato l’Iva, ha aumentato spaventosamente i costi della Giustizia (ormai, in Italia, difendersi in un Tribunale per fare valere i propri diritti, è diventato un privilegio…) e ha creato i presupposti per costringere i Comuni a maggiorare imposte e tasse locali.
In compenso – come ha denunciato qualche mese fa ‘Striscia la notizia’ – che ormai, paradossalmente, è l’unico Tg che, spesso, fa le ‘bucce’ al Governo dei massoni di Bilderberg – hanno condonato 98 miliardi di euro ai gestori delle sale gioco che in Italia, notoriamente, sono gestite da angeli e santi… Sì, avete letto bene: 98 miliardi di euro: e poi, un mese addietro, non trovavano un miliardo di euro per coprire l’abolizione dell’Imu sulla prima casa e hanno aumentato di un punto l’Iva.
Poi, però, si è scoperto che il miliardo di euro non mancava allo Stato, ma ai Comuni. per il Governo Letta-Alfano-Bildeberg il punto in più di Iva lo hanno mantenuto: soldi in più alla Germania…
Insomma, un Governo, quello di Letta-Alfano-Bilderberg, che produce solo tasse e imbrogli contabili. E mentre il Paese va in rovina e la gente ha le scatole sempre più rotte dell’euro, dell’Unione europea, delle tasse, del Governo Letta-Alfano-Bilderberg, il PD celebra le proprie elezioni primarie. Come se i milioni di disoccupati e le imprese e le famiglie indebitate e massacrate da chi gli vuole togliere la casa avranno chissà quale ristori dall’elezione di Renzi, di Cupero o di Civati.
Proprio alla gente che non ne può più, questo Governo banditesco di Letta, Alfano e Bilderberg vorrebbe impedire di scendere in piazza. Come? Minacciando le manette e le multe: cioè altre cartelle esattoriali: quelle che hanno rovinato mezza Italia.
Le minacce dello Stato-gendarme toccano la Sicilia e la Campania. Due regioni di un Sud sempre più povero i cui abitanti, adesso, non hanno nemmeno il diritto di lamentarsi scendendo in piazza.
E’ come se o Stato dicesse a non a 20 mila persone, ma a trecento-quattrocentomila persone: ragazzi, lo sappiamo, vi dobbiamo ammazzare. Già siete nella merda perché se siete nell’edilizia siete con il culo a terra; se siete agricoltori siete falliti; se siete disoccupati tali resterete; e siete precari tra poco sarete disoccupati.
Ci dispiace, ma vi dobbiamo levare le case e, se siete agricoltori, anche il fazzoletto di terreno. Queste sono le regole dell’Unione europea. Cazzi vostri. Però, per favore, fallite e morite in silenzio, senza manifestazioni di piazza, senza rompere i coglioni. Dovete prenderla nel culo e stare zitti: cornuti e mazziati. Quali manifestazioni! Quali Forconi! Dovete crepare in silenzio e non disturbare il grande Governo del PD!
A fronte di una povertà che in Sicilia è ormai spaventosa e riguarda il 40, forse il 50 per cento della popolazione, la politica che fa? Il PD celebra le sue primarie, Alfano ha fatto il ribaltone per appoggiare il Governo Letta tasse del PD. E insieme, Letta, Alfano e PD si preparano a dare altri 17 miliardi di euro alle banche. Soldi scippati agl’italiani con le tasse. Una vergogna nazionale.
Il tutto mentre la Sicilia è gestita – e non amministrata: l’amministrazione è un’altra cosa – da un Governo ridicolo dedito soltanto a razziare quel poco che è rimasto. Ecco i ‘capi’ di Confindustria Sicilia – gli industriali senza industrie – attaccati come sanguisughe alla spesa pubblica per depredare i Comuni e i cittadini con la gestione dei rifiuti, con le liquidazioni dei Consorzi Asi e con il tentativo di impossessarsi dei fondi europei della formazione professionale.
In questo scenario, con la Regione ormai al dissesto finanziario non dichiarato – una Regione che, a dicembre, non ha ancora nemmeno presentato la ‘bozza’ di Bilancio e Finanziaria 2014 – si profila un nuovo indebitamento per i siciliani già ridotti malissimo.
Cosa propone il Governo di Rosario Crocetta, dell’assessore all’Economia, Luca Bianchi, e del PD che domani celebra le primarie? Un bel mutuo da un miliardo di euro! E sapete chi lo pagherà? Lo pagheranno i cittadini siciliani con l’Irap e l’Irpef mantenuta ai massimi livelli.
Sapere a chi andrà questo miliardo di euro? Il Governo Crocetta-PD pagherà i debiti alle imprese e ai Comuni. A quali imprese e a quali Comuni? Ve lo diciamo noi.
L’assessore Bianchi, bontà sua, non ha ancora reso noto l’elenco delle imprese. Forse perché, in questo elenco ci sono pure l’Eni e il solito Monte dei Paschi di Siena, la banca sempre in piedi? Crocetta, Bianchi e il PD non se la sentono di dire come stanno le cose. Lasciano i siciliani nel vago. E senza sapere a chi andranno 700 milioni di euro di questo miliardo di mutuo, la Commissione Bilancio e Finanze dell’Ars ha approvato il tutto a scatola chiusa.
Insomma, quando c’è da farla prendere nel culo ai siciliani, si sa, una maggioranza all’Ars si trova sempre: la scorsa settimana è stata trovata in Commissione Bilancio e Finanze, tra qualche giorno, o tra qualche settimana si troveranno 46 deputati di Sala d’Ercole o giù di lì, rigorosamente ‘ascari’ (cioè venduti) che si ‘inchiappetteranno’ imprese e famiglie siciliane alle quali faranno pagare il conto di questo mutuo da un miliardo di euro con Irpef e Irap ai massimi livelli.
Sapete chi sono, invece, i Comuni siciliani che si dovrebbero dividere 300 milioni di euro circa? Sono i Comuni che pagano indirettamente lo stipendio sano sano (e non sappiamo se gli pagano anche i contributi) ai consiglieri comunali. E l’intelligente legge regionale che rimborsa lo stipendio alle aziende – pubbliche o private – presso le quali lavorano i consiglieri comunali. Che a Palermo – per citare un esempio – non possono recarsi sul posto di lavoro perché le commissioni consiliari si riuniscono ogni giorno.
Pensate: da una decina di giorni stiamo provando a farci consegnare dal Comune di Palermo l’elenco dei consiglieri comunali – impiegati presso aziende pubbliche e private – che vengono pagati indirettamente dal Comune. Abbiamo chiesto questi dati – su sollecitazione dei nostri lettori – che dovrebbero essere pubblici e che invece pubblici non sono.
Abbiamo chiesto di conoscere i nomi di questi consiglieri comunali ai quali, alla fine, i cittadini palermitani pagano indirettamente lo stipendio (e forse anche i contributi). Abbiamo chiesto di conoscere – per farlo sapere ai nostri lettori – quanto guadagna, ogni mese, un consigliere comunale tra rimborsi e indennità di carica. Abbiano chiesto di sapere quanto spende ogni mese e ogni anno il Comune di Palermo per questa voce. Aggiungendoci anche le indennità di carica.
Eh già, perché i consiglieri comunali, oltre ad incassare lo stipendio ‘rimborsato’, si mettono in tasca le indennità legate alla presenza ai lavori delle commissioni consiliari e del Consiglio comunale. Un nostro lettore ci ha scritto. Riportiamo testualmente: “Volete vedere che un consigliere comunale di Palermo indirettamente ‘rimborsato’, con l’aggiunta dell’indennità di presenza nelle commissioni e in Consiglio, si porta a casa 4-5-6 mila euro al mese?”.
La cosa, giornalisticamente, ci ha solleticato. E abbiamo chiesto i dati. Non l’avessimo mai fatto!
Non sappiamo se chiedere questi dati alla presidenza del Consiglio comunale di Palermo o ai funzionari. Ora ci hanno detto di inoltrare domanda al segretario generale del Comune. Per avere dati che dovrebbero essere pubblici dobbiamo, in sostanza, inoltrare una richiesta di accesso agli atti. Nel comune dove Sindaco è Leoluca Orlando! Incredibile!
Non vi dovete stupire se questi signori ogni anno, a maggio e a luglio, se ne vanno in marcia ‘Per non dimenticare’ Falcone a Borsellino. Per non dimenticarli, nella speranza che il nostro giornale si dimentichi di far ‘cacare’ i dati a questi simpatici consiglieri comunali di Palermo.
Questa, signori, è la politica che non vuole che domani sera i Forconi scendano in piazza a protestare. C’è il Governo Letta-Alfano-Bilderberg che sta massacrando famiglie e imprese con le tasse e che, in cambio, ci regala le primarie del PD. C’è la politica regionale, con Crocetta e Confindustria Sicilia che cercano di sbranarsi quello poco che è rimasto. Con l’assessore Bianchi che vuole accendere un mutuo da un miliardo di euro per finire di indebitare la Sicilia. E poi i Comuni che si prenderanno 300 milioni di euro anche per pagare indirettamente gli stipendi, per intero, ai consiglieri comunali.
E’ per tutelare questa politica di merda che i Forconi, domani, non dovrebbero scendere in piazza. Per consentire a questi signori di continuare a farsi i cazzi propri!