L'istituto Spallanzani ha diffuso un nuovo bollettino sulle condizioni di salute dello specialista in infettivologia siciliano. Le sue condizioni si sono lievemente aggravate. Ieri il volontario di Emergency è stato sottoposto a una nuova infusione di sangue di un paziente guarito
Ebola, lieve peggioramento per il medico catanese Ancora febbre elevata e profonda spossatezza
»«Le condizioni generali del paziente sono lievemente peggiorate». Lo staff dell’istituto Spallanzani di Roma, dove si trova ricoverato in isolamento il medico di origini catanesi che ha contratto il virus ebola mentre prestava servizio volontario nel centro di Emergency in Sierra Leone, ha diffuso un nuovo bollettino sulle condizioni di salute del paziente. «Permangono febbre elevata, profonda spossatezza ed esantema cutaneo diffuso (vesciche, ndr)». Il dottore, in cura nel centro specializzato dallo scorso mercoledì, «è facilmente contattabile, autosufficiente, risponde a tono alle domande poste». L’uomo respira spontaneamente, fino a ieri invece aveva bisogno anche di un respiratore, e la sua funzionalità renale rimane normale.
Il volontario di Emergency è stato sottoposto ieri a una seconda infusione di sangue di un paziente guarito. La sacca, che fa parte del trattamento sperimentale, è arrivata dalla Germania, mentre la prima proveniva dalla Spagna. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità, la cura è uno dei trattamenti più promettenti. Assieme alle trasfusioni sono stati somministrati anche due farmaci sperimentali ben tollerati.
Lo specialista in infettivologia in servizio all’ospedale Umberto I di Enna è uno dei 22 pazienti che hanno contratto il virus ebola curati fuori dall’Africa. Molti di questi casi sono stati trattati con sangue di pazienti guariti. Nelle regioni colpite dall’epidemia, intanto, si parla di progressi «impressionanti, soprattutto per il lavoro delle Ong e delle comunità locali», ha affermato Bruce Aylward, inviato dell’Oms. Ma rimangono diverse difficoltà, soprattutto legate ai fondi insufficienti per arginare il contagio.