La squadra di coach Priulla parte male nel campionato di serie C Silver, pagando una prima parte di gara negativa. Il mister: «L’approccio al match non è stato dei migliori, abbiamo concesso troppo agli avversari»
Eagles Palermo sconfitta all’esordio Agatirno Capo d’Orlando vince 97-87
Parte male l’avventura della Eagles Palermo nel campionato di serie C Silver: la squadra palermitana cede per 97-87 al PalaFantozzi di Capo d’Orlando contro i padroni di casa dell’Agatirno. Primo parziale tutto di marca orlandina, con la squadra di casa che riesce subito a prendere il largo e i biancorossi costretti a subire: il primo quarto che si chiude sul 31-8 dà già un’idea della piega presa dal match sin dall’avvio. Nel secondo periodo, arriva la reazione palermitana grazie alle azioni personali di Taylor e i punti di Biasich. Si arriva così all’intervallo lungo sul punteggio di 54-34.
Al rientro in campo, la squadra di casa abbassa leggermente i ritmi, ma continua a mantenere un vantaggio piuttosto rassicurante, riuscendo tra l’altro a mantenere una certa media al tiro. Nell’ultima frazione di gioco, la squadra di coach Priulla sembra riuscire ad approfittare del fatto che gli avversari siano in campo con una formazione forse troppo giovane e inesperta, ma la rimonta dei biancorossi palermitani si ferma sul -10, con l’Agatirno che si impone dunque per 97-87.
Il tecnico dell’Eagles Palermo, coach Flavio Priulla, ha commentato così il k.o.: «Il nostro approccio alla gara non è stato dei migliori. Avevo chiesto ai ragazzi di non far prendere fiducia ad una squadra giovane come Agatirno, e invece abbiamo fatto l’opposto, concedendo tantissimi tiri che li hanno fatti gasare. Non mi preoccupa tanto l’aspetto offensivo, quanto quello difensivo». Il coach sprona i suoi a cambiare marcia: «Dobbiamo rialzare subito la testa, abbiamo avuto un primo impatto con questo campionato che sarà sicuramente livellato. Dovremo prendere spunto da questa partita e lavorare in settimana per crescere, sul campo e caratterialmente. Mi piacerebbe vedere la mia squadra più cattiva, grintosa e che non si abbatta alla prima difficoltà, perché all’interno di ogni partita c’è sempre la possibilità di rialzarsi».