"le candidature in campo fin ora per la presidenza della regione fanno ben sperare per le prospettive di legalità e sviluppo sostenibile della sicilia, chiunque prevarrà. Crocetta o granata, fava o russo sono già un segnale che la sicilia può cambiare partendo dalla politica e dai progetti di rinnovamen to e non dalla demagogia o dal qualunquismo, a volte paraventi per portatori di interessi legati al cemento e ulteriori attacchi al territorio. Non so cosa succederà ma i primi nomi in campo fanno veramente ben sperare per il futuro".
E adesso spogliati/Granata e l’auto-erotismo
“Le candidature in campo fin ora per la Presidenza della Regione fanno ben sperare per le prospettive di legalità e sviluppo sostenibile della Sicilia, chiunque prevarrà. Crocetta o Granata, Fava o Russo sono già un segnale che la Sicilia può cambiare partendo dalla politica e dai progetti di rinnovamen to e non dalla demagogia o dal qualunquismo, a volte paraventi per portatori di interessi legati al cemento e ulteriori attacchi al territorio. Non so cosa succederà ma i primi nomi in campo fanno veramente ben sperare per il futuro”.
Chi lo dice? Lo dice Fabio Granata, all’agenzia di stampa Agenparl. Il vulcanico parlamentare nazionale, eletto nel 2008 con Berlusconi ed oggi esponente di Fli, come si suol dire, ‘se la canta e se la suona‘: molto umilmente, si è dato la patente di ‘portatore’ di valori quali la legalità e lo sviluppo sostenibile.
Che Granata avesse un’altissima considerazione di sé, lo avevamo sospettato. C’è chi lo giudica un po’ vanitoso, altri (i più cattivi), addirittura, lo accusano di narcisismo. Certo è, che ama stare sulla scena e la calca fiera e sicuro. Anche quando le incongruenze sono evidenti. Come quando si diverte a declamare poesie sulla legalità e la salvaguardia ambientale del territorio, pur sostenendo un governo, qullo siciliano, che pare avere qualche problema con entrambi i temi. Vedi le indagini per mafia sul governatore, e ancora di più, vedi l’ok ad un rigassificatore a ridosso della Valle dei Templi di Agrigento, patrimonio mondiale dell’Unesco. Ma tant’è. La coerenza non è un obbligo, e , nemmeno la modestia. Evidentemente il vice coordinatore di Fli, punta su altre doti.
Non vorremmo che avesse ragione chi lo taccia di narcisismo. Perché, se non ricordiamo male, a questo personaggio della mitologia greca, proprio bene, non è finita.
Rigassificatore di Priolo e Melilli? No, grazie!
Laperitivo/ Le rondini del Fai voleranno anche sul rigassificatore della Valle dei Templi?