Arriva l'annuncio ufficiale attraverso una nota dei bianconeri e una del Palermo. Il club di Torino diffonde anche le cifre dell'accordo. «A Paulo i più sinceri auguri per il prosieguo della carriera», si legge sul sito della società di viale del Fante. E alla Samp si rivede una vecchia conoscenza: Walter Zenga.
Dybala ufficialmente alla Juventus A Torino per 32 milioni più 8 di bonus
Adesso è ufficiale: Dybala è un giocatore della Juventus. E sono ufficiali anche le cifre: 32 milioni pagabili in quattro anni, più 8 milioni di bonus «al maturare di determinate condizioni nel corso della durata contrattuale». Lo hanno reso noto la stessa società bianconera e il Palermo con due comunicati diffusi praticamente in contemporanea. «A Paulo i più sinceri auguri per il prosieguo della carriera da parte del presidente Maurizio Zamparini e dell’intera famiglia rosanero», si legge sul sito della società di viale del Fante.
Il club della famiglia Agnelli, invece, ha diffuso i dettagli dell’accordo che hanno portato l’argentino a Vinovo: «La Juventus comunica di aver perfezionato l’accordo con il Palermo per l’acquisizione a titolo definitivo del diritto alle prestazioni sportive del calciatore Paulo Dybala a fronte di un corrispettivo di 32 milioni di euro pagabili in quattro esercizi. Il valore di acquisto potrà incrementarsi di 8 milioni di euro al maturare di determinate condizioni nel corso della durata contrattuale. Gli effetti economici e patrimoniali di tale acquisizione avranno effetto a decorrere dalla stagione sportiva 2015/2016. La Juventus ha sottoscritto con lo stesso calciatore un contratto di prestazione sportiva quinquennale».
E per un fresco ex che se ne va, c’è un altro ex che torna in Italia, ma non al Palermo. Walter Zenga, vecchia gloria tra i pali di Inter e Sampdoria, già allenatore di Palermo e Catania, si riaffaccia nella massima serie per sedere sulla panchina del club blucerchiato. Per lui una bella salvezza in terra etnea (i tifosi rosanero ricorderanno con mestizia un tremendo 0-4 subito al Renzo Barbera dal suo Catania) e un esonero a gennaio 2010 per mano di Zamparini dopo una serie di risultati non proprio soddisfacenti. Ora l’occasione di rifarsi sotto la Lanterna: «Vi posso assicurare – ha detto – che è una grande emozione per me tornare qui, a Genova ho passato due anni indimenticabili. Prendere il posto di un amico come Mihajlovic è una bella sfida».