Dopo gli incidenti i semafori in corso delle Province Costano 30mila euro. Legambiente: «È una pezza»

«Abbiamo ordinato i semafori circa venti giorni fa». Giuseppe Arcidiacono, assessore alla mobilità del Comune di Catania, prova a mettere la parola fine alle polemiche dopo la rimozione di due isole spartitraffico tra corso delle Province e via Gabriele D’Annunzio. Le istallazioni erano state volute dall’amministrazione guidata dall’ex sindaco Enzo Bianco. La spesa per i nuovi dispositivi ammonta a circa 30mila euro e verranno installati agli angoli del quadrivio. «Fermo restando – spiega l’assessore a MeridioNews – che la segnaletica orizzontale e verticale c’è ma i catanesi non hanno nessun rispetto per il codice della strada».

Da un mese a questa parte i due incroci sono infatti finiti al centro di numerosi incidenti stradali. L’ultimo soltanto l’11 gennaio scorso. «La gente – tuona Viola Sorbello di Legambiente – comincia a pensare che siano i catanesi a essere incivili ma la verità è che c’è una totale assenza da parte della politica». Per l’associazione ambientalista quello è un tratto «molto pericoloso e la rimozione degli spartitraffico è stato un errore per assecondare le richieste di alcuni commercianti. Secondo il piano generale del traffico urbano si tratta diuna zona a rischio e mettere i semafori è una spesa in più rispetto all’investimento delle isole spartitraffico» Ma cos’è cambiato in quella parte di città?

Passato un mese dalla rimozione non si hanno dati precisi circa un eventuale incremento delle vendite. «Ancora è presto per parlare – spiega a MeridioNews Salvo Previti, titolare del negozio Toys Planet – ma siamo fiduciosi, la situazione dovrebbe migliorare». E aggiunge: «Per capirlo dovremmo aspettare l’anno prossimo». Per il commerciante il traffico è però più scorrevole. 

Ma tra chi abita da quelle parti c’è anche chi la pensa diversamente. «Tornare indietro – sostiene un cittadino – non è stata proprio una bella idea». In particolare per quanto riguarda l’aumento degli incidenti. «Le macchine che salgono da via Vittorio Emanuele Orlando, svoltano ancora a destra, in via Gabriele D’annunzio, commettendo un errore dovuto all’abitudine ma di fatto ritrovandosi controsenso». 

In questo vortice di polemiche – in cui Legambiente il 4 gennaio ha pure chiesto le dimissioni dell’assessore Arcidiacono – un capitolo a parte è quello che riguarda la società partecipata Multiservizi. La stessa che si è occupata della rimozione delle isole spartitraffico e della realizzazione della nuova segnaletica orizzontale. Un post sulla pagina Facebook ufficiale il 23 gennaio annunciava l’avvio dei lavori e la rimozione delle «cervellotiche rotonde». Parole che non sono sfuggite alle associazioni che hanno pesantemente criticato il contenuto del post. 

Gabriele Patti

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