Oltre al capoluogo, le criticità interessano anche diversi Comuni limitrofi della fascia costiera, sia a est che a ovest. I funzionari Amap stanno operando sui punti di approvvigionamento per ripristinare la situazione nelle prossime ore
Disservizi idrici, criticità a Palermo e provincia Mancanza di acqua a causa dei problemi alle fonti
Mancata immissione idrica in città da tre fonti. Solo 2.000 litri al secondo in ingresso a Palermo. Oggi i disservizi interesseranno parte della città e della provincia. A fare registrare criticità sono tre diverse fonti idriche che alimentano la città: una situazione che sta determinando un abbassamento della disponibilità di acqua per la città di Palermo. Attualmente, «dei 3500 litri d’acqua al secondo necessari per la regolare pressione, ne arrivano in tutto poco più di 2000». A comunicarlo attraverso una nota è Amap, la partecipata che gestisce il servizio idrico nel Palermitano. Il calo della pressione, oltre Palermo, interessa i Comuni limitrofi della fascia costiera, sia a Est (Bagheria, Santa Flavia, Villabate, Ficarazzi), sia a Ovest (Balestrate, Trappeto, Terrasini, Carini, Capaci e Isola delle Femmine).
La perdita ha riguardato l’acquedotto Nuovo Scillato, nel territorio di Cerda. Sul posto i funzionari della partecipata stanno cercando di riparare la criticità: oggi pomeriggio dovrebbe essere raggiunta la piena operatività dell’acquedotto. Le operazioni del personale Amap stanno interessando pure lago Poma a Partinico, dove si sta cercando di riattivare il prelievo di acqua. Una grave perdita poi si è registrata nella condotta che dal lago di Piana degli Albanesi porta l’acqua alla centrale elettrica Casuzze gestita da Enel, sul Monte Grifone a Bonagia. Sarà quindi necessario interrompere da parte del gestore elettrico l’utilizzo della conduttura fin quando non sarà riparata la perdita.
Sempre da quanto riferito da Amap, a Partinico il gestore della diga Poma (il dipartimento regionale Acqua e rifiuti) ha effettuato nella giornata di ieri delle operazioni di scarico che hanno permesso di smaltire parte del fango accumulatosi nelle ultime ore. «La torbidità delle acque in uscita dalla diga sta rapidamente diminuendo – fa sapere ancora Amap – ma ancora non si è stabilizzata. Quindi l’acqua non può essere avviata al potabilizzatore. La normalizzazione dell’acquedotto Jato avverrà comunque non prima di 24 ore dal riavvio della potabilizzazione». In questo punto, tutto dovrebbe tornare a regime nelle prossime ore. Anche in conseguenza della chiusura da parte di Enel della condotta di adduzione dal lago di Piana, nella quale si è generata una grave perdita, zone della Città di Palermo con maggiori criticità sono quelle direttamente fornite dai tre acquedotti interessati: Bandita, Favara, Galletti- Calatafimi Bassa, Basile, Roccella- Uditore, Cruillas, Perpignano alta; Strasburgo, San Lorenzo; Villagrazia, Borgo Molara. In questi quartieri si riscontra un drastico calo della pressione o, per quelli pedemontana, la sostanziale interruzione del flusso idrico.
Sulle operazioni che attualmente stanno impegnando il personale di Amat al momento «è possibile determinare la durata – fanno sapere dalla società – Non appena la qualità dell’acqua in ingresso raggiungerà livelli compatibili (attualmente la torbidità è scesa oltre 10 a circa 7 volte quella massima accettabile), l’impianto sarà rimesso in funzione. A partire da quel momento, saranno necessarie circa 36 ore prima che tutto l’acquedotto da Partinico a Palermo torni in regolare pressione d’esercizio». Ogni aggiornamento sarà disponibile sul sito www.amapspa.it ovvero telefonando al numero 091.279111 (risponditore automatico) o al numero verde 800-915333 (esclusivamente da telefono fisso).