Siete scontenti della vita accademica attuale? Gli orari delle lezioni non vi soddisfano? Cercate qualcosa di nuovo e originale? Abbiamo quello che fa per voi!
Diploma alternativo
Diplomarsi in ruttologia, comodamente da casa ottenendo dei riconoscimenti ufficiali per i virtuosi del rutto, “arte” considerata deplorevole in occidente, ma sublime in oriente.
Nelle aule universitarie non è ancora una materia d’esame, ma i funamboli dell’arte del rutto possono ottenere un riconoscimento ufficiale della loro grande abilità. A conferire il tanto ambito titolo, pur bocciato dal galateo e disprezzato degli amanti delle buone maniere, l’Accademia del Rutto che, oltre a accettare e promuovere questa forma di manifestazione sonora, ne incentiva la pratica ovunque (ambiente di lavoro compreso) affermando che tale rumorosità debba essere a pieno titolo annoverata tra le attività attraverso cui sia possibile esprimersi in completa libertà, senza essere tacciati da maleducati o rozzi figuri.
La tesi, sostenuta dai membri di questa goliardica associazione, trova conferma proprio tra le popolazioni arabe dove un rutto più o meno fragoroso è sintomo di buona educazione, ed è un complimento assai apprezzato, equivalendo a un più occidentale: “Ho gradito il pasto”.
Vi sono quattro prove d’esame, sostenibili anche online, a cui gli aspiranti laureandi in ruttologia, dovranno sottoporsi al fine di ricevere il diploma dell’Adr (Accademia del Rutto) ed entrare così a pieno titolo a far parte del Gota dei ruttatori. Primo scoglio da superare il “Non ti vedo ma ti sento” dove il candidato di turno, nascosto dietro una porta, dovrà dar dimostrazione della sua bravura e tecnica. Una giuria di esperti ruttologi ne giudicherà l’efficacia secondo alcuni parametri come: tono, frequenza, durata ed entità dell’emissione. A seguire lo “Stutacandela” ovvero cercare di spegnere la fiamma di una candela dalla distanza di 12 cm, nemmeno a dirlo, con un fragoroso e potente rutto. Sicuramente più impegnativo, è il “Gorgeggio” cioé riuscire a emettere più rutti in maniera sequanziale e a ripetizione. E in fine il “Rutto libero” che consiste nel declamare versi o componimenti a suon di rutti. Le composizioni più originali e di qualità verranno premiate. Ovviamente prima di affrontare le temibili e impegnative prove è bene, per esprimersi al meglio, non dimenticarsi di rimpinzarsi di bevande gassate.
Se di quest’arte ne fate una ragione di vita, e volete uscire dall’ombra, non vi resta che iscrivervi e provare a diventare un ruttatore diplomato, ed esibire l’attestato in faccia a chi vi rimprovera per quest’atto tanto riprorevole.