La Slp Cisl Sicilia ha indetto per oggi alle 18 una manifestazione per tutti i lavoratori della Sicilia occidentale. Il sindacato denuncia e chiede, si legge in una nota, «una seria riorganizzazione che valorizzi la qualità dei servizi, guardi allo sviluppo e non ai tagli»
Dipendenti delle poste in protesta Oggi sit-in nella sede di via Roma
Oggi alle 18, manifestazione dei lavoratori delle Poste di Palermo indetto dalla Slp Cisl Sicilia. «Poste italiane – scrive la Slp – se ci sei batti un colpo. Regna il caos assoluto. E lavoratori, azienda e qualità del lavoro e del servizio, sono seriamente a rischio». Il sit-in si terrà, a Palermo alle poste di via Roma, per i lavoratori della Sicilia occidentale (Palermo, Trapani e Agrigento). Il sindacato guidato in Sicilia da Giuseppe Lanzafame denuncia e chiede, si legge in una nota, «una seria riorganizzazione che valorizzi la qualità dei servizi, guardi allo sviluppo e non ai tagli. Il rispetto della dignità dei lavoratori. Il ripristino delle regole. Il pagamento di tutte le spettanze contrattuali». Per Mimmo Milazzo, segretario generale della Cisl Sicilia, «preoccupa una realtà aziendale con 1200 lavoratori precari con contratto part time, completamente dimenticati. Con autovetture, furgoni e motomezzi obsoleti, insufficienti e da rottamazione. In cui un clima conflittuale non aiuta, né chi lavora né i cittadini che fruiscono del servizio».
Già il primo giugno nella facoltà di Economia a Palermo si erano riuniti i dipendenti degli uffici postali di Palermo in assemblea. Quelli della provincia si erano riuniti il 28 maggio scorso negli uffici di Terrasini. La protesta dei dipendenti è contro il piano di riordino dell’azienda. In provincia di Palermo sono tre gli uffici postali a rischio chiusura su 25 destinati a calare le saracinesche in tutta la Sicilia, stando alle statistiche dei sindacati.
Proprio per questo i dipendenti hanno avviato un ciclo di assemblee negli uffici postali per mettere a fuoco i problemi dei lavoratori precari che da anni chiedono di passare al tempo pieno, della sicurezza nelle sedi, delle condizioni di lavoro e per discutere dei contenuti del piano industriale presentato dalle Poste italiane.