La prima lezione di matematica, il ballo delle matricole, le immancabili partite di calcio, i voti troppo bassi, le prime applicazioni casalinghe degli studi Un video in cui gli studenti di Ingegneria raccontano se stessi e la loro vita alla Cittadella. Ma è proprio questa la realtà?
Diario semiserio di uno studente di Ingegneria
Riprendiamo da YouTube questo video “semiserio” che racconta le peripezie degli studenti della Facoltà di Ingegneria di Catania.
O più precisamente, il modo in cui lo studente medio si rappresenta questa facoltà. Con le sue difficoltà e con i suoi stereotipi, con gli immancabili confronti con le facoltà considerate più “facili”, con qualche spunto spiritoso e qualche luogo comune.
Quante volte chi frequenta una facoltà umanistica (meglio se alla fine del percorso di laurea) si è sentito dire: “Bè, certo, tu vai in una facoltà facile… qui ad ingegneria invece…” banalmente esaminata da una prosepttiva di soiologia spicciola, questa affermazione porta con sè due “mezze verità”.
A tutti piace sentirsi superiori.E’ un modo per mascherare le proprie insicurezze. Per dare un senso a quelle ore passate a sgobbare sui libri o nei bui laboratori a realizzare progetti che poi, all’atto concreto, avranno ben poco valore.
Altro punto: perché è davvero necessario instaurare un confronto tra “facoltà facili” e “facoltà difficili”? E inoltre: può la difficoltà di qualcosa considerarsi un criterio oggettivo? Uno studente di ingegneria alle prese con pressanti esami di lingua o alfabeti fonetici di lingue morte e sepolte, come se la caverebbe?
Ma anche qui evitiamo le generalizzazioni: Non è affatto detto che questo modo di vedere l’Università di Catania sia condiviso da chi aspira a lauree diverse. E magari è anche il caso di chiedersi quanti studenti di Ingegneria si riconoscono davvero in questo modello. Il più di loro, ne siamo certi, si saranno limitati a farsi una bella risata.
In ogni caso, può essere uno spunto per discutere. Ecco il video: