Derby amaro, i rosanero si leccano le ferite Filippi: «Loro hanno voluto i tre punti più di noi»

Un derby con vincitori e vinti. Il volto perdente della medaglia, oggi, è quello del Palermo che a distanza di dieci anni riassapora il gusto amaro della sconfitta in una gara allo stadio Massimino. Con lo stesso punteggio. Nel 2011 furono Lodi e Maxi Lopez a punire i rosanero. L’attualità, invece, proietta le luci della ribalta sull’attaccante Moro  salito a quota 18 gol in questo campionato con uno score superiore alla somma delle reti realizzate finora dagli attaccanti di ruolo della compagine di Filippi – giustiziere di una squadra che, tradendo soprattutto le aspettative del tecnico, ha sbagliato l’approccio alla partita e non ha saputo canalizzare le proprie energie nella giusta direzione. E dal 24’ del primo tempo, in occasione del momentaneo 1-0 siglato dal bomber rossoblù che ha trasformato un rigore procurato da Biondi lesto ad approfittare di un’ingenuità sull’asse Odjer-Marconi, l’ago della bilancia ha iniziato a pendere dalla parte della formazione guidata da Baldini.

«Loro sono partiti più forte e hanno voluto la partita più di noi – ha ammesso nel post-gara Filippi – solo nel secondo tempo (culminato con il 2-0 che Moro ha realizzato dopo un movimento in area da bomber di razza, ndr) la mia squadra ha giocato con il piglio giusto e con la voglia di riprendere la gara. In settimana dovremo interrogarci sui motivi per i quali non siamo scesi in campo nel primo tempo con il giusto atteggiamento. Sapevamo che i nostri avversari avrebbero avuto un certo sprint nelle battute iniziali e invece abbiamo sofferto la loro veemenza. Vuol dire – prosegue il tecnico – che non sono stato bravo io a farmi capire perché proprio quello dell’atteggiamento è stato un aspetto sul quale abbiamo lavorato molto in vista di questa sfida». 

Nella ripresa, le espulsioni rimediate da due subentrati, l’esterno destro Almici (reo di avere strattonato un giovane raccattapalle che ritardava la restituzione del pallone) e Luperini entrato al posto dell’ex di turno Dall’Oglio fischiato dal pubblico del Massimino e protagonista sul piano emotivo di una partita nella partita sulla falsariga dei palermitani del Catania, Stancampiano e Provenzano (inammissibile il comportamento del centrocampista toscano la cui ingenuità – fallo di frustrazione ai danni di un avversario – avrà delle inevitabili ricadute sul match casalingo con il Bari in un reparto, oltretutto, con gli uomini contati), sono state in negativo le ciliegine su una torta che in settimana era stata preparata con ingredienti diversi: «Non mi è piaciuto – spiega Filippi – il fatto che il tentativo di reazione sia avvenuto in maniera individuale e non collettiva. E’ un tema su cui focalizzeremo l’attenzione anche perché nel secondo tempo l’inerzia della gara era totalmente cambiata e invece non abbiamo saputo sfruttare nel modo giusto la situazione di superiorità numerica (in seguito all’espulsione di Russini per somma di ammonizioni, ndr) commettendo delle leggerezze che non vanno bene».

Le mosse del tecnico, che nella scorsa stagione ha iniziato il suo ciclo da allenatore titolare sulla panchina rosanero proprio in occasione del derby a Catania vinto 1-0 grazie ad un gol di Santana, questa volta non hanno funzionato. E sotto lo sguardo di 100 bambini e bambine presenti nel settore ospiti in rappresentanza della tifoseria del Palermo in virtù di una deroga ottenuta dal club di viale del Fante costretto a fare a meno dei gruppi organizzati sprovvisti dei programmi di fidelizzazione indicati nei giorni scorsi dall’Osservatorio, anche l’impiego dal primo minuto di Crivello non ha sortito gli effetti sperati. Per il difensore, reintegrato a fine ottobre dopo essere rimasto all’inizio della stagione fuori dal progetto tecnico e schierato oggi sul centrosinistra della difesa a tre con l’obiettivo di creare superiorità sul binario mancino assieme a Valente, si è trattato dell’esordio da titolare in questo campionato.
«Mi fa piacere che la mia situazione a titolo personale si sia risolta ma fa ormai parte del passato – ha commentato – adesso penso solo al presente e a dare il massimo per cercare di aiutare i miei compagni a raggiungere i nostri obiettivi. Cosa è successo oggi? ‘Cattiveria’ e voglia di vincere ci sono state, purtroppo nella partita forse più importante ci sono mancate alcune cose e gli episodi sono ‘girati’ a favore del Catania». Da palermitano, inevitabilmente il numero 6 rosanero sente ancora di più il passo falso odierno contro gli etnei in una partita in cui gli uomini di Filippi hanno avuto un indice di pericolosità molto basso rendendosi pericolosi, di fatto, solo nel secondo tempo con un tiro di Soleri, su sponda di Almici, terminato a lato di un soffio. «E’ una sconfitta che brucia, rimediata in una gara alla quale tenevamo molto sapendo anche quanto sia importante per i tifosi. Contro il Bari, proprio perché reduci da una battuta d’arresto come quella di oggi, metteremo ancora più rabbia».


Dalla stessa categoria

Ricevi le notizie di MeridioNews su Whatsapp: iscriviti al canale

I più letti

Dal controllo della velocità alla segnalazione di un imminente pericolo. Sono gli Adas, i sistemi avanzati di assistenza alla guida che aumentano non solo la sicurezza, ma anche il comfort durante i viaggi in auto. Più o meno sofisticati, i principali strumenti Adas sono ormai di serie nelle auto più nuove, come quelle a noleggio. […]

Un aiuto concreto ai lavoratori per affrontare il carovita. Ma anche un modo per rendere più leggero il contributo fiscale delle aziende. Sono le novità introdotte dalla conversione in legge del cosiddetto decreto lavoro, tra cui figura una nuova soglia dell’esenzione fiscale dei fringe benefit per il 2023, portata fino a un massimo di 3mila euro. […]

Sono passati tre anni da quando un incendio ha distrutto l’impianto di selezione della frazione secca di rifiuti a Grammichele (in provincia di Catania) di proprietà di Kalat Ambiente Srr e gestito in house da Kalat Impianti. «Finalmente il governo regionale ci ha comunicato di avere individuato una soluzione operativa per la ricostruzione e il […]

«Era come avere la zip del giubbotto chiusa sopra e aperta sotto: ecco, noi abbiamo voluto chiudere la zip di questo giubbotto». Indispensabile se si parla di Etna, dove fa sempre fresco. È nato così CraterExpress, la nuova proposta che permette di raggiungere la vetta del vulcano a partire dal centro di Catania, con quattro […]

Leonardo Caffo, catanese. Fumettibrutti (Josephine Jole Signorelli), catanese. Fulvio Abbate, palermitano. La Sicilia contro Chiara Valerio. È la Sicilia, infatti, a essersi resa protagonista dell’abbattimento delle statue raffiguranti Chiara Valerio, iniziando la rivolta contro il regime amichettistico sotto il quale viviamo.Ricapitolando.Chiara Valerio, scrittrice, editrice, attivista, radiofonica, televisiva, premiata, capa assoluta di una certa parte del […]

Sul nuovo social network X, tale Esmeralda (@_smaragdos), commenta un articolo del Domani a proposito dei finanziamenti alla Cultura elargiti dai Fratelli d’Italia siciliani: «Amici, soldi (pubblici) e politica. In Sicilia tutto fa brodo. Su questo penso non leggerò un commento croccante di Ottavio Cappellani. Perché gli amici so’ amici, gli ex amici so’ nemici». […]

Dodici mesi, 52 settimane e 365 giorni (attenzione, il 2024 è bisestile e quindi avremo un giorno in più di cui lamentarci). Un tempo legato da un unico filo: l’inadeguatezza. Culturale, innanzitutto, ma anche materiale, davanti ai temi complessi, vecchi e nuovi. Difficoltà resa evidente dagli argomenti che hanno dominato il 2023 siciliano; su tutti, […]

Il seme del cambiamento. Timido, fragile e parecchio sporco di terra, ma è quello che pare stia attecchendo in questi ultimi mesi, dopo i più recenti episodi di violenza sulle donne. In principio, quest’estate, fu lo stupro di gruppo a Palermo. In questi giorni, il femminicidio di Giulia Cecchettin in Veneto. Due storie diverse – […]

Mai come in campagna elettorale si parla di turismo. Tornando da Palermo con gli occhi pieni dei metri di coda – moltiplicata per varie file di serpentina – per visitare la cappella Palatina e qualunque mostra appena un piano sotto, lo stato di musei e beni archeologici di Catania non può che suscitare una domanda: […]

Riforme che potrebbero essere epocali, in termini di ricaduta sulla gestione dei territori e nella vita dei cittadini, ma che sembrano frenate dalla passività della politica. Sembra serena ma pratica- e soprattutto, attendista – la posizione di Ignazio Abbate, parlamentare della Democrazia Cristiana Nuova chiamato a presiedere la commissione Affari istituzionali dell’Assemblea regionale siciliana. Quella […]

Dai rifiuti alla mobilità interna della Sicilia, che avrà una spinta grazie al ponte sullo Stretto. Ne è convinto Giuseppe Carta, deputato regionale in quota autonomisti, presidente della commissione Ambiente, territorio e mobilità all’Assemblea regionale siciliana. Tavolo di lavoro che ha in mano anche due leggi su temi particolarmente delicati: urbanistica e appalti. Con in […]

Dall’agricoltura alle soluzioni per il caro energia; dalle rinnovabili di difficile gestione pubblica allo sviluppo delle imprese bandiera del governo di Renato Schifani. Sono tanti, vari e non semplici i temi affidati alla commissione Attività produttive presieduta da Gaspare Vitrano. Deputato passato dal Pd a Forza Italia, tornato in questa legislatura dopo un lungo processo […]