Democrazia partecipativa, vince il progetto dei Giardini verticali a Librino

Un polmone verde per la città, i Giardini verticali di Librino. È questo il titolo del progetto di democrazia partecipata che ha vinto a Catania. Proposto dal comitato Librino Attivo, riguarda un progetto per la riqualificazione del Parco urbano Librino attraverso il suo rimboschimento e la realizzazione di aree attrezzate per lo sport e la socializzazione.

Tra quelli ammessi dal Comune di Catania, questo è infatti risultato il progetto più votato e che verrà realizzato utilizzando i fondi resi disponibili dalla Regione Siciliana sulla base del 2 per cento dei trasferimenti Irpef, circa 200mila euro. I votanti sono stati 1.876, 1.782 dei quali in modalità online tramite Spid e 94 nel seggio allestito nella sede dell’Urp. 

La proposta dei Giardini verticali di Librino ha ottenuto 241 preferenze, superando di 20 voti quello del comitato popolare Antico Corso, relativo alla riqualificazione urbana con nuova alberatura di via Antico Corso, piazza Riccò e piazza Dell’Idria e un campo da calcio a 5 da realizzare in piazza Vaccarini. Al terzo posto – con 190 voti – il ​​progetto dell’associazione Morfosis-centro ricerche architettura -Smart Green Living in piazza Dante. Proposta di innovazione sociale multimediale. Spazi verdi e arredo urbano con connessioni Wi-Fi e tecnologie QR code in grado di dare informazioni e servizi utili per i cittadini. 

Nella conta dei voti, in larghissima parte espressi tramite la piattaforma informatica Catania Semplice interna al sito istituzionale del Comune, sono state eliminate cinque preferenze di persone che avevano espresso il voto sia in modalità online che al seggio. Nell’elenco dei votanti all’Urp, inoltre, un cittadino ha espresso tre volte la propria preferenza anziché una sola volta, facendo registrare due voti in più, comunque ininfluenti per l’aggiudicazione finale del progetto.

L’apertura dell’urna della votazione diretta e la somma con i voti espressi online tramite Spid, è stata effettuata in forma pubblica con la partecipazione di alcuni cittadini e dei dipendenti comunali della direzione dell’Ufficio di gabinetto del sindaco, che hanno seguito la procedura di consultazione democratica, per la scelta di un progetto da realizzare per la città di Catania.


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