Parco Gioeni, viale Mario Rapisardi e parco Lizzio. Sono solo alcune zone in cui il Comune avrebbe intenzione di investire i fondi regionali. La scelta ricade sui cittadini, che avranno tempo fino al 14 novembre per esprimere una preferenza
Democrazia partecipata, i quattro progetti in lizza Duecentomila euro per sport, tempo libero e scuole
Un’area attrezzata per lo sport e il tempo libero al Parco Gioeni; la riqualificazione di piazza 2 Giugno, in viale Mario Rapisardi, la progettazione di tre zone scolastiche in altrettante aree cittadine o, ancora, la riforestazione dei parchi Gemmellaro, Ghandi, Lizzio e Fenoglietti con aree di sgambamento per cani. Sono i quattro progetti varati dalla giunta guidata dal sindaco Salvo Pogliese e rimessi al vaglio dei catanesi nell’ambito della legge regionale che destina il 2 per cento delle somme trasferite dalla Regione Siciliana per essere spese con forme di democrazia partecipata, utilizzando strumenti che coinvolgono la cittadinanza per la scelta di azioni di interesse comune. A disposizione ci sono duecentomila euro e l’individuazione del soggetto contraente avverrà entro il 2021.
«Tra le tante sollecitazioni che ci arrivano ogni giorno – ha detto il sindaco Salvo Pogliese – abbiamo individuato quattro opzioni da sottoporre alla valutazione dei cittadini per decidere quale sia la prima da realizzare, ma è nostra intenzione provvedere a concretizzare tutti i progetti». Si potrà votare entro il 14 novembre 2021, esprimendo un’unica preferenza di voto, tramite la pagina Facebook ufficiale del Comune di Catania oppure inviando una mail con l’indicazione espressa a urp@comune.catania.it o, ancora, sottoscrivendo la preferenza presso le sedi dell’Urp di palazzo degli Elefanti in piazza Duomo e dei Municipi delle circoscrizioni decentrate.
Si tratta della terza forma referendaria promossa dall’amministrazione targata Pogliese. Anche se, adesso, il meccanismo sembra collaudato. «Abbiamo allargato la possibilità di scelta – ha assicurato il primo cittadino-, coinvolgendo le circoscrizioni municipali per diffondere anche nei quartieri l’impostazione della democrazia partecipata e di condivisione delle scelte dell’amministrazione comunale».