Al contrario dello scorso anno, quando si poteva esprimere una preferenza via mail, quest'anno l'amministrazione ha scelto di utilizzare l'applicazione Poll di Facebook. In pubblico o in privato, alcuni assessori propendono per l'una o per l'altra ipotesi progettuale. «Nessun problema di opportunità», dicono
Democrazia partecipata, 300mila euro con voto social Il derby Di Salvo-Giorgianni nella scelta dei 4 progetti
Quattro progetti di riqualificazione – molto diversi tra loro, con testimonial politici d’eccezione – e la possibilità di esprimere un voto con pochi clic, direttamente su una applicazione di Facebook. Sono le coordinate della versione 2017 della democrazia partecipata del Comune di Catania. È una legge regionale del 2014 a destinare il due per cento dei trasferimenti regionali a un’opera da scegliere con «strumenti che coinvolgono la cittadinanza per la scelta delle azioni di interesse comune». Il «montepremi» di quest’anno è fissato in 300mila euro. Il quartetto di progetti che attendono di essere innervati dai fondi è composto dal restauro della fontana de I malavoglia e dalla riqualificazione di piazza Verga, dalla riqualificazione, liberazione e tematizzazione delle spiagge comunali, dal rifacimento del campo di calcio Duca d’Aosta e, infine, dall’acquisto di arredo urbano e giochi per mettere a posto parchi, ville, giardini e piazze. La rosa delle ipotesi è stata stilata dalla direzioni comunali tra i progetti in fase esecutiva.
È possibile votare da lunedì 4 dicembre, fino a martedì 12. Direttamente sulla pagina Facebook del Comune di Catania, nel post con la dicitura Poll: democrazia partecipata città di Catania, che utilizza per l’appunto l’applicazione Poll. Una scelta in controtendenza rispetto a 12 mesi fa, quando le preferenze potevano essere recapitate a Palazzo degli elefanti con una mail e avevano portato alla vittoria del progetto di riqualificazione del Bastione degli infetti. «È uno strumento utile per diffondere il messaggio – dice a MeridioNews l’assessore all’Urbanistica Salvo Di Salvo – e poi il mondo dei social network è più aperto, più esteso rispetto alla posta elettronica».
Di Salvo è anche protagonista di un derby tutto interno all’amministrazione comunale con Michele Giorgianni, altro assessore che ha collaborato alla messa a punto della democrazia partecipata. Se infatti l’assessore all’Urbanistica ha inviato alla sua lista privata di contatti un’indicazione per votare in favore della riqualificazione di piazza Verga, Giorgianni ha postato su Facebook un testo (poi cancellato) per invitare i propri amici a spingere per il piano di recupero delle spiagge libere. «Ho cancellato il post – spiega – perché ho pensato che fosse giusto lasciare le persone libere, non devono votare per amicizia nei miei confronti. Però ritengo che sia normale che un assessore abbia la sua opinione e la sua preferenza». Di Salvo è sulla stessa lunghezza d’onda: «Non vedo un problema di opportunità – aggiunge – è legittimo che ognuno possa promuovere un’idea progettuale anziché un’altra. Il mio pensiero l’ho espresso in privato. In pubblico – conclude – ho solo invitato tutti a contribuire a questo grande strumento di partecipazione».
Dopo il voto, Poll mostra all’utente la classifica parziale dei progetti. Nel tardo pomeriggio di ieri, la riqualificazione delle spiagge libere (45,5 per cento) la spuntava di un’incollatura su piazza Verga (42,6 per cento). Molto staccati gli altri due.
Nel dettaglio, il primo progetto prevede il restauro completo della fontana de I Malavoglia, completata nel 1975 dallo scultore Carmelo Mendola, non in funzione da diversi anni, associato alla riqualificazione completa delle fontane minori di piazza Verga e della pavimentazione. Il secondo, invece, contempla la liberazione dal cemento delle spiagge comunali, «attraverso l’abbattimento delle strutture fatiscenti presenti – recita l’avviso pubblicato dal Comune – nonché la rigenerazione del verde naturale tipico della zona della playa». C’è poi la volontà di «ricreare le dune sabbiose e la vegetazione tipica mediterranea». Gli spazi sabbiosi verranno infine tematizzati: uno per la fruizione sportiva, uno dedicato alla natura e un ultimo per accogliere le famiglie.
Quanto al campo di calcio Duca d’Aosta, che sorge nell’omonima via di San Leone, l’idea è rifare il terreno di gioco in terra battuta e ristrutturare gli spogliatoi seguendo le disposizioni del Coni. Anche le aree esterne verranno sistemate. L’ultimo progetto prevede di restituire decoro a parchi, piazze e ville della città con l’acquisto di nuovi elementi di arredo e giochi per bambini per rimpiazzare quelli vandalizzati o usurati dal tempo. Un’ipotesi forse sfavorita dalla sua genericità.